I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Necropoli individuata alle pendici del Monte Trella, al margine SW degli Altipiani Plestini, é costituita da un complesso di dieci sepolture indagate. Le tombe sono tutte ad inumazione ed attribuibili da una prima analisi ad un arco cronologico che inizia dall'età del Ferro fino al VII sec. a.C. Tre sepolture sono riferite ad individui adulti di sesso femminile, due ad individui adulti di difficile attribuzione, una ad un infante, mentre due fosse quadrangolari, poste al centro di grandi canali anulari, contenevano esclusivamente oggetti di corredo e nessun resto scheletrico. Altre due deposizioni, profondamente sconvolte, sono state intercettate a NW del nucleo principale in corrispondenza di un'ampia depressione di forma polilobat, nella quale erano sprofondate. La prima (tomba 2) ha restituito diversi oggetti di corredo in bronzo, alcune perline e 2 pendenti in ambra, frammenti di un probabile pendente in osso. L'altra (tomba 3) conteneva alcuni frammenti di diafisi di ossa lunghe pertinenti ad un individuo adulto e nel riempimento caratterizzato dalla presenza di numerose pietre, visibili anche in superficie e forse riferibili alla copertura, alcuni vasi frammentari e vari oggetti in bronzo, tra cui due fibule con castoni in ambra. Al centro della depressione è stata recuperata una grande lastra di calcare sbozzata, di forma triangolare. A poca distanza dalle tombe 4 e 5, che erano affiancate, è stato indagato un fosso con sezione ad U, sul fondo del quale sono stati raccolti numerosi frammenti ceramici disposti su più livelli, quasi tutti relativi ad olle stamnoidi, alcune delle quali sembrerebbero ricomponibili. La tomba infantile è stat rinvenuta sul margine di questo fossato, al di sotto di una grossa lastra di pietra e, fprse, il bambino era stato deposto all'interno di una cassa lignea. Il corredo era composto da due piccole scodelle, una fibula ed un orecchino in bronzo.

Informazioni sullo stato della conservazione

I reperti ceramici costituendi i corredi delle sepolture dell'area in oggetto sono stati recuperati in alcuni casi con il metodo dello stacco in "pane di terra", in considerazione del loro stato di conservazione, gravemente compromesso dal punto di vista conservativo. Nel corso degli anni 2012/2013 sono stati eseguiti degli interventi conservativi sui materiali ceramici della tomba 4 e su quelli metallici delle tombe 4 e 6. A distanza di otto anni dal ritrovamento, lo stato conservativo dei materiali ceramici delle sepolture sulle quali non si è intervenuti con il restauro, ha subito un deciso peggioramento a causa di un diffuso attacco biologico da parte di muffe sui pani di terra, che hanno contribuito a rendere ancora più fragile la già fragilissimastruttura del copro ceramico dei reperti.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Mu.P.A. Museo Paleontologico ed Archeologico è fruito su più livelli, siano essi di carattere turistico-divulgativo che tecnico-scientifico, per via del collegamento che il museo ha con il Museo delle Scienze di Camerino e con l'Università degli studi di Camerino. Sono previsti orari di apertura fissi, che vengono ampliati principalmente nel periodo estivo, momento di massimo flusso turistico per tutto il territorio. Le aperture fisse ed extra sono regolamentate da un disciplinare interno del Comune. L'orario base è previsto per tutte le domeniche dalle 10:00 alle 13:00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 25.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Non tutti i reperti scoperti saranno oggetto di restauro completo, solo la pulitura ed il consolidamento saranno operazioni comuni a tutti gli oggetti. La pulitura di una superficie di un manufatto ha come scopo quello di rimuovere la presenza di sostanze estranee patogene, causa di degrado, attraverso la loro asportazione, ed avrà lo scopo di sanare uno stato di fatto alterato. Considerando che puliture insistenti potrebbero intaccare la pellicola naturale ed eventuali tracce di colore, si procederà per fasi progressive. Il consolidamento dei frammenti ceramici avverrà per immersione fino a completa saturazione con resina acrilica Paraloid B72 al 2% in acetone ed avrà lo scopo di ripristinare la perdita della resistenza meccanica. Infatti, sia la composizione piuttosto che il metodo di produzione o l'alterazione chimicofisica dovuta alla giacitura di un manufatto, sono all'origine del degrado della ceramica