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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Dalla fine del secolo XV al 1926 questo enorme complesso ha ospitato l’Ospedale di Parma, uno dei più antichi d’Italia. Lo fondava nel 1201 Rodolfo Tanzi, adibendo a ricovero di infermi e malati un casamento situato in Borgo Cocconi. Intorno al 1250, si fece costruire un nuovo ospedale per i trovatelli in Via Massimo D’Azeglio. Sulle rovine di questo edificio, del quale non rimangono tracce evidenti, nella seconda metà del secolo XV iniziava l’erezione del primo nucleo del fabbricato che vediamo noi oggi.

La prima parte di edificio si deve a Gian Antonio da Erba, che ne diresse i lavori fino al 1508 circa. Nel 1491 furono appaltati i lavori per le volte e per i tetti e intorno al 1490, colonne in arenaria con basi e capitelli lobati per le quindici arcate della facciata ed altre per i loggiati del chiostro orientale. Più tardi l’edificio venne ancora ampliato, costruendo le ultime nove arcate da ovest ad est e un primo prolungamento delle corsie, orientale, settentrionale e occidentale, quest’ultima fino a vicolo Santa Maria. Un ulteriore e più importante prolungamento della corsia nord fino al limite attuale fu effettuato nella seconda metà del secolo XVIII, durante lavori di ristrutturazione voluti da Ferdinando I di Borbone. Maria Luigia fece trasformare all’architetto Nicola Bettoli, nel 1843, l’estremità occidentale dell’ospedale in ospizio per le suore vincenziane.

Informazioni sullo stato della conservazione

L'edificio presenta uno stato conservativo precario. Gli interventi strutturali previsti nel presente progetto sono mirati ad ottenere un efficace miglioramento sismico dell’edificio in esame, agendo in modo sistematico su tutti gli elementi portanti verticali e su tutti gli orizzontamento che presentano un livello di danneggiamento significativo o che mostrano carenze costruttive e/o manutentive tali da pregiudicarne l’efficacia strutturale sotto i carichi e sovraccarichi previsti dalle vigenti normative.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Oggi l’edificio ospita oltre a negozi, laboratori artigianali, abitazioni e circoli sportivi, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Comunale. Sotto i suoi portici si svolge inoltre, ogni giovedì, un mercatino dell’antiquariato e collezionismo.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 13.140.260,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Gli interventi di restauro sul manufatto architettonico abbracceranno un ventaglio di opere tese alla deumidificazione delle murature e al ripristino delle finiture, oltre che alla realizzazione e/o sostituzione degli impianti, nel rispetto dell'aspetto stilistico ed architettonico del fabbricato. 

Gli impianti tecnologici richiesti all'interno dell'edificio sono i seguenti:

  • impianto di trasformazione e distribuzione dell'energia elettrica
  • impianto termomeccanico di riscaldamento, ventilazione (e raffrescamento, nella Crociera e nei locali adibiti ad ufficio e consimili) – controllato da opportuno sistema di regolazione
  • impianto di sicurezza antincendio
  • impianto di protezione contro le scariche atmosferiche
  • impianto di cablaggio strutturato per traffico dati (anche ad uso dei sistemi tecnologici qui elencati) e per telefonia
  • impianti di security (TVCC, allarme intrusione e controllo accessi)
  • impianto di gestione tecnologica dell'edificio

Nello spirito di rispetto dell’architettura del complesso, per l’intervento sulle facciate si terrà conto della scansione ritmica delle aperture, ripristinando quelle chiuse in parte o completamente in tempi più recenti.