Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
È l’11 luglio 1954 quando a Venezia viene inaugurato quello che Katerine Hepburn definì il più bel teatro del mondo. Voluto da Vittorio Cini e progettato da Luigi Vietti e Angelo Scattolin, come ultimo tassello del recupero dell’isola di San Giorgio Maggiore, il teatro, per circa 1500 spettatori, si fonde con il paesaggio assumendo come scena la Laguna veneziana e, come divisori, siepi di ligustro.Pensato come un teatro greco dal suo progettista che lo definì “una cosa affettuosa” il teatro verde è un unicum: una delle rare concessioni all’architettura contemporanea nel contesto veneziano, capace di guardare ai grandi maestri del moderno, in primis F.L.Wright, e al contempo un manufatto in linea con la gloriosa tradizione seicentesca dei teatri di verzura diffusi in Veneto.Per l’epoca, il teatro rappresentava una grande sfida tecnologica: si erge infatti su terreno di riporto, frutto dell’allargamento dell’Isola, e si sviluppa anche al di sotto del livello del mare. A solcare le sue scene, negli anni, artisti del calibro di Carolyn Carlson, Ludovico Einaudi, Antonio Fresa.
Informazioni sullo stato della conservazione
Proprio a causa dell'eccezionalità di condizioni, il teatro ha vissuto alterne fortune: messo fuori uso alla fine degli anni ’70, ha ospitato per brevi periodi spettacoli negli anni’90 e poi nel 2013. Per riattivare il teatro sono indispensabili ingenti lavori di restauro, che interessino sia le strutture che gli impianti. In particolare, l’impermeabilizzazione del palcoscenico è compromessa, con infiltrazioni di acqua piovana sui locali seminterrati e danneggiando delle strutture in cemento armato, e gli impianti necessitano di aggiornamento alle moderne tecnologie e requisiti di sicurezza. Anche gli elementi a verde, struttura non secondaria nel progetto, necessitano di trattamenti e -non ultimo- di un sistema di irrigazione automatico, attualmente inesistente.
Con l'acqua alta del 12 novembre 2019 le condizioni del teatro hanno visto un peggioramento, dovuto al persistere degli allagamenti con conseguente deposito di sali e umidità sulle strutture.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il teatro attualmente non è visitabile