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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Dipinto ad olio su tela raffigurante l'Assunzione della Vergine. Prima metà sec. XVIII - Ubaldo e Natale Ricci (1723) proveniente dalla Chiesa di San Francesco di Montegiorgio. Misure: cm 356 x 252.

Il dipinto è firmato in basso: “[VBALD]VS [ET NATA]LIS [DE RICC]IIS [PIN]XERVNT / F[IRMI] 1723”.

Il registro inferiore con le figure degli apostoli può essere attribuito a Ubaldo, mentre la parte superiore della pala con la Madonna e gli angeli può essere riferita alla mano di Natale. La tela si presenta molto compromessa a causa di numerose cadute di colore derivate dal fatto che, fino al restauro conservativo realizzato da Gianfranco Pasquali nel 1993, essa si presentava arrotolata dalla parte della stesura di mestica del colore.

Le figure rappresentate hanno un aspetto classicheggiante che dona grandiosità a tutto l’impianto dell’opera. La qualità pittorica è piuttosto modesta, data da una stesura compatta e larga dei colori e di intonazioni luminose simili a quelle utilizzate nell’ Assunta di Santa Maria a Mare. La composizione sembra ispirarsi ad una stampa del Rubens ed il volto della Madonna è lo stesso usato nella pala dei Cappuccini di Recanati e nella Madonna con i santi Giacomo Maggiore e Rocco degli Osservanti di Castelli. L’angioletto a sinistra con il volto rivolto verso il basso ricalca invece quello raffigurato nella Madonna Assunta con San Nicola da Tolentino e Sant’Antonio da Padova del santuario di Santa Maria a Mare.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

Supporto ligneo

non originale, espandibile, in buono stato conservativo.

Tela

in lino a tramatura media; presenza di una rintelatura piuttosto recente.
Si rilevano numerose lacerazioni tuttavia risarcite in seguito alla foderatura del dipinto.

Preparazione e colore

l’adesione degli strati pittorici al supporto, in seguito al recente intervento di restauro conservativo, appare buona; non si evidenziano sollevamenti della pellicola pittorica tuttavia numerosissime sono le lacune molte delle quali di media ed ampia estensione sparse su tutta la superficie del dipinto.
La cromia del dipinto appare offuscata e poco leggibile a causa delle numerose sostanze anomale che gravano su di esso: nero-fumo, polvere, vecchie vernici ossidate, limitati interventi estetici.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il dipinto restaurato verrà esposto a Palazzo Passari con orari di visita 10,00 - 13,00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 6.480,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Consolidamento preparazione e colore

se necessario, mediante applicazione di apposita resina acrilica tipo plexisol opportunamente diluita;

Pulitura

Pulitura selettiva della superficie pittorica e rimozione delle sostanze incoerenti quali: polveri grasse, vernici ossidate, interventi pittorici deteriorati e/o ridipinture, allo scopo di uniformare la cromia del dipinto.
Tale operazione sarà effettuata mediante tamponi di cotone idrofilo imbevuti di miscele solventi con scelta, concentrazione e tempi di applicazione da valutare a seconda della tenacità del sudicio e del grado di pulitura da ottenere avendo cura di preservare la patina originale del dipinto;

Stuccatura delle lacune

Integrazione delle lacune mediante malta ottenuta con gesso di Bologna e colla di coniglio, rasatura a livello ed imitazione della superficie circostante;
 
Integrazione pittorica

  • velatura ad acquerello delle zone abrase;
  • mimetico (base a tempera o acquerello e successivo ritocco con colori a vernice) sulle lacune di minor estensione;
  • selezione cromatica ad acquerello e successivo ritocco con colori a vernice, sulle lacune di maggior estensione, ricostruibili;
  • neutro ad acquerello sulle grandi zone lacunose;

al fine di restituire unità di lettura  cromatica all’opera, tenendo conto delle indicazioni della D.L.

Verniciatura finale

Verniciatura della superficie pittorica a pennello durante l'operazione di restauro pittorico, e successivamente per nebulizzazione, come protezione finale del dipinto.