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Attività principali dell'istituzione

L'Archivio Storico costituisce l'isitituto del Comune di Todi cui è demandata la conservazione, valorizzazione e consultazione al pubblico della documentazione prodotta dal Comune stesso a partire dal XIII secolo e consistente in pergamene sciolte, registri pergamenacei e cartacei, fondi archivistici familiari, di enti religiosi e di enti pubblici, raccolte di disegni e piante.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 10.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto consentirà, una volta acquisite le immagini, di mettere a disposizione degli utenti, anche on line nel sito del Comune, la documentazione in esso conservata. Gli obiettivi sono molteplici e volti a semplificare la consultazione e la riproduzione di pergamene, parte di registri o singole carte; limitare la consultazione diretta di documenti originali in particolari condizioni di criticità e facilitare l’accesso a materiale di difficile fruizione; valorizzare il patrimonio documentale conservato; ampliare l’accesso al patrimonio documentale a un pubblico non solo di esperti ma anche di studenti, o semplici appassionati; favorire gli studi interdisciplinari e promuovere la collaborazione tra diverse istituzioni del territorio; promuovere la conoscenza di fondi archivistici locali e unici, mediante la loro diffusione su larga scala; creare mostre virtuali attraverso l’integrazione di vari di materiali documentari conservati nei vari fondi dell’archivio; assicurare che il materiale documentale sia disponibile alle future generazioni di studenti e studiosi.

Il Fondo Diplomatico del Comune di Todi costituisce una delle più importanti raccolte di pergamene e di registri della intera Italia centrale. Si tratta di 822 pergamene sciolte e di 33 registri per un totale di 597 carte cui va aggiunto il Registrum Vetus Instrumentorum, composto di 290 fogli: bolle pontificie, atti notarili e documenti comunali di carattere amministrativo e giudiziario attraverso cui è possibile ricostruire la storia del Comune medievale e delle sue vicende storico istituzionali dal 1208 al 1620.

Il progetto presentato si svilupperà in due anni e vedrà, in una prima fase, la digitalizzazione attraverso una apposita strumentazione di ogni singola pergamena e di ogni singolo registro in modo da realizzare un archivio digitale in forma integrale secondo i principi archivistici, per un totale di circa 10.000 unità. Nel corso della digitalizzazione verrà effettuato un riscontro inventariale, sulla base dell’elenco archivistico redatto dal Pensi nel 1934, redigendo per ciascun pezzo archivistico una relativa scheda che verrà allegata al documento digitalizzato. Si procederà infine ad una fase di informatizzazione di tutto il materiale digitalizzato che verrà messo a disposizione degli utenti attraverso vari strumenti web, disponibili anche in lingua inglese, in modo da mettere a disposizione l'accesso ai documenti ad una comunità internazionale di studiosi, ricercatori, appassionati e cultori della materia.

L'intrvento è a carico per l'80% della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia