DESCRIZIONE INTERVENTO
Il Giardino delle Esperidi Festival, nasce nel 2005 per portare nel territorio dell’Alta Brianza teatro di ricerca, musica, danza e poesia. Un evento speciale che si svolge da 14 anni creando un connubio unico tra Arte e Natura. Oltre 10 palcoscenici allestiti in location di grande bellezza architettonica e paesaggistica, che ogni anno si rinnovano accompagnando il pubblico alla scoperta del territorio.
Cuore de Il Giardino delle Esperidi è il Teatro nel paesaggio, un genere di ricerca che trae le sue radici nell’antichità e che oggi rappresenta uno dei filoni più innovativi del teatro contemporaneo. Il Festival è oggi un punto di riferimento nazionale e internazionale dell’arte del Teatro Natura.
Il punto di forza caratteristico del festival è la capacità di valorizzare e fare interagire insieme territorio, arte e pubblico. Il territorio si fa palcoscenico ospitando opere site-specific. Il pubblico trova alle Esperidi un’incantata e rara magia in cui Natura, Arte e Bellezza si fondono.
QUANDO: 3 week-end (giugno/luglio)
DOVE: Alta Brianza - Lombardia
PRESENZE: 40.000 spettatori in 14 anni. Edizione 2018: 4000 presenze
COPERTURA MEDIATICA: Rai, Mediaset, Telelombardia, Radio Lombardia, Popolare Network, Circuito Marconi e radio e TV locali, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Giorno, La stampa, Il Giornale, Libero, Avvenire, La Provincia di Lecco, Io Donna, Vanity Fair, Famiglia Cristiana.
VERSO UN NUOVO TRIENNIO
Si intende estendere il pubblico di riferimento attraverso una svolta di visione e struttura del Festival. La rafforzata centralità del territorio come interlocutore primo e macrodestinatario indica naturalmente come seconda sfida l’estensione del pubblico di riferimento e i suoi principali obiettivi.
Resoconto pubblico
Si è conclusa domenica 7 luglio la XV edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival che, per tre lunghe settimane, ha portato nei comuni di Colle Brianza, Ello, Olgiate Molgora, Galbiate e sui suggestivi palchi all’aperto di Campsirago Residenza più di 70 artisti, 24 spettacoli - di cui 4 prime nazionali, 2 prime regionali e 3 anteprime – e cinque concerti.
Sono stati gli alberi, il loro respiro silenzioso, la forza delle loro radici, il nutrimento delle loro foglie, il riparo dei loro rami, insieme all’azione del camminare i due grandi temi della XV Edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival, che si è svolta da venerdì 21 giugno a domenica 7 luglio. L’edizione 2019 ha valorizzato il tema ecologico, esplorato attraverso lo sguardo e la ricerca dell’arte performativa, e, insieme, ha dato visibilità a giovani compagnie di spicco nel panorama del teatro di ricerca italiano ed europeo (Teatro Elettrodomestico, Collettivo Amigdala, bologninicosta, bolognaprocess, Elena De Carolis, Chiara Ameglio, Filippo Maria Ceredi). Altra novità dell’edizione 2019 sono state le otto cene conviviali con gli artisti allestite nei luoghi degli spettacoli, nelle piazze dei paesi, nelle cascine e nei parchi.
Un percorso itinerante, ha portato il pubblico a vivere e riscoprire attraverso uno sguardo nuovo, quello dell’Arte, boschi, campi, antiche cascine e ville. Il Festival ha respirato nel Paesaggio, si è nutrito della sua natura, del suo cielo stellato, della sua Bellezza. Proprio nella relazione con il Paesaggio, ogni spettacolo è stato un evento unico, che è vissuto nell’istante del presente: il fruscio del vento tra gli alberi, le sfumature del cielo al tramonto, i suoni della natura, la luce che trasforma i colori, hanno nutrito e trasformato ogni rappresentazione, rendendola irripetibile.
La partecipazione del pubblico, quasi raddoppiato rispetto al 2018, è stata grandissima, tanto da aggiungere repliche straordinarie di tre spettacoli.
Il Giardino delle Esperidi 2019 si è aperto il giorno del solstizio d’estate con la prima nazionale di Berta_canto alla terra di e con Alessandra Pasi, dedicato a Berta Isabel Càceres Flores.
