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Attività principali dell'istituzione

Il Parco Archeologico dell’Appia Antica rappresenta un cuneo verde all’interno della città di Roma che si estende dal Piazzale Numa Pompilio, entro il circuito murario Aureliano, fino a Frattocchie, nel comune di Marino. Il territorio compreso tra la via Ardeatina e la via Appia Nuova, include il Parco della Caffarella e la tenuta di Tor Marancia. Tra i monumenti in consegna vi sono: il Mausoleo di Cecilia Metella e il Castrum Caetani, il Complesso di Capo di Bove, la Villa dei Quintili e Santa Maria Nova, il Parco delle Tombe di via Latina, il complesso degli Acquedotti, il Parco di Tor Fiscale, la Villa dei Sette Bassi, l’Antiquarium di Lucrezia Romana.

Obiettivo di alto livello dell’Istituto è quello di promuovere l’ambito territoriale attraversato dall’antica via Appia, riconoscendone la specificità tra i luoghi della cultura e l’unitarietà dei diversi complessi archeologici, monumentali e paesaggistici. Le competenze del Parco sono la tutela, la conservazione e la valorizzazione del territorio di pertinenza, al fine di contribuire alla salvaguardia del patrimonio culturale materiale e immateriale. Priorità dell’Istituto è anche la promozione dell’educazione, lo sviluppo dello studio e della ricerca con risorse interne e in collaborazione con partner nazionali e internazionali, e la diffusione dei risultati della propria attività nella comunità scientifica e nel grande pubblico.

Tra le finalità che il Parco persegue vi sono anche:

1) l’attuazione del progetto culturale al fine di rendere il Parco un luogo vitale, inclusivo, capace di promuovere lo sviluppo della cultura;

2) l’organizzazione e la promozione di attività didattiche ed educative rivolte alle famiglie, alle scuole e alla comunità, in una prospettiva di educazione permanente per la costruzione di una consapevolezza pubblica e diffusa del valore archeologico, storico-artistico, paesaggistico e ambientale del patrimonio;

3) il raggiungimento di elevati standard qualitativi nella comunicazione e divulgazione delle conoscenze sul patrimonio del Parco, nell’innovazione didattica e tecnologica, favorendo la partecipazione attiva della comunità;

4) l’incremento dei servizi offerti al pubblico, la produzione e promozione di studi, ricerche, pubblicazioni, mostre, convegni, attività divulgative e di comunicazione.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 10.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’idea della mostra fotografica nasce in seguito alla iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (27 luglio 2024).

L’intento è quello di raccontare attraverso le immagini fotografiche il percorso dell’Appia nell’alta Valle del Bradano, tra Melfi e Venosa.

Nel tratto interessato la strada attraversa un territorio che ha conservato il carattere agricolo che aveva in età romana, segnato da evidenze riconducibili alle forme insediative rurali: ville e fattorie. In questo territorio fu rinvenuto a metà del 1800 il Sarcofago di Rapolla, opera identitaria del Museo “Massimo Pallottino”. Nell’areale di interesse il tracciato dell’Appia è documentato da tratti di acciottolati, brevi basolati oltre a opere infrastrutturali come il Ponte dell’Arcidiaconata e la tagliata del vallone Sanzanello. La via giunge alla colonia di Venusia, fondata nel 291 a.C., il cui assetto urbanistico è ben visibile nel Parco Archeologico ubicato all’estremità NE dell’abitato moderno e definito sul lato orientale dalla maestosa e scenografica Incompiuta.

Il progetto fotografico prevede la partecipazione di 11 autori, prevalentemente fotografi non professionisti, soci del circolo fotografico “Controluce” di Statte, affiliato FIAF, e dell’Archeoclub di Melfi.

Le 38 fotografie dell’allestimento, tutte in bianco e nero, sono organizzate in quattro gruppi tematici (n. 1: Il percorso dell’antica Appia nei territori di Melfi e Venosa; n. 2: I dettagli archeologici identitari; n. 3: I dettagli del paesaggio; n. 4: Il paesaggio contemporaneo) costituiti da immagini tra loro coerenti.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 6.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede la creazione di una sala didattica per la realizzazione di laboratori ludico-creativi per bambini e ragazzi, al fine di sviluppare l’apprendimento permanente attraverso la conoscenza e l’amore per una eredità culturale di straordinario valore.

Si intende ampliare l’offerta formativa, attivando originali e innovativi percorsi di crescita per i più piccoli, sviluppando in loro e nelle loro famiglie il senso di identità e di appartenenza al luogo.

 

Il Parco punta al coinvolgimento della comunità locale, al fine di rafforzare l’uso responsabile del patrimonio come strumento di benessere della società.

 

La sala didattica nel cuore dell’Appia Antica, a pochi metri dal Mausoleo di Cecilia Metella, all’interno del Complesso di Capo di Bove, verrà allestita con:

  • Tavoli e sedie a misura di bambino per stare insieme e condividere saperi, esperienze, emozioni;
  • Librerie e scaffali per riporre libri, giochi, matite colorate e molto altro.

Verrà dotata dei seguenti materiali didattici:

  • Una guida illustrata per l’infanzia sull’Appia e i suoi monumenti;
  • Un album didattico con attività di apprendimento.

 Questo per iniziare… ma noi contiamo sulla vostra generosità per renderla più bella e più fornita!


NOTE Intervento archiviato