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Attività principali dell'istituzione

La Fondazione Ravello è persona giuridica di diritto privato senza fini di lucro e persegue le seguenti finalità:

1. tutelare e valorizzare, in termini culturali ed economici, i beni di interesse artistico e storico situati nell’area del Comune di Ravello;

2. promuovere e coordinare iniziative culturali, scientifiche ed artistiche che facciano dei siti storico-artistici di Ravello la sede di manifestazioni di prestigio nazionale ed internazionale;

3. rendere detti beni pienamente fruibili dal pubblico, secondo modalità che ne consentano la migliore conservazione;

4. gestire – in conformità ai principi di efficacia, efficienza e trasparenza – i compendi di beni facenti parte del proprio patrimonio ovvero ad essa affidati o conferiti in uso.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 100.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il prestigioso Ravello Festival, manifestazione internazionale che giunge alla sessantanovesima edizione occuperà la programmazione estiva con proposte di altissimo livello.

Il Festival oltre a proporre alcune tradizioni felici quali, il Concerto all’Alba e il corposo Omaggio a Richard Wagner, quest’anno presenterà anche un omaggio al tenore Enrico Caruso, per i 100 anni dalla morte.

Le attività 2021 sono, quest’anno più che mai, finalizzate a fare di Ravello l’attrattore principale ed il baricentro di un distretto culturale evoluto che coinvolge direttamente il territorio circostante fino ad estendersi a quello dell’intero territorio della Regione Campania.

L’innesto inoltre, negli ultimi anni, di un articolato progetto di destagionalizzazione, inizialmente denominato “Ravello 12”, fondato su varie iniziative volte ad arricchirne il livello di fruibilità, ed un forte richiamo anche nei mesi di minor turismo, sarà sviluppato anche nel 2021 con gli eventi natalizi e con il Concerto di Capodanno.

Un'offerta sempre più originale, coerente e raffinata fa di Ravello, che può contare anche sui meravigliosi centri della costiera che la circondano, uno dei poli di maggiore interesse culturale ed artistico del mondo.

 


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 500.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Abbiamo immaginato un festival che offra una immagine vibrante di Napoli, della Campania e dell’Italia. La esibizione di un paese che ha radici come nessun altro nel passato ma continua a produrre cultura e orgogliosamente la propone. Questo – una immagine dell’Italia fra passato e futuro – ci chiede anche il turismo internazionale, che è il mondo di Ravello. L’edizione 2019 sperimenta questa ipotesi. Due le sezioni principali: “Orchestra Italia”, che propone molte delle migliori orchestre sinfoniche italiane e “La meglio gioventù”, che offre la grande ribalta ai ragazzi dei conservatori italiani; mentre un percorso musicale originale, pieno di invenzioni, propone il dialogo fra la composizione italiana e quella europea, in una visione universale della cultura, lontana da ogni provincialismo.
Il programma, suddiviso in tredici concerti sinfonici presso il Belvedere di Villa Rufolo, sette concerti cameristici “di Mezzanotte” nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo, quattro concerti in altrettanti luoghi e ore differenti della giornata, cinque concerti del Festival Organistico presso il Duomo di Ravello, si inscrive esattamente nel desiderio di impiegare e far conoscere meglio alcune delle orchestre delle maggiori istituzioni sinfoniche e lirico-sinfoniche del nostro paese. Gli inviti sono stati estesi non solo all’Orchestra del Teatro di San Carlo, ma anche a quelle del Massimo di Palermo, del Carlo Felice di Genova e del Comunale di Bologna, a cui si sono unite altre realtà non meno significative come l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, l’Accademia barocca di Santa Cecilia, l’Orchestra Filarmonica “Gioachino Rossini”, la Filarmonica Salernitana, la Filarmonica della Scala e l’Orchestra Verdi di Milano.
Intorno, spunti da sviluppare in futuro: il Duomo che diventa spazio protagonista, con il sontuoso organo; la diffusione dei concerti nel paese per valorizzarne spazi in apparenza minori; la musica da camera nelle notti di Villa Rufolo, una prima apparizione di quella speciale combinazione di qualità e socialità che sono i cori amatoriali. Questa è dunque l’idea per il Ravello Festival: il palco, la proiezione estiva della migliore produzione italiana “Ravello palcoscenico d’Italia”. Ma non solo musica, se con le serate scientifiche si allude a quell’approccio multidisciplinare che già caratterizzò il Festival.
La direzione artistica affidata al Teatro di San Carlo apre anche una speranza di crescente cooperazione fra le istituzioni culturali di Napoli e della Campania.
Si potrà immaginare un festival-sistema piuttosto che un festival-uno-dei-tanti-sia-pure-importante, cioè di un festival che integra e si integra. Una opzione ambiziosa, che può estendersi alla danza, al teatro, alla storia, alla filosofia, al design.