Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
I documenti classificati dal Gabinetto della Questura nella Categoria A8 rappresentano la testimonianza storica dell’azione di controllo esercitata sui cosiddetti “Sovversivi”, ossia le persone considerate, per vari motivi, pericolose per la sicurezza dello Stato e quindi da sorvegliare, anche fino alla morte: anarchici, repubblicani, socialisti, comunisti, ma anche persone ritenute potenzialmente in grado di nuocere all’ordine costituito, per il loro comportamento e le loro scelte di vita.
Il fondo comprende 8644 fascicoli personali e copre un periodo storico che va dal 1872 al 1983. I fascicoli, di consistenza variabile, sono costituiti da bifogli in carta colorata contenenti carte moderne di diverso formato e spessore, dattiloscritti, carte a stampa e manoscritti in inchiostro, grafite e pastello. Le tipologie documentarie presenti all'interno delle unità archivistiche sono tra le più varie: verbali di denuncia, di perquisizione, di arresto, di interrogatorio, di diffida; copie delle sentenze dei tribunali ordinari e straordinari, articoli di giornale; verbali delle commissioni per l'ammonizione e il confino; certificati ed estratti anagrafici e giudiziari; fotografie personali e segnaletiche; schede biografiche; materiale sequestrato (carte d'identità, passaporti, tessere di partito e di sindacato, materiale a stampa), corrispondenza revisionata (in originale ed in copia).
Il fondo è stato riordinato e inventariato, e i fascicoli personali sono descritti, con la consistenza, le date della documentazione e un sommario profilo biografico della singola sovversiva o del singolo sovversivo; i dati sono pubblicati alla pagina dedicata all'inventario on-line dove è possibile ricercare, utilizzando l’apposito campo, il nominativo dell’intestatario del fascicolo del sovversivo da adottare.
Il sostegno sarà ricordato con un’indicazione permanente sulla busta o sulla camicia del fascicolo, che menziona il nome del donatore e l’anno di esecuzione dell’intervento.
Informazioni sullo stato della conservazione
Da discreto a pessimo: lo spessore delle buste raggiunge dimensioni considerevoli e l’assenza di contenitori rigidi, chiusi sui lati corti, favorisce la deformazione delle carte, i danni meccanici e la frammentazione dei margini.
La pregressa conservazione dei documenti in ambienti inidonei ha provocato danni di origine biologica su una parte delle carte. Le carte moderne, per loro natura molto fragili, presentano depositi superficiali, acidità, ossidazione, deformazioni, lacune, strappi, tagli e danni da umidità, trasmigrazione degli inchiostri, perforazione dei supporti in corrispondenza di elementi metallici.
Le fotografie si presentano in alcuni casi incollate alle carte e in altri a rischio di dispersione e interessate da deformazioni, danni meccanici, depositi superficiali, specchio d’argento e macchie di natura biologica. La consultazione in originale pone a rischio le carte più deteriorate che verranno messe in sicurezza dai restauratori grazie al contributo dei donatori e digitalizzate all’interno del laboratorio di fotoriproduzione dell’Archivio. A fine restauro il nominativo del donatore sarà apposto sulla camicia conservativa applicata a ciascun fascicolo a testimonianza dell’intervento svolto.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il materiale, previa verifica dello stato di conservazione dei documenti, è fruibile su richiesta in sala di studio, spazio aperto al pubblico, su prenotazione, nelle giornate di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 13.30.