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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’edificio della Palazzina Appiani è parte dell'Arena Civica Gianni Brera, un grande anfiteatro costruito nel  1807 su modello degli antichi circhi romani, dall'architetto neoclassico milanese Luigi  Canonica.

La Palazzina presenta due piani a pianta rettangolare e funge da ingresso principale all’Arena.

Gli esterni della Palazzina ricordano sulla facciata verso il Parco le tipiche ville settecentesche ideate dal Pier Marini, con un portico a cinque arcate sormontato da una balaustra collegata alla bassa cinta muraria a bugnato, mentre il fronte verso l’Arena, con una loggia di otto colonne corinzie in granito rosa e gli spalti d’onore, richiama la Roma imperiale

L’accesso alla Palazzina avviene dal Parco Sempione. Al piano terra si trovano l’ampio atrio di ingresso, i locali a uso della Delegazione FAI di Milano, i servizi igienici, i magazzini posti sotto alle tribune dell’Arena.

Al primo piano della Palazzina, a cui si accede tramite scalone dotato di servoscala per disabili, sono ubicati il Salone d'onore, chiamato anche Sala Appiani, e un locale attualmente adibito a ufficio della Segreteria regionale  FAI Lombardia.

Il Salone d'onore, recentemente restaurato, propone un fregio continuo dipinto a monocromo, voluto personalmente da Napoleone Bonaparte. Il fregio, che rappresenta una solenne processione votiva con un corteo e alcuni giochi, fu ideata dal pittore Andrea Appiani, all'epoca già noto come il pittore del ciclo dei fasti di Napoleone nella sala delle Cariatidi in Palazzo Reale, oggi andato perduto. Il fregio del Salone d'onore ricorda il trionfo finale dell'epoca Napoleonica, con un’evidente ispirazione alla scultura imperiale e romana.

Dal Salone d’onore si accede alla loggia che si affaccia sull’Arena Civica.

Informazioni sullo stato della conservazione

Lo stato di conservazione generale della Palazzina è buono.

Dal 2009 al 2013 il FAI ha eseguito il restauro del fregio della Sala Appiani, la piombatura del pavimento in seminato, il restauro dei lampadari, la sistemazione degli arredi della Sala Appiani (tende e tappezzeria delle sedie), la revisione dell'impianto elettrico e di climatizzazione.

Rimangono ora da recuperare la pavimentazione a mosaico dell’atrio a piano terra, gli spalti ed i serramenti in legno e in metallo.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Dal 5 luglio 2017 la Palazzina Appiani è aperta nei seguenti orari:

- da mercoledi a venerdi, dalle 10:00 alle 18:00

- sabato, dalle 10:00 alle 20:00

- domenica, dalle 16:00 alle 20:00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 135.528,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La palazzina presenta due fronti: la facciata d’ingresso,

caratterizzata da forme semplici e lineari, il cui accesso avviene

da un porticato che si affaccia sul Parco, e la facciata interna

all’Arena, una loggia con otto colonne monumentali aperta

sull’anfiteatro.

L’intervento prevede il restauro di entrambi i fronti, con

il ripristino dei rivestimenti in pietra e il recupero dei

serramenti storici in legno e quello della balaustra del palco

d’onore sul lato dell’Arena, decorata con grifoni scolpiti. Si prevede inoltre di recuperare alcuni spazi interni, al momento utilizzati come uffici.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 40.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Tribuna Reale è parte integrante dell’Arena Civica, il grande anfiteatro costruito nel 1807 da Luigi Canonica (1764-1844) su modello degli antichi circhi romani. Appena varcato l’ingresso della Tribuna Reale si viene subito colpiti dall’affascinante rincorrersi di geometrie del pavimento a mosaico, realizzato nei primi decenni del Novecento. Linee nere delimitano i contorni delle diverse porzioni, campite in bianco, grigio e ocra. L’intervento prevede il restauro dei 200 mq circa di pavimentazione e include la pulitura delle superfici, la rimozione delle integrazioni in malta cementizia, la reintegrazione delle tessere perdute con tasselli in marmo e malta compatibili con i materiali in opera e, infine, la ceratura, per ridonarle così lustro e piena leggibilità.