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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Palazzo è un bene di interesse storico –architettonico tutelato ai sensi del D.Lgs 42/2004 di proprietà  del comune di Volta Mantovana. Si tratta di un Palazzo storico  già di proprietà della famiglia Dogini e sede municipale dagli anni intorno al 1820 fino al 1993 , anno di trasferimento nel Palazzo Gonzaga. Negli ultimi anni (1995-2005) le parti accessorie del palazzo sono state oggetto di interventi di ristrutturazione per la realizzazione di alloggi sociali ; la parte centrale principale del Palazzo è stata utilizzata in parte come sede di Associazioni ed attualmente è inutilizzata. Una parte del Palazzo a nord – separata dal volto di Via delle Carceri - è stata alienata nel 1995 del secolo scorso e permutata con l’ultima balza del parco giardino di Palazzo Gonzaga al fine di ricostituire l’unitarietà di quest’ultimo complesso. Il bene è catalogato con scheda SIRBeC di Regione Lombardia con sigla MN360 – 02370. Il nucleo originario , visibile nella mappa del Catasto Teresiano, ha dimensioni ridotte rispetto a quelle attuali e si presenta come edificio isolato su tutti i lati, mentre attualmente il nucleo principale risulta compreso in una struttura a corte collegata all’edificio posto a nord. L’ attuale conformazione risulta simile a quella riscontrata nelle mappe del Catasto Lombardo