Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La Fonte di Fata Morgana o Ninfeo del Giambologna .
Ubicata in località Grassina, in via delle Fonti, è opera dell'ingegno dell'artista fiammingo Giambologna. Fu fatta costruire da Bernardo Vecchietti, mercante, esperto d'arte, consigliere della famiglia Medici ed alchimista nella seconda metà del 1500 all'interno del parco di villa Il Riposo, residenza estiva dei Vecchietti e sede di una ricca collezione d'arte.
Per volontà dell'eclettico mecenate e in virtù della straordinaria ricchezza d'acqua del sito, il Ninfeo venne dedicato a Fata Morgana, seducente maga guaritrice del leggendario re Artù nella tradizione precristiana.
L'aspetto misterioso e magico del luogo, nonché la fama di Morgana, ha favorito nei secoli la nascita di antiche leggende attorno alla cinquecentesca Fonte, tant'è che ancor oggi permane la credenza che in certe notti d'estate il Ninfeo sia conciliabolo di donne fatate ed ammaliatrici. Ciò che è certa è l'unicità dell'edificio: tra la campagna e case coloniche, si distingue per l'intonaco a finti mattoni rosa che contrasta con la bianca pietra alberese posta a ornamento di porte e finestre. Sul lato più lungo, sulla destra, da notare l'iscrizione nella nicchia centrale che riporta queste parole:
“Io son quella, o lettor, fata Morgana/che giovin qui ringioveniva altrui .
Qui dal Vecchietto, poiché vecchia io fui/ringiovenita colla sua fontana”
Sull'estrema destra sono riconoscibili diversi tipi di vasche per abbeverare gli animali e un'altra con i bordi inclinati come lavatoio. Entrando nel primo locale, ci troviamo di fronte ad una fontana a forma di nicchia, al cui centro si trovava la statua marmorea della Fata, realizzata forse dal Giambologna e oggi conservata in una collezione provata. Curioso è il pavimento a mosaico costituito da sassolini bianchi e neri che, sulla soglia, compongono la scritta "Fata Morgana".
Informazioni sullo stato della conservazione
Il bene, restaurato alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, richiede oggi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per quanto riguarda:
ripristino del tetto,
restauro della facciata,
rimessa in funzione dell'impianto di approvvigionamento acqua per le fonti e le vasche che rappresentano l'elemento distintivo del Ninfeo
sistemazione del piazzale antistante.
Al fine di valorizzare il monumento si rende inoltre necessario realizzare un impianto di illuminazione.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Tutti i giorni su prenotazione