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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Pinacoteca di Como custodisce il nucleo conosciuto più cospicuo appartenente alla cinquecentesca collezione dei ritratti degli uomini illustri di Paolo Giovio. Umanista e letterato, medico ed ecclesiastico, è uno dei personaggi che ha segnato la storia della città di Como.
A lui si deve l’invenzione del concetto moderno di “Museo”, inteso come un luogo dove collezionare, conservare ed esporre opere d’arte.
Nella sua villa affacciata sul lago, collezionò una vasta raccolta di ritratti che rappresentano gli uomini illustri del suo tempo e del passato: papi e re, imperatori e sultani, cardinali e nobili, letterati e condottieri.
La Pinacoteca conserva 38 ritratti originali della collezione e dal 2021 ha intrapreso un importante percorso di recupero e valorizzazione di queste opere, con l’obiettivo di renderle accessibili e farle conoscere sempre di più. Questa massiccia campagna di restauro ha permesso di recuperare quasi tutti i gioviani.
Per questo motivo la Pinacoteca ha deciso di ricorre all’Art Bonus per il restauro degli ultimi due dipinti: il ritratto di Cosimo de Medici e quello di Pietro Bembo.


Pietro Bembo

Il ritratto raffigura il cardinal Pietro Bembo, un personaggio molto in vista negli ambienti culturali romani, specialmente in quella corte pontificia medicea della quale faceva parte anche Paolo Giovio. Fu poeta annoverato tra i petrarcheschi ed ebbe la protezione dei Farnese successivamente ai Medici, esattamente come Giovio. Con molta probabilità dunque, Giovio lo conosceva personalmente.
Il ritratto, probabilmente dipinto dal vero, deve essere stato realizzato tra il 1539, data dell’elevazione del Bembo alla porpora cardinalizia e il 1546, data in cui il Giovio certifica di possederlo. Un’ipotesi attributiva è al momento difficile a causa delle condizioni conservative. Ci sono comunque analogie stilistiche con l’autore di un altro dipinto della Pinacoteca di Como, il ritratto di Giovan Giorgio Trissino, e si potrebbe dunque ipotizzare una stessa mano per entrambi i ritratti. Il restauro potrebbe far emergere ulteriori particolari utili per una ipotesi attributiva.

Cosimo de' Medici

Il ritratto di Cosimo de Medici (Il vecchio) è tra i gioviani, uno di quelli di maggior importanza in termini di rilevanza del personaggio. Non poteva infatti mancare nella collezione di Paolo Giovio, il ritratto del capostipite della casata dei Medici, che oltretutto portava il nome del protettore più assiduo del Giovio stesso, quel Cosimo I duca di Firenze, presso cui morì appunto il vescovo comasco e che fece copiare per sé i ritratti del Museo oggi agli Uffizi.
Cosimo appare di profilo e vestito di un cappello e una toga rossa. Questa rappresentazione rientra nell’iconografia tradizionale di Cosimo la cui fisionomia è tratta da una serie di medaglie, a lui contemporanee. È dunque quasi certo che anche il dipinto comasco derivi da una di queste medaglie. La veridicità storica di questo ritratto è dunque di assoluta rilevanza.

Informazioni sullo stato della conservazione

Le attuali condizioni conservative dei due dipinti ne impediscono l’esposizione e la fruizione del pubblico. Per questo al momento si trovano conservati nei depositi museali.
Un intervento di restauro è ora fondamentale per poterne garantire la sicurezza, esporli, tramandarli ai posteri oltre che per il progredire degli studi storico – artistici su di essi e sulla collezione gioviana.

Pietro Bembo
Il supporto del ritratto è costituito da una tela sottile, foderata e risarcita durante un antico restauro, ma notevolmente irrigidita. La tela risvolta sul retro del telaio e presenta dei fori di chiodi che fanno ipotizzare una dimensione originaria diversa dall’attuale. La tela è allentata sul telaio, questo ha causato la formazione di pericolose borse e spanciamenti e presenta tagli e lacerazioni. La pellicola pittorica ha uno spessore esiguo che ne interdice la leggibilità. La vernice protettiva si presenta opaca e ossidata e rimanda a un’immagine poco nitida, di difficile lettura, soprattutto dei particolari.

Cosimo De Medici
Il ritratto di Cosimo de’ Medici è realizzato su una tela di medio spessore tesa su telaio ligneo fisso. Il supporto è sufficientemente planare, tuttavia presenta l’impressione del perimetro interno del telaio, dovuto alla mancanza di una smussatura, o addirittura alla presenza di un rigonfiamento, sul lato interno verso la tela. Un graffio, che interessa il solo strato della pellicola pittorica, attraversa verticalmente il lato sinistro del dipinto. Una vernice spessa e opaca contribuisce a dare un aspetto rigido all’opera. La cornice si presenta con una doratura alterata e scurita per l’invecchiamento. Il finto oro è stato steso indistintamente su lacune e finitura preesistente. Da alcune mancanze si intravvedono tracce di bolo rosso da cui si può ipotizzare che la finitura originale fosse una doratura a foglia d’oro che si intende ora recuperare.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

I due ritratti non sono attualmente visibili al pubblico in quanto conservati nei depositi museali per via delle delicate condizioni conservative. Sono tuttavia mostrati in occasione di visite straordinarie ai depositi. La Pinacoteca è regolarmente aperta al pubblico da martedì a domenica dalle 10 alle 18.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 8.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Gli interventi di restauri del ritratto di Pietro Bembo e di quello di Cosimo De Medici contempleranno il supporto, la pellicola pittorica e la cornice, con l’obiettivo di riportarli ad uno stato conservativo di sicurezza oltre che esporli nel percorso permanente della Pinacoteca.

Pietro Bembo
Dopo i saggi di pulitura finalizzati alla comprensione dell’originale e degli interventi successivi, per stabilire metodi, obiettivi e materiali si procederà alla rimozione della vernice ossidata, delle stuccature e delle reintegrazione pittoriche sbordanti sull’originale e/o alterate. Si procederà quindi con la rimozione della tela dal suo telaio e l’asportazione della foderatura. L’intervento proseguirà con la risoluzione dei problemi di adesione della pellicola pittorica, di risarcimento dei tagli della tela e di planarità del supporto. Le lacune della pellicola pittorica verranno stuccate ad imitazione della superficie originale e reintegrate. Infine la superficie verrà protetta con opportuna vernice. Sulla cornice verranno realizzati alcuni saggi stratigrafici per individuare la presenza, la natura e lo stato della finitura originale. Il legno di supporto verrà pulito e trattato con prodotto antitarlo, la doratura realizzata a foglia d’oro.

Cosimo de' Medici
La prima operazione sull’opera saranno i saggi di pulitura finalizzati alla rimozione della vernice alterata e delle vecchie reintegrazioni pittoriche. Ultimata la pulitura ed eliminate le tensioni dovute ai materiali soprammessi, sulla base dell’osservazione dell’allentamento / tensione del supporto e della stabilità della pellicola pittorica, si valuterà come procedere nell’intervento per ottenere una superficie planare e consolidata. Le lacune della pellicola pittorica verranno stuccate ad imitazione della superficie originale e reintegrate. Infine la superficie verrà protetta con vernice finale. La cornice, che presenta tracce di una sottostante doratura a foglia d’oro, verrà trattata con l’obiettivo di recuperare e consolidare lo strato originale.