Descrizione relativa all’oggetto
Classificato dalla Regione fra i «Teatri Storici della Toscana da salvaguardare», il Teatro Comunale di Antella nasce verso la fine dell’800 per volontà del popolo, e da subito partecipa alle travagliate vicissitudini che hanno colpito non solo il piccolo comune di appartenenza, ma l’Italia intera. Dapprima piccola sala, sede della Società di Reciproco Soccorso, il Teatro assunse la fisionomia attuale grazie ai lavori di ampliamento avvenuti nel 1921, ma fin da subito la storia del luogo ha percorso due vie parallele; come luogo di cultura e di incontro, ospitava le attività delle giovani compagnie antellesi e i gruppi girovaghi provenienti da fuori; i coloratissimi veglioni di carnevale, in cui pannelli a tema, dipinti a mano, ne abbellivano le pareti; per non dimenticare la famosa cartolinata , durante la quale, mentre si ballavano valzer, fox trot, tanghi e lo scimmir , si assisteva a una vera e propria gara per far vincere, grazie al dono di cartoline, la ragazza di cui si era invaghiti. D’altro lato, l’attuale Comunale fu sede di scontri tra socialisti e filomonarchici, dal 1921 sede della Casa del Fascio, ma si dovrà aspettare il 1945 perché la parola popolo copra fascio (ed ancora oggi se ne intravede la scritta sulla facciata del teatro). Da allora, il luogo è calato in una sorta di silenzio, utilizzato come luogo di prove o semplice magazzino. Solo nel 1974 è diventato effettiva proprietà del Comune, ma risalgono al vicino 1999 i restauri che ne ristabiliscono l’ottima acustica e lo riportano alla bellezza di un tempo, nel rispetto dell’originario stile Liberty, con i pavimenti in cotto e graniglia a motivi geometrici, la porta-finestra vetrata dell’atrio con intagliati nel legno motivi floreali e lo stemma di Antella, il loggione contraddistinto dalla galleria a U con una splendida ringhiera in ferro battuto, e la caratteristica tutta sua della doppia platea, interna ed esterna, in riferimento al medesimo palcoscenico
Informazioni sullo stato dell'oggetto
Il Teatro Comunale è privo di un adeguato servizio di piccola ristorazione e caffetteria che potrebbe concorrere a rendere più accogliente questo luogo e laboratorio di cultura, ed implementare il numero di spettatori. La struttura è inoltre dotata di un interessante spazio esterno, ad oggi in condizione di semiabbandono, tra l'altro dotato di un ampio schermo facilmente utilizzabile per prioezioni cinematografiche all'aperto, nonchè di un secondo palcoscenico all'aperto.
Le risorse raccolte saranno pertanto finalizzate a realizzare, mediante soluzioni architettoniche e di allestimento innovative e rispettose del valore storico artistico del bene, uno spazio destinato a foyer - caffetteria - piccolo bistrot, che in virtù di un posizionamento permeabile tra interno ed esterno dell'edificio, risponda ai bisogni della tradizionale stagione teatrale e alle nuove programmazioni culturali rese possibili dal secondo livello di intervento. Il progetto prevede in effetti anche il recupero del piazzale esterno - area cinema e del secondo palcoscenico del teatro, al fine di implementare e diversificare l'offerta e la fruzione culturale.