Attività principali dell'istituzione
Proiettato al centro delle ricerche archeologiche sul finire del XIX secolo, divenuto sito eponimo della cultura dell'età del Rame diffusa in tutta l'Italia settentrionale tra il IV e il III millennio a.C., Remedello ha continuato la sua vocazione archeologica con la costituzione nel 1975 del Museo Civico Archeologico, nato attorno al nucleo della collezione ottocentesca di Leone Carlotti e ospitato nella preziosa ex Chiesa dei Disciplini. Grazie alla fervente attività di ricerca sul campo del locale gruppo archeologico, le collezioni si sono progressivamente arricchite di numerosi reperti, facendo del Museo un punto di riferimento per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio del Basso Chiese, compreso fra le province di Brescia, Mantova e Cremona.
Oggi l’allestimento espone una selezione di reperti che consentono di ricostruire le dinamiche sociali e insediative della bassa pianura orientale dalla preistoria all’età post-medievale, all’interno di un’ampia sala decorata da un ciclo pittorico cinquecentesco imponente, in un’inusuale giustapposizione museografica, che accosta patrimonio archeologico e storico-artistico.
L’adozione di una nuova politica di valorizzazione di questa importantissima piccola realtà museale mira al miglioramento della strategia comunicativa e promozionale e al rinnovamento dell’allestimento espositivo nella prospettiva di integrare maggiormente e far dialogare i due percorsi museali paralleli (storico-artistico e archeologico), donando al visitatore un’immersione totalizzante nel patrimonio culturale locale.