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Attività principali dell'istituzione

  • Sintetica descrizione del progetto

Nello scenario cruciale causato dal crollo del Muro di Berlino e dei regimi totalitari dell’Europa centro-orientale, viene istituito nel 1991 MittelFest, una delle più prestigiose vetrine di prosa, musica e danza dell’area Mitteleuropea e dell’Iniziativa Centro Europea.

Negli anni Mittelfest ha ospitato straordinari spettacoli e grandi protagonisti, italiani e internazionali: da Pina Bausch a Soeur Marie–Kairuz, da Mikhail Baryshnikov a Ramzi Aburedwan, Isabelle Huppert, Moni Ovadia, Giya Kancheli e Natalia Gutman, Luca Ronconi, Tomaz Pandur, Brad Meldhau, Stefano Bollani, Emir Kosturica, Lina Wertmüller, Adriana Asti, Richard Galliano, Riccardo Muti, ecc.

 

MITTELFEST EREDI  27/8-5/9

MittelFest riconferma la sua vocazione di festival multidisciplinare e internazionale, posizionandosi come punto di incontro tra le esperienze italiane e balcaniche, rendendo Cividale del Friuli un aggregatore di pensieri, visioni e prospettive. A trent’anni dalla prima edizione, MittelFest è ancora il punto di approdo di artisti e pubblici, luogo di un dialogo costante tra le diverse anime che convivono nel territorio della Mitteleuropa. Ma cosa significa dire Mitteleuropa oggi? Questa la domanda che attraversa il tema del 2021, eredi. Ogni persona è chiamata, prima o poi, a confrontarsi con i lasciti del tempo, con quello che le esperienze hanno depositato addosso. Cosa intende farne? Quanto vogliamo trattenere e tramandare della nostra personale eredità?

MITTELYOUNG  24-27/6

si configura come evento di e per giovani under 30, una finestra per una generazione immersa in un secolo nuovo e aperto. Il festival si struttura a partire da una open call per spettacoli italiani, centro-europei e balcanici, vagliati da una direzione artistica under 30 che, a partire dalle proposte arrivate, selezionerà 9 titoli (3 teatro, 3 musica, 3 danza) da programmare tra il 24 e il 27 giugno 2021. Successivamente, i curatori e le curatrici sceglieranno 3 titoli da ripresentare all’interno di MittelFest Eredi

MITTELLAND

Mittelfest opera a Cividale in dialogo con le Valli del Natisone e del Torre in FVG. Raccontare questi luoghi è il compito delle iniziative che, con il loro ruolo di attività per e nel territorio, fanno vivere Mittelfest tutto l’anno.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 100.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

A Malá Strana nel secolo decimonono si procedeva con quella dimessa regolarità asburgica che rendeva tutte le cose simili e prevedibili, come se fossero sempre state così e così si sarebbero ripetute saecula saeculorum. Si conoscevano i signori e i furfanti. Pure i bizzarri avevano un ruolo, come il dottor Guastamestieri: non che si chiamasse così, questo medico laureato summa cum laude, figlio e nipote e pronipote di medici, che aveva deposto lo stetoscopio e mollato i pazienti, preso assai dal suo ostinato silenzio e dalla sua irragionevole bicicletta. A Malá Strana nel secolo decimonono le cose erano così regolari e definite che, anche quando arrivava un lutto, i praghesi affollavano il funerale sereni e soddisfatti. E fu così quando la sorte chiamò a sé lo stimato consigliere Schepeler: la mattina del commiato un orgoglioso sorriso accomunava i praticanti amministrativi che ne portavano il feretro, il medico che ne aveva accompagnato le ultime ore, il noto e rispettato “miglior amico” e pure la vedova. A Malá Strana lo scompiglio fu grande quando il carro sbalzò sull’irregolare terreno pietroso e la bara scivolò a terra dal lato stretto: in un grande fracasso, erigendosi, il suo coperchio saltò. Accadde, per i casi entropici del mondo, che in quel momento passasse per la Porta il dottor Guastamestieri, al solito taciturno e in bicicletta: fu così che il malcapitato si ritrovò di colpo il pallido consigliere Schepeler davanti, leggermente sbalzato fuori, le ginocchia piegate e il braccio sinistro penzoloni. A Malá Strana lo sconcerto fu grande nel vedere il dottor Guastamestieri armeggiare con il povero consigliere. Il corteo fu baraonda: i praticanti assaltarono il dottore, l’erede designato gridava al cielo, l’amico correva a chiamare le guardie e la vedova sveniva sopra la folla roteante. Fu lì che il dottor Guastamestieri, fatto sdraiare con destrezza il consigliere Schepeler e insistito su petto e polso, fece notare al marasma che ancora non c’era da piangere il compianto: aveva battito. Di bocca in bocca e di piede in piede, per le strade di Malá Strana si rincorreva una parola, che era pronunciata in un pudico silenzio, che infine esplodeva in una disordinata sorpresa, a cui nessuno sapeva associare il giusto sentimento: «respira!». Schepeler era vivo. A Malá si tornò a procedere con quella dimessa regolarità asburgica che rendeva tutte le cose simili e prevedibili, fatta salva l’ostinata follia del dottor Guastamestieri: ricercato da tutti e da tutti riverito, continuò a preferire la bicicletta ai pazienti. Una certa inquietudine lo attorniava: chissà se avesse in serbo altri miracolosi disordini. Che fare di fronte a questo smarrimento: tentare di rimettere tutto in fila inseguendo le algide regole dei tempi che furono e degli algoritmi che saranno, o magari, tentare di solcare il mondo, traballanti, lungo la propria esile via, sospesi a precipizio verso la meta, tra conflitti, illusioni, corse, speranze e altri sontuosi disordini?

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 100.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel cuore di un'antica città d'oriente, pare esista un luogo segreto, in apparenza un comune negozio, ma ricolmo di oggetti miracolosi: chi passa e ne sfiora veloce la porta, nulla vedrebbe di anomalo. Finirebbe per andare oltre. Invece il giovane viandante, privo di meta e pretese, ricco solo del suo tempo e della curiosità, avrà la fortuna di varcarne la soglia. Allora il proprietario canuto, un alchimista, gli mostrerà, forse, quel suo strano specchio, che impera al centro della stanza. L'occhio attento del viandante ha già notato la bizzarria del suo riflesso. Non di uno specchio si tratta, bensì di un portale degli anni. Dal lato destro della cornice, gli viene detto, si vede quello stesso luogo tra vent'anni. Dal lato sinistro, invece, si trova quello stesso luogo vent'anni fa. Chiunque può attraversare il portale, per il futuro come per il passato. Il viandante, sedotto dalla sua irrefrenabile curiosità, lo varca da destra, per cercare il sé stesso del domani. Cosa gli riserverà la vita? Esisterà ancora, sarà ricco o condannato a mendicare? Il giovane troverà sé stesso, più anziano e facoltoso, pronto ad accoglierlo con generosi consigli e meditati silenzi. Quando tornerà dal portale, il viandante riprenderà il consueto corso del suo tempo, fino a diventare un mercante facoltoso ed esperto, ricco di una sapienza che dispensa consigli e giusti silenzi. Solo allora tornerà al portale, non più per attraversarlo, ma per ringraziarne il misterioso alchimista, soddisfatto di come è arrivato al termine della sua vita: sente di averla condotta con saggezza, ma non sa se per le sue scelte o per il destino inevitabile. Il nostro tempo, se guardato all'indietro, si stende lineare e sicuro, come il filo tessuto dalle Norne germaniche, le arcane filatrici degli intricati eventi umani. Qualsiasi fatto si rivela come un momento inevitabile di un'unica e lunga storia. Allora, vuol dire che le scelte che compiamo non sono tali perché determinate da un destino già dato? E se qualcosa accadesse e il corso degli eventi mutasse? Giunti, come annotava Calvino nella sua sfida al labirinto, "nella fase dell'industrializzazione totale e dell'automazione", siamo forse costretti ad agire simili ad automi, a sottostare agli implacabili meccanismi dell'algoritmo di turno, a compiere passi inevitabili in un mondo in cui "le macchine sono più avanti degli uomini e le cose comandano le coscienze"? Come il viandante che attraversa quel portale, dal disegno dei tarocchi e dalla voce suadente del cartomante, la visione di un remoto futuro, lì ferma davanti a noi, per quanto sembri chiara e definita, resta però ingannevole, perché nulla svela del lungo cammino che serve ad arrivarci. Guardata da lontano e isolata dal resto, la meta di un futuro distante, che sia seducente o terribile, può apparire tanto definita quanto inevitabile. Eppure, non appena si rientra nel labirinto degli eventi, ecco che i suoi tratti tornano a confondersi. Chissà, forse ogni destino è una scelta.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 65.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Eccoli gli imprevisti, che si preparano là dove i nostri occhi non notano, anche se vedono, là dove le nostre orecchie non intendono, anche se sentono, là dove il nostro corpo fa finta di nulla, anche se si trova nel mezzo degli eventi. Eccoli gli imprevisti, che arrivano a stravolgere consolidate abitudini e certezze troppo facili, con il loro vortice di rischi, dolori e, pure, opportunità.

Mittelfest 2022 - Imprevisti 22/31 luglio - Mittelyoung 11/12 maggio - Mittelland 1 aprile/31 dicembre

Come carte da gioco che, coperte, nascondono il loro segreto, gli imprevisti sono tali soltanto per noi, sorprese o sorpresi al loro accadere: eppure, una volta che sono arrivati, è possibile dipanare il filo delle loro cause, ricostruire il loro lento prepararsi nel tempo. Intanto, però, siamo già alle prese con i loro effetti, con quel che di nuovo, nel bene o nel male, ci hanno lasciato.

Narrare imprevisti è, in sé, null'altro che un gioco, ma utile ad affinare i sensi, a guardare con più attenzione quel che avviene intorno a ognuna e ognuno di noi: un po' per imparare a dare valore a ciò che spesso si trascura, un po' per reagire nel modo migliore a ciò che, comunque, non si può prevedere. Perché la carta da gioco, ancora coperta, è come il gatto nella scatola di Schrödinger: solo al suo apparire ne conosci il reale valore. Prima sono tutte possibilità.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 100.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

 

MITTELFEST EREDI  27/8-5/9

MittelFest riconferma la sua vocazione di festival multidisciplinare e internazionale, posizionandosi come punto di incontro tra le esperienze italiane e balcaniche, rendendo Cividale del Friuli un aggregatore di pensieri, visioni e prospettive. A trent’anni dalla prima edizione, MittelFest è ancora il punto di approdo di artisti e pubblici, luogo di un dialogo costante tra le diverse anime che convivono nel territorio della Mitteleuropa. Ma cosa significa dire Mitteleuropa oggi? Questa la domanda che attraversa il tema del 2021, eredi. Ogni persona è chiamata, prima o poi, a confrontarsi con i lasciti del tempo, con quello che le esperienze hanno depositato addosso. Cosa intende farne? Quanto vogliamo trattenere e tramandare della nostra personale eredità?

MITTELYOUNG  24-27/6

si configura come evento di e per giovani under 30, una finestra per una generazione immersa in un secolo nuovo e aperto. Il festival si struttura a partire da una open call per spettacoli italiani, centro-europei e balcanici, vagliati da una direzione artistica under 30 che, a partire dalle proposte arrivate, selezionerà 9 titoli (3 teatro, 3 musica, 3 danza) da programmare tra il 24 e il 27 giugno 2021. Successivamente, i curatori e le curatrici sceglieranno 3 titoli da ripresentare all’interno di MittelFest Eredi

MITTELLAND

Mittelfest opera a Cividale in dialogo con le Valli del Natisone e del Torre in FVG. Raccontare questi luoghi è il compito delle iniziative che, con il loro ruolo di attività per e nel territorio, fanno vivere Mittelfest tutto l’anno.

 

L’Associazione riconosciuta Mittelfest organizza un festival multidisciplinare (teatro, musica e danza) e internazionale come vetrina dello spettacolo dal vivo in Italia, e istituzione culturale radicata nel territorio di Cividale e in FVG. L’Associazione agisce come ponte tra la dimensione nazionale e quella mitteleuropea.

Nasce nel 1991, in un periodo di rinnovato incontro tra est e ovest, nell’ambito della Pentagonale, che allora coinvolgeva i governi di Italia, Austria, Jugoslavia, Cecoslovacchia e Ungheria, e che negli anni si è estesa a 19 nazioni del centro e dell’est Europa. La prima edizione vide la direzione artistica in 5 personalità: G. Pressburger (Ungheria/Italia), T.Ascher (Ungheria), J.Ćirilov (Jugoslavia), J.Menzel (Cecoslovacchia) e G. Tabori (Austria). Da 30 anni Mittelfest, insieme al suo festival, è luogo di incontro tra le diverse lingue e culture dell’area centro europea e balcanica.

Oggi Mittelfest promuove, attraverso il teatro, la musica e la danza il dialogo tra 25 paesi europei: Albania, Austria, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Kosovo, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Ungheria.

Per il quadriennio 2020-2023, il Presidente del CdA è Roberto Corciulo, il Direttore Artistico è Giacomo Pedini.


NOTE Intervento archiviato