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L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Le prime note storiche dell’abitato di Teodorano risalgono al 551 D.C., anno nel quale il territorio di “Fundus Tudorani” fu donato all’Esarcato di Ravenna. L’edificazione della Rocca risale al XI secolo, voluta dall’Arcivescovo Enrico a scopo di difesa. E’ nel 1238 che il borgo con la sua Rocca vengono elevati al rango di Comune per volere dell’Arcivescovo di Ravenna Tederico.
Saccheggiato e occupato da Francesco Ordelaffi nel 1335, venne restituito all’Arcivescovado di Ravenna nel 1362.
Nei secoli successivi, caratterizzati da continui assedi e sommosse, Teodorano restò sotto il dominio dell’Esarcato fino all’inizio del XVI secolo quando, ad opera di Cesare Borgia (il Valentino), venne conquistato e praticamente raso al suolo.
Fu riconquistato dall’Esarcato di Ravenna che lo detenne senza soluzione di continuità fino al 1511, anno in cui fu concesso in anfiteusi alla nobile famiglia bolognese dei Manzoli che vi esercitò il potere fino al 1622, anno in cui si estinse la dinastia. Fu conquistato da Napoleone nel 1797 e, al decadere dello Stato Napoleonico, rimase Comune autonomo fino al 1925, anno in cui fu accorpato al Comune di Meldola.
Del castello restano le alte e possenti mura che racchiudono il borgo e la Torre, imponente costruzione a pianta quadrata. Il castello comprende anche un pozzo a vasi comunicanti risalente all’XI sec e la campana comunale della vecchia Torre Civica distrutta dai bombardamenti della 2° guerra mondiale.
Per la sua possente struttura e la posizione strategica e per l’ampia visibilità del circondario, la Torre fu sempre molto ambita. Nel novecento veniva usata come punto di riferimento per la misurazione dei terreni. Nell’ultimo conflitto bellico il castello fu interessato da un bombardamento anglo-americano per una errata comunicazione che indicava nel castello la presenza di una base tedesca. Fortunatamente la torre non fu danneggiata e le bombe colpirono solo uno spigolo del castello.
Dal 1955 la torre fu utilizzata per alcuni decenni come serbatoio di acqua potabile mediante la realizzazione all’interno della torre stessa di un serbatoio in calcestruzzo armato di altezza di circa 6 metri, sostenuto da un sistema di pilastri e travi in calcestruzzo armato. Come si è potuto constatare nel corso di una recente campagna di indagini diagnostiche eseguite nel Marzo 2018, i pilastri di sostegno del serbatoio dell’acquedotto poggiano su una platea di fondazione in calcestruzzo armato di spessore 95 cm realizzata all’interno della torre dopo avere riempito la parte inferiore della torre mediante terreno sciolto e detriti.
Da informazioni raccolte in loco, si è portati a ritenere che l’attuale porta di accesso alla torre sia stata appositamente realizzata per la costruzione del serbatoio dell’acquedotto. Si presume che la porta di accesso originaria della torre, ubicata circa 6,0 metri più in basso, sia stata murata durante i lavori di realizzazione del serbatoio dell’acquedotto.

Informazioni sullo stato della conservazione

In considerazione del quadro fessurativo rilevato durante la fase di indagine, occorre eseguire un intervento di consolidamento atto a restituire alla torre un comportamento monolitico garantendo una stretta connessione delle pareti laterali. Per raggiungere questo risultato il progetto redatto prevede di installare catene metalliche in corrispondenza di n° 5 sezioni orizzontali. In ciascuna sezione verranno installate n° 4 catene in barre Dywidag a filettatura continua di diametro nominale di 32 mm provviste alle estremità di capochiave in barra di acciaio. Le catene metalliche verranno installate in modo da risultare tangenti ai lati interni della torre e i fori di attraversamento della muratura dei quattro lati saranno eseguiti mediante carotaggio con utensili di perforazione provvisti di corone diamantate

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Attualmente il Castello e la Torre non sono visitabili. Con la realizzazione del progetto tramite la scala da realizzarsi all'interno della Torre sarà possibile accedere alla Terrazza sommitale che diventerà punto panoramico privilegiato sulla Romagna.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 100.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede interventi di consolidamento strutturale e di restauro della Torre del Castello di Teodorano in Comune di Meldola. Trattasi di bene culturale tutelato  si sensi del D. Lgs 42/2004 e s.m.i. costituito da una torre medioevale al cui interno negli anni 50 del secolo scorso fu rozzamente realizzato un grande serbatoio piezometrico in calcestruzzo a servizio dell'acquedotto civico, poi caduto in disuso. Oltre agli interventi di consolidamento della torre e restauro dei paramenti murari, si prevede la realizzazione di una scala all'interno della torre per consentire l'accesso alla terrazza sommitale non solo agli addetti alla manutenzione ma anche ai numerosi visitatori del castello.