Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il dipinto era collocato sull'altare maggiore della Chiesa di San Lorenzo e venne sicuramente eseguito in tempi successivi alla Visita Apostolica del 1571 (ASV, Congr. Vescovi e Regolari, Visita Ap. 3, 10 marzo 1571, 14r) che evidenziava le precarie condizioni della Chiesa definita "aperta sine tecto".
Successivamente la Compagnia del Gesù o del SS.mo Nome di Gesù, ospitata nella medesima chiesa, decise di dotare la cappella di destra con una pala d’altare datata 1619 raffigurante Gesù Crocifisso, la Vergine Maria e San Giovanni Evangelista, ed è quindi probabile che vollero dotare anche l’altare maggiore della tela raffigurante La SS.ma Trinità con i santi Lorenzo e Famiano.
Il dipinto, dal punto di vista stilistico, rientra nell’ambito viterbese e presenta una buona base figurativa inserita in una corretta composizione, sostenuta da opportuni valori coloristici e plastici. In tal senso, con la cautela del caso e in assenza di prove documentarie, si può accostare l’opera alla produzione dei fratelli Anton Angelo e Francesco Bonifazi, almeno nel sapore velatamente cortonesco che traspare dalla raffigurazione.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il dipinto versa in un cattivo stato di conservazione. Il supporto in fibra naturale, debolmente tensionato, presenta le impressioni del telaio (regoli perimetrali e traversa centrale orizzontale) e la tela è interessata da deformazioni quali ondulazioni, spanciamenti, imborsamenti di media ed accentuata entità. Sono presenti lacerazioni diffuse sull’intera superficie e lungo i margini dell’opera accompagnate, in qualche zona, da perdita di materiale. Lo strato preparatorio mostra un esteso fenomeno di mancanza di adesione al supporto, con perdita di materiale originale nelle aree limitrofe alle lacerazioni. La superficie pittorica presumibilmente a legante oleoso, risulta fortemente alterata nei toni cromatici per l’imbrunimento della vernice a cui si aggiungono probabili sostanze filmogene alterate, utilizzate come ravvivanti e/o consolidanti di diversa natura applicati nel corso di precedenti interventi.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il dipinto, date le precarie condizioni della Chiesa che lo custodisce, non è attualmente fruibile, ma si prevede, a fine intervento di restauro, di collocarlo nella Chiesa di Sant'Agostino, di proprietà comunale. La Chiesa di Sant'Agostino, deputata principalmente al pubblico, è visitabile su appuntamento e in occasione di eventi vengono organizzate visite guidate.