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Attività principali dell'istituzione

Il Bellini, costruito nel 1878, è un elegante teatro all’italiana, con 6 ordini di palchi, decorato con affreschi di pregio. Fino al secondo dopoguerra è stato luogo di ritrovo della buona società napoletana. Chiuso alla fine degli anni ‘70 nel 1987 è stato rilevato dall’artista Tato Russo che, con grande coraggio e notevole lungimiranza, restaurò l’edificio e, in poco più di un anno – superando difficoltà tecniche, organizzative ed economiche – lo rese di nuovo un Teatro, riportandolo all'antico splendore.

Per 21 anni Tato Russo ha diretto il Bellini, rendendolo un’Istituzione culturale, producendo grandi allestimenti e ospitando spettacoli avanguardistici. Sotto la sua direzione sono andati indimenticabili artisti italiani e non solo: da Lindsay Kemp, da Freaks a Zingarò, da Woody Allen a Carmelo Bene fino a eccellenze della musica come Keith Jarret, solo per citarne alcuni.

Nel 2010 la direzione della Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, che gestisce la struttura, è passata ai figli di Tato: Roberta, Gabriele e Daniele Russo – gli ultimi due anche artisti – che hanno agito nel solco della lungimiranza paterna, proiettandola nel nuovo millennio: continuano a produrre e ospitare spettacoli ma hanno arricchito e diversificato le attività, aprendosi a collaborazioni e all'organizzazione di iniziative e attività culturali di vario genere.

Oggi, sostenere il Teatro Bellini, significa, dunque, dare voce ai più interessanti artisti della scena nazionale e non solo: da Alessandro Gassmann a Toni Servillo e Pierfrancesco Favino, da Sergio Rubini a Pippo Del Bono, da Filippo Dini a Maria Paiato. Significa dare spazio a nuovi talenti e artisti più off, sui quali scommettiamo quotidianamente sia in termini produttivi che di ospitalità: al Piccolo Bellini, la sala da circa 100 posti, sono di casa Vucciria Teatro, Fabio Pisano, Francesco Di Leva, Danio Manfredini, Fabrizio Ferracane, Licia Lanera e molti altri. Sostenerci, significa rendere Napoli palcoscenico internazionale, dando spazio alle eccellenze della scena mondiale, da STOMP a Peter Brook, da Nekrosius ai Momix, da Famile Floz a SLAVA. Significa favorire la crescita di giovani talenti, dando loro la possibilità di frequentare gratuitamente la Bellini Teatro Factory, l’Accademia triennale che forma attori, registi e drammaturghi. Significa sostenere lo sviluppo di uno spazio di produzione e aggregazione culturale decisamente trasversale: oltre alle due sale teatrali il pubblico anima quotidianamente lo store Laterzagorà, ospitato nel foyer del teatro – insieme libreria e spazio dedicato a laboratori e presentazioni di libri – e il Sottopalco, il bar/bistrot dove si organizzano mostre e session di musica dal vivo.

In conclusione, sostenere l’attività della Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini significa favorire l’attività di un vero e proprio hub della cultura, un luogo vivo e vivace, punto di riferimento per la città e nOn solo, crocevia di un pubblico curioso e trasversale.


DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 599.892,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Nazionale del Mediterraneo Nuova Commedia propone un progetto triennale a spiccata vocazione divulgativa pensato per sviluppare e radicare una fruizione consapevole, rinnovata e interattiva della musica d’arte in modo che essa possa esprimere la sua intrinseca efficacia come strumento di evoluzione della persona e della società, nonché per scoprire e valorizzare nuove eccellenze musicali italiane e in particolare del Sud Italia.

OBIETTIVI

  • ampliare l’offerta musicale a disposizione dei cittadini affiancandole un approccio divulgativo/educativo che permetta di capirne la rilevanza;

  • contribuire attraverso la musica a rendere lo spazio culturale del teatro un palinsesto continuo di incontri tra persone, un luogo conviviale e vitale;

  • rendere accessibile a tutti il patrimonio culturale della musica d’arte abilitando un processo partecipativo che nel tempo costruisca cultura musicale;

  • creare un’occasione di incontro, lavoro e crescita professionale per giovani talenti;

  • riconnettere la comunita`al territorio attraverso la PARTECIPAZIONE ATTIVA ai luoghi d'arte e di cultura come il teatro, affinche`la tensione al "ritorno alla normalita`" passi inevitabilmente attraverso spazi di apprendimento e occasioni di rigenerazione culturale;

  • PORRE IL VALORE ESPERIENZALE DEL FRUITORE AL CENTRO attraverso il format unico e innovativo delle LEZIONI CONCERTO INTERATTIVE

    Si articola su tre diversi piani performativo, divulgativo e didattico – nell’ottica di abbracciare un pubblico più variegato possibile e porsi come punto di riferimento per la diffusione della cultura musicale in Italia.

    Il M° Bagagli e l’OTB saranno il fulcro di 3 stagioni concertistiche (ottobre - aprile 2022/23, 2023/24, 2024/25). Ogni stagione prevede 5 concerti serali, ciascuno affiancato nei giorni precedenti da altri 2 appuntamenti destinati alla divulgazione e pensati ad hoc per diverse fasce di pubblico, per un totale di 15 appuntamenti a stagione, tutti al Teatro Bellini di Napoli:

    • 5 incontri didattici (sabato mattina): prove aperte con avvicinamento all’ascolto per i ragazzi delle scuole;

    • 5 lezioni - concerto (domenica mattina): incontri con il pubblico, con il M° Bagagli nella triplice veste di divulgatore, direttore d’orchestra e moderatore, e con importanti ospiti del panorama culturale, che partecipano al dibattito insieme al pubblico;

    • 5 concerti serali (lunedì sera) con solisti o performer di chiara fama: i concerti saranno trasmessi in diretta streaming sui canali social del Teatro Bellini e sulla nuova piattaforma “ARTIKA - il polo virtuale per lo streaming delle arti”


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 60.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento sostiene la Bellini Teatro Factory, la scuola del Teatro Bellini che forma attori, registi e drammaturghi.

La Bellini Teatro Factory nasce da una “ristrutturazione” dell’Accademia di Recitazione che dal 1988 ha formato artisti che sono riusciti a fare della vocazione il loro mestiere, alcuni dei quali oggi sono popolari e vantano numerosi riconoscimenti nazionali, teatrali e cinematografici (Ubu, Le maschere del teatro, David di Donatello, per dirne alcuni).

Dal 2016 l’Accademia è diventata Bellini Teatro Factory, e ha ampliato il suo obiettivo: mira a formare, per ciascun triennio, gruppi di lavoro completi di tutte le figure necessarie a una compagnia teatrale. Dunque, oltre che attori, la BTF forma anche drammaturghi e registi. La scuola dura tre anni, vi si accede previa selezione e la frequenza è di 8 ore giornaliere. Alla didattica, i cui moduli sono tenuti da professionisti del teatro, è affiancato un lavoro di sperimentazione e ricerca sulla creazione letteraria e scenica al fine di realizzare un vero e proprio repertorio plasmato dagli allievi, per gli allievi, sugli allievi. È, dunque, formazione tecnica ma anche ricerca volta alla costituzione di un proprio linguaggio teatrale specifico e riconoscibile. Fondamentale, inoltre, il coinvolgimento degli allievi in tutte le attività del teatro – per prepararli su ogni aspetto, da quello creativo a quello organizzativo, da quello produttivo a quello della comunicazione - e l’organizzazione di workshop con artisti di esperienza. Tutto questo, in forma completamente gratuita per gli allievi, che non devono sostenere spese per la retta né per i workshop.

Si è concluso nel 2019 il primo triennio formativo, durante il quale i ragazzi oltre a partecipare a produzioni del teatro (da Glob(e)al Shakespeare a Il giocatore, solo per citarne alcune) hanno presentato alcuni spettacoli interamente nati in seno alla Factory: La Classe e Il Tempo Orizzontale – entrambi nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia – Look Like, Certe Vite e Le supplici, tutti inseriti in stagione al Piccolo Bellini.

Ad oggi l’attività della scuola è interna a quella del Teatro Bellini (classificato dal Mibact Teatro di Rilevante Interesse Culturale) che, però, non riceve alcun finanziamento per la formazione, alla quale non è obbligato. Pertanto, l’onere economico della Factory è totalmente a carico del Teatro: oltre alla sede e alla sua manutenzione, parliamo della progettazione didattica, della segreteria organizzativa, dei materiali e dei compensi degli insegnanti, ecc.

Alla luce di ciò, sostenere la Bellini Teatro Factory significa non solo garantirne la prosecuzione dell’attività, ma anche il potenziamento, grazie a un budget dedicato che consentirebbe investimenti migliorativi.

L’intervento, dunque, favorisce la formazione di giovani talentuosi, consentendo loro di accedere a una preparazione adeguata abbattendo la discriminante economica.