Il primo weekend ha racchiuso l’essenza e il cuore dell’edizione 2019: gli alberi, il cammino, l’ecologia e la relazione corpo-arte-natura. Ha dato inizio, sabato 22 giugno, all’esperienza di 16 ore consecutive nella natura, la prima nazionale di Alberi Maestri, performance itinerante di Pleiadi. A seguire Camilla Barbarito in concerto e la perfomance Alberi di Silvia Girardi, ispirata alla capacità di movimento delle piante e alla fotosintesi. La notte ad accogliere il pubblico nella yurta di Campsirago Residenza sono stati i sei musicisti del Collettivo Amigdala con Elementare, performance musicale vocale della durata di una notte. Con le prime luci della mattina Valeria Margherita Mosca, chef, forager di fama internazionale e direttore del Wooding Wild Food Lab, ha guidato il pubblico alla raccolta di erbe selvatiche. In tarda mattinata, nella yurta di Campsirago Residenza, un momento tout public con Angeli di terra di ScarlattineTeatro presentato in forma di studio. Al tramonto di domenica 23 giugno, nei prati della cascina di Figina sono andati in scena due spettacoli che hanno riproposto le caratteristiche salienti del Festival: il Teatro nel paesaggio, il cammino e la relazione tra performer e pubblico. Kodama di Marta Lucchini e Odisseo del Teatro del Lemming.Il lungo e intenso weekend si è chiuso con Bartleby, coproduzione Teatro Invito/Teatro della Cooperativa.
Venerdì 28 giugno Sista Bramini è tornata alle Esperidi con Viaggio di Psiche e Giuseppe Semeraro con Digiunando davanti al mare. A chiudere la serata la giovane compagnia bolognini costa ha presentato alle Esperidi l’anteprima studio di QUANDO_non c’era ancora niente ma c’era il tuo cuore.
Dopo la seconda replica della performance itinerante Alberi maestri, sabato 29 giugno è andato in scena lo spettacolo di figura L’altro giorno di Teatro elettrodomestico, nato dai corti d’animazione dell’argentino Pablo Noriega. A seguire Raptus di Rossella Dassu e il concerto live del musicista berlinese Chris Imler.
Ad accogliere il pubblico domenica mattina, in doppia replica straordinaria, Non ho l’età, la nuova attesissima opera tout public di Riserva Canini. Dal pomeriggio, il grande narratore e attore pugliese Luigi D’Elia ha portato in scena Cammelli a Barbiana, Don Lorenzo Milani e la sua scuola e lo spettacolo-concerto Preludi all’Amore.
L’ultimo fine settimana di Festival ha visto due prime nazionali, una prima regionale, la presentazione di uno studio, una giovane compagnia internazionale e due giovani performer acclamati dalla critica. Venerdì 5 luglio, a Villa Gola, la danzatrice Chiara Ameglio ha presentato il suo primo lavoro come coreografa e autrice, TRIEB_L’indagine. Nella splendida cornice di Villa Sommi Picenardi, ha debuttato in prima nazionale di Angst. Il dramma perfetto. di Giulietta De Bernardi. Sabato 6 luglio, il Festival delle Esperidi ha ospitato in prima nazionale Piccola patria di Lucia Franchi e Luca Ricci e Between me and P. di Filippo Michelangelo Ceredi.
Domenica mattina, nella yurta, uno spettacolo multisensoriale dedicato alla primissima infanzia, Sisale di ScarlattineTeatro. Nel pomeriggio la quarta replica di Alberi maestri di Pleiadi. L’ultima serata della XV edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival, domenica 7 luglio, si è tenuta, come di consueto, sui palchi sospesi di Campsirago Residenza. Antonello Cassinotti ha presentato BEUYS ovvero del territorio utopico dell'energia naturale di delleAli Teatro e ha debuttato in prima regionale Medea. Live in Corinth di e con Elena De Carolis, ispirato al romanzo di Christa Wolf. Ha chiuso il Festival la giovane compagnia belga bolognaprocess, finalista Premio Scenario Periferie 2019, con ANTICORPI – Studio, un viaggio-inchiesta in quattro paesi europei che racconta i giovani militanti neo-nazionalisti. La sera è proseguita con la musica di Luca Maria Baldini e i brani del suo nuovo album Before the moon.