Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’origine di Moncalvo, più simile a come la vediamo oggi seppur con tutte le sue stratificazioni, si trova nel medio-evo, dopo la caduta dell’Impero Romano e le scorrerie dei barbari. Analizzando il nome ritroviamo l’antico Mons Calvus, ovvero Monte Calvo trasformato poi in Moncalvo. La poca documentazione ritrovata, attesta che il feudo apparteneva in principio a due famiglie: i Graffagnini e i Moncalvo ai quali probabilmente risalgono le prime opere fortificate alla cima al colle. Successivamente la proprietà passò al Vescovo di Asti per poi essere venduta al Marchesato di Monferrato al quale si attesta definitivamente la costruzione del castello fortificato nel 1133. Nel 1305 il marchese Manfredo IV di Saluzzo, occupò il paese e per difenderlo meglio dagli attacchi dei guelfi astigiani e dai Paleologi, fece ergere una seconda cinta muraria fortificata e caratterizzata dai fossati. Si succedono numerosi assedi fino al 1309 quando Moncalvo ritornò nelle mani del Marchesato monferrino. Con la costruzione della seconda cinta muraria, si definirono i tre principali accessi alla città: la porta della Brigna che si apriva sulla strada verso Asti; la porta di Casale che si apriva sulla strada verso Casale e Alessandria; la porta del Rinchiuso che si apriva verso la strada per Alfiano e Castelletto Merli. La porta di Casale era la prima difesa del castello, posta a settentrione mentre la porta del Rinchiuso (o Rechius) era posta nella parte occidentale ed era difesa da un piccolo rivellino dalla forma a tenaglia. La seconda porta, della Brigna veniva difesa da un “cavaliere”, ovvero un bastione elevato integrato nelle mura difensive, posto a dominare le campagne nella parte più bassa. Il cavaliere era posto ai piedi della Chiesa di San Francesco e del complesso del convento. Il castello era una fortezza imponente riconosciuta come il Maschio, al cui interno si sviluppava la piazza del mercato racchiusa da doppia cortina muraria dai lati retti ed agli angoli si trovavano tre torrioni circolari. La cinta muraria era circondata da una fossa e da un muro di controscarpa. Il castello rimase fortezza fino al 1690 circa. La Chiesa e il convento furono voluti dai frati seguaci dall’omonimo santo. Fecero erigere la chiesa all’interno delle mura sopra il poggio chiamato Monteguardo (o Belvedere) secondo alcune fonti storiche nel 1272. Verso la metà del XVII secolo la costruzione originaria subì un crollo e grazie alle elemosine degli abitanti di Moncalvo fu possibile erigerla nuovamente.
Passeggiando per il paese si incontrano resti delle mura e del castello; pertanto le mura rappresentano un'importante caratteristica artistica e culturale per il nostro territorio, raccontano le orgini storiche di Moncalvo ai cittadini e ai turisti.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il bene è stato soggetto nell'ultimo secolo ad alcune manutenzioni straordinarie per prevenirne il crollo a causa della presenza di un fronte collinare ricco di acque sorgive. Tra gli anni ottanta e novanta sono stati eseguiti tre lotti di lavori per assicurarne la stabilità. Purtroppo per quanto riguarda una porzione, i lavori non si sono dimostrati efficaci in quanto non fu prevista la regimazione delle acque e l'edificazione a monte del muro ha ulteriormente aggravato la situazione. Ciò ha portato a un parziale dilavamento del fronte collinare con successivo crollo di una porzione di muro. Attualmente una porzione di muro non crollata è stata oggetto di un primo intervento di somma urgenza, al fine di evitare un eventuale ulteriore crollo, e l'altra porzione è stata consolidata con un intervento che si è tenuto e terminato nella seconda metà del 2021. Anche la torre è stata oggetto di manutenzione nel 2020, grazie a una donazione. I progetti di ricostruzione, regimazione delle acque e di consolidamento della porzione non crollata sono stati approvati dalla soprintendenza competente e a breve seguiranno i lavori di manutenzione. Si prevede il ripristino entro la fine del 2022.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Trattandosi di un muro di cinta, il bene è sempre visibile al pubblico ma non è visitabile. A monte del muro è presente il Parco della Rimembranza, la Chiesa di San Francesco e l'Oratorio Don Bosco. Lungo il parco è presente una balconata che permette agli avventori di godere di un bellissimo panorama sulle colline. A valle del muro sono presenti delle abitazioni con relativi giardini.