Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il complesso monumentale della Ex Casa di Ricovero Umberto I° è situato nel centro storico e civico della città di Treviso, eccezionale esempio di transizione da un’urbanistica Medioevale ad una Rinascimentale, costituito da edifici di grande valore storico, artistico ed architettonico.
ISRAA, che per anni ha ospitato i suoi anziani negli edifici dell'Ex Casa di RIcovero Umberto I°, ha deciso di riqualificare il sito per aprirlo alla città dando loro nuova veste e nuova vita. Nel complesso è già stato iniziato un progetto di riqualificazione a stralci; Gli edifici, i giardini ed il chiostro che compongono il complesso verranno infatti collegati, valorizzando la loro importanza storica, artistico-architettonica ed urbanistica.
Il complesso comprende anche l’ex convento di S.M.Maddalena costruito in sostituzione al precedente, a seguito all’erezione della cinta muraria rinascimentale. La mano che ha disegnato l’attuale chiesa è quella dell’architetto trevigiano Fabrizio delle Tavole, allievo di Palladio. Un edificio di così grande importanza storica e radicata nella storia della città, dopo la demanializzazione napoleonica, venne dismessa da convento ed adibita a “Casa di Industria e Ricovero” (1818), divenendo in seguito la “Casa di Ricovero Umberto I°” (1901) che ancora dà il nome alla strada adiacente. L’Umberto I° fu convertito in Opera Pia ed accorpata con altri due istituti nel corso del ‘900, finché nel 1991, non vennero fusi in un unico ente, l’attuale ISRAA. Nel 2012 il complesso venne chiuso, in quanto non più adeguato all'esercizio, e gli anzini trasferiti in nuove strutture. Il complesso in oggetto, rientrato come bene disponibile, ed è attualmente oggetto riqualificazione e restauro, affiancato dal progetto Borgo Mazzini Smart Cohousing, che vede l’utilizzo degli spazi interni del complesso come alloggi dedicati alla coabitazione smart.
L’iniziativa, sviluppata e portata avanti grazie ad una progettazione partecipata con i cittadini di Treviso, vuole realizzare una nuova forma di vivere sociale per anziani autosufficienti, che potranno vivere la città liberamente ed in serenità anche grazie alla disponibilità di spazi destinati alla socializzazione ed al vivere comune. L’autonomia delle persone sarà inoltre tutelata dentro tutti gli spazi del complesso grazie all’adozione dei criteri del Design For All.
Informazioni sullo stato della conservazione
Dopo la cessazione della sua funzione istituzionale ed il complesso è rientrato nel piano disponibile dell'Ente. Attualmente lo stato di manutenzione di parte del complesso (es. chiostro ex convento) dimostra evidenti segni di obsolescenza ed è a tutt'oggi chiuso, mentre gli edifici adiacenti, sempre facenti parte del medesimo complesso immobiliare, sono oggetto di recupero intrapreso da ISRAA, al fine di trasformarli in alloggi destinati agli anziani e di restituire le aree verdi del complesso alla Città.
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Edifici ex casa Suore, ex casa di Ricovero, ex Zin (esclusi Art Bonus)
Gli edifici sono in fase di riadattamento in alloggi smart, realizzati secondo le direttive del Design For All, da inserire all’interno del progetto Borgo Mazzini Smart Cohousing. L’attività verrà svolta in stralci e finanziata tramite fondi dell’ente, finanziamenti pubblici, lasciti e donazioni (chiusura lavori Settembre 2019). -
Cortile interno
Il cortile interno è in fase di rigenerazione seguendo criteri legati alle caratteristiche degli utenti, all’uso semi-privato, all’apertura pubblica programmata, alla necessità di controllare la gestione delle aree. Il progetto prevede la realizzazione di due differenti percorsi, uno “diretto”, volto a collegare i vari edifici in modo lineare ed agilmente praticabile, ed uno “attrezzato”, che permetta di attraversare lo spazio verde in maniera più spontanea. Le aree verdi saranno fruibili sia per il passaggio in sicurezza che per la socializzazione, prendendo piede dall’impianto storico dell’area interna del complesso e degli edifici circostanti.
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Ex chiostro del convento
A seguito della dismissione, le aree hanno cessato di essere utilizzate da ISRAA ed ora in stato di incipiente abbandono. Il chiostro ha al centro un’area verde che si sviluppa attorno ad un grande albero che, ad ora, necessità di sagomatura e cura. Il colonnato, decorato con affreschi di epoca rinascimentale, necessità di restauro e di pulizia, mentre gli spazi adiacenti necessitano, oltre ad una formale messa in regola degli impianti, di una ristrutturazione finalizzata alle nuove destinazioni d’uso. Le aree al piano terra saranno impiegate per attività di rilievo per la cittadinanza, mentre i vani al piano saranno destinati ad alloggi per il progetto di cohousing.
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Area verde destinata ad orti urbani
Attualmente adibita a parcheggio dell’Ente, l’area retrostante la chiesa di S.M.Maddalena verrà riqualificata ed adibita ad orti urbani, gestiti direttamente dai residenti dei futuri alloggi del progetto di cohousing. L’intera area, verrà inoltre aperta al pubblico, consentendo un passaggio senza ostacoli attraverso le aree verdi del Borgo, incluso il chiostro. Il progetto procederà in parallelo con l’opera di riapertura del Canale delle Convertite, attualmente interrato.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La riqualificazione del complesso immobiliare rientra nell'innovativo progetto Borgo Mazzini Smart Cohousing (https://www.israa.it/home-bmsc) che si propone di gettare le basi di una nuova risposta sociale al vivere e all'abitare degli anziani di domani nella città di Treviso. Questo consentirà di riutilizzare i siti dismessi e disponibili per la costruzione di modelli diversi e integrati di cohousing e di riaprire al pubblico il complesso monumentale, destinandone una parte consistente (piano terra del chiostro) a progetti intergenerazionali.
Gli spazi verdi (Chiostro e colonnato, giardino adiacente, orti urbani) ed il chiostro saranno resi accessibili in qualsiasi momento ai residenti del progetto di cohousing, mentre l'apertura al pubblico sarà garantita nelle ore diurne. Durante il giorno le aree verdi saranno accessibili a tutta la cittadinanza anche grazie agli studi di ergonomia e di accessibilità, consentendo transito senza ostacoli anche a persone con ridotta mobilità.