Attività principali dell'istituzione
Il forte ha la responsabilità di essere il manufatto del suo tipo meglio conservato e più fedele all'originale che ci sia su tutto il fronte Italo-Austriaco della Grande Guerra. Tuttavia, si prefigge di divenire un parco storico dei Grandi Altipiani Trentini: giusto arricchirlo con una proposta museale articolata e complessiva, all’avanguardia in campo nazionale e internazionale. Si è pensato, quindi, non a una semplice esposizione di reperti e fotografie, ma ad un’aggiornata narrazione storica incentrata sulla Prima Guerra Mondiale in grado di coniugare la storia locale con gli eventi e le problematiche generali del conflitto, proponendo al visitatore suggestioni e ambientazioni capaci di un’immediata riflessione sul concetto stesso di “guerra”.
La Fondazione Belvedere-Gschwent nel giugno 2019 ha celebrato i 20 anni della sua esistenza. In un ottica fortemente europeista, nel 1999 il Comune di Lavarone in collaborazione con il Tiroler Kaiserjäger Bund di Innsbruck (Austria), ha istituito questa Fondazione il cui compito è quello di amministrare e gestire la fortezza, sviluppando attività di valorizzazione della memoria storica nell’ottica di una cultura di pace che non sia demagogia. Unica fondazione internazionale della provincia di Trento, nasce come simbolo di un nuovo modo di pensare a questo sito storico come bene non limitabile nella sua importanza al solo contesto provinciale o nazionale, bensì come patrimonio di tutti e come simbolo della follia della guerra, valore imprescindibile nella costruzione di una coscienza di collaborazione europea. Dal 1999, compito prioritario della Fondazione Belvedere-Gschwent è stato quello di dare a Forte Belvedere un'identità museale coerente, al fine di organizzare, comunicare e illustrare i propri valori e la propria cultura di pace analizzando il tema della guerra. Tra le iniziative di maggior rilievo in questi anni ci sono l'organizzazione di mostre temporanee di fotografia, arte contemporanea, convegni, rappresentazioni teatrali e concerti, rievocazioni storiche, proposte didattiche e visite guidate.
Forte Belvedere inoltre, si è già approcciato a sperimentazioni multimediali con il percorso "La Fortezza delle emozioni" realizzato da Studio Azzurro di Milano nel 2010 che, attraverso una serie di proiettori e strumentazione sonora, ricreava in alcuni ambienti del forte rumori e atmosfere capaci di calare il visitatore nel contesto dell'epoca. In collaborazione con il regista Renzo Carbonera è stata inaugurata l'installazione multimediale "La penna e la baionetta", riguardante tre grandissimi scrittori del Novecento e il loro rapporto con le tragedie della Grande Guerra (Musil, Hemingway e Montale). Inoltre la Fondazione si è avvicinata al mondo degli sviluppatori di contenuti cinematografici, multimediali, interattivi, delle animazioni, del cinema immersivo e della realtà virtuale con i progetti "The Rude Awakening" (finanziato dall'Unione Europea) e "Con i tuoi occhi, con i miei passi".