Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
San Paolo di Jesi uno dei più piccoli Comuni della Provincia di Ancona e della Vallesina, appena al disotto dei mille abitanti . Paese arroccato in cima alle meravigliose colline della Vallesina confinante a valle con Jesi. Il Toponimo fa sicuramente riferimento alla Chiesa dedicata a San Paolo già presente sul piccolo colle prima del XIII secolo. Tutto intorno alla chiesa sorge il castello, il nucleo più antico del paese formatosi probabilmente tra il X e il XII secolo, che ha preceduto la costruzione del centro storico sicuramente meno antico del castello. Tra la parte più antica del nucleo centrale e la piazza poligonale del centro storico, Piazza del Comune, la porta di accesso al nucleo più antico, fiancheggiata dall’alta torre comunale quadrangolare.
La costruzione della torre Civica risale alla fine del sec. XVIII, pare certa l'attribuzione di essa a Mattia Capponi architetto di Cupramontana commissionato dal Consiglio della comunità della progettazione a seguito del crollo della vecchia torre campanaria con orologio costruita sul tetto del Palazzo Pubblico e crollata nel 1787 a seguito di un impetuoso vento. Con questa costruzione il Contado di Jesi aveva voluto simboleggiare il suo prestigio con un'opera d'arte particolare, forse la più aggraziata di tutte le torri esistenti nella Vallesina, con le sue linee baroccheggianti di sapore borrominiano. In tempi recenti, la parte cuspidale della cella campanaria è stata danneggiata rovinosamente da un fulmine tanto da rimanere priva della parte più elegante. Infatti il diciannove aprile 1973 nel corso di violenti temporali abbattutosi su tutta la Vallesina, un fulmine danneggiò gravemente la torre civica del comune e la sottostante sede comunale che dovette traslocare nell’edificio scolastico. Demolita la parte pericolante della torre, solo nel 1979-1980 si decise di predisporre un progetto di ristrutturazione e di ripristino della torre stessa affidandone l’incarico all’arch. Carlo Luigi Conti Vecchi di Roma che elaborò un progetto di consolidamento approvato nel 1983. Solo nel 1986 i lavori vennero appaltati e sempre con ritardo, dovuto alla morte del titolare dell’impresa Remo Angeloni di Cupramontana, si conclusero l’anno dopo. Consolidata il campanile e la parti lese dal fulmine, per il rifacimento della torre campanaria, venne incaricato da primo, nel 1987, di realizzare il progetto l’arch. Achille Bucci, poi successivamente nel 2006 all’ing. Maria Pia Guerrini che ha prodotto la progettazione che alleghiamo alla presente richiesta di finanziamento. Da allora, nonostante il vivo desiderio dei Sanpaolesi di riavere la loro torre civica e l’impegno profuso, con tante deliberazioni e richieste di finanziamento da ogni amministrazione succedutasi, il progetto non si è potuto realizzare.
Informazioni sullo stato della conservazione
La natura dell’intervento è quella della ristrutturazione con ricostruzione della parte sommitale della torre civica demolita dal fulmine nel 1973. L’intervento prevede la rimozione delle attuali “nuove” coperture collocate nel 1986 al di sopra delle strutture residue della Torre Civica. Oltre allo smontaggio e alla demolizione di queste sovrastrutture sono previste attente opere di taglio a forza degli attuali cordoli in calcestruzzo cementizio armato, posizionati nell’attuale parte terminale della Torre e tagli a forza di muratura per realizzazione del piano di posa del nuovo cordolo in muratura armata. Il tratto di muratura armata sarà quindi chiodato verticalmente alla sottostante muratura. L’omogeneità statico strutturale sarà ottenuta per mezzo di iniezioni di biacche di malte speciali. Si procederà quindi alla formazione della nuova muratura che riprenderà fedelmente il disegno originario della torre campanaria cosi come rilevabile dalla documentazione e dalle testimonianze a noi pervenute e come l’ing. Maria Pia Guerrini a saputo magistralmente rappresentare negli elaborati grafici di progetto. La ricostruzione della muratura sarà attuata la formazione di muratura piena, utilizzando materiali del tutto simili agli originari, avendo cura di lasciare all’interno dei pilastri stessi, un’anima d’acciaio collegata al cordolo in muratura armata sottostante e a quello da realizzare alla quota superiore in corrispondenza dell’ultima cornice della Torre. Verranno quindi eseguite delle perforazione armate ( chiodature ) della muratura per la lunghezza prestabilita per il posizionamento delle barre d’armatura in acciaio. Il progetto prevede la ricostituzione delle volte reali in muratura previa opportune opere di puntellazione e piani di lavoro per la sicurezza delle maestranze. La scarnitura e la stuccatura dei paramenti murari soprattutto in prossimità delle lesioni. Si procederà quindi all’occorrenza al restauro del paramento in cotto a vista per la parte antica della torre. Al fine di dare uniformità cromatica alle superfici in vista della Torre Civica il progetto prevede una patinatura delle stesse superfici adottando le tecniche di base delle antiche velature. Sarà realizzato un tonachino, per le superfici di raccordo del cupolino sommitale, realizzato con malte selezionate a base di calce aerea, resa idraulica naturalmente con l’aggiunta di coccio pesto a granulometria fine dello stesso colore dei mattoni utilizzati per la costruzione delle murature.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
uffici comunali
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MARTEDI 15.30 -17.00
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