Attività principali dell'istituzione
La sede di Verbania fù fondata nel 1938 come Istituto Italiano di Idrobiologia "Dott. Marco De Marchi", ad opera della vedova signora Rosa Curioni De Marchi per onorare il marito Marco (noto appassionato naturalista di Milano) donò allo Stato la Villa ottocentesca di Verbania, affinché diventasse un centro di ricerca per studiare le acque interne. Si tratta di una delle più antiche stazioni limnologiche in tutta Europa, e con i suoi 80 anni di storia ha ospitato i più famosi ricercatori nei diversi settori di studi legati all'acqua. Durante i suoi 80 anni di attività, l'Istituto ha affrontato il fascismo, la seconda guerra mondiale, la ricostruzione post-bellica, il boom economico degli anni '60, la crisi degli anni '70, fino alle nuove sfide del terzo millennio. Attualmente, a seguito di una riorganizzazione della rete scientifica del CNR che concentrato le attività di ricerca sull'acqua in un unico Istituto, la sede di Verbania è confluita nell’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) con sede a Roma. La sede di Verbania conta circa quaranta persone, tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo che si dedicano alla ricerca di base e applicata dell’ecologia delle acque dolci, dalla teoria ecologica, agli studi sulle deposizioni atmosferiche e impegnandosi nel comprendere i problemi irrisolti legati all'antropizzazione e al cambiamento climatico. Dal 1938 al 1999 l'istituto pubblica la rivista internazionale "Memorie dell'Istituto Italiano di Idrobiologia" che diviene poi "Journal of Limnology " (disponibile on-line, ad accesso libero - Open Access) e che si sta affermando tra le riviste più citate del settore.
Oltre agli spazi per la ricerca, l’Istituto possiede anche l'Archivio Storico costituito da due tipologie di raccolte: documenti che partono dal 1938 - anno di fondazione dell'Istituto Italiano di Idrobiologia "Dott. Marco De Marchi" (con qualche documento di fine '800);
una raccolta di collezioni fotografiche, lastre in vetro, pellicole e diapositive, che stanno a documentare l'attività scientifica svolte dai ricercatori dalla fine '800 ai giorni nostri detta l'Archivio Fotografico.
Mentre continua l'attività di riordino e inventariazione dell'Archivio stesso nella sua interezza, è stato possibile pubblicare on-line una prima parte di questo patrimonio compreso tra il 1938, anno di fondazione, e il 1977, anno quest'ultimo in cui l'Istituto Italiano di Idrobiologia entrò a far parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che comprende un patrimonio di circa 1500 elementi inventariati. Infine, è presente una terza sezione audio/video, contenente filmati e registrazioni audio d’epoca. Lo svolgimento di queste attività è stata possibile, oltre che dalla attività del personale del CNR ISE, anche grazie ai contributi della Fondazione Comunitaria del VCO (2011), della Fondazione CRT (anni 2012-2017) e della Regione Piemonte (2017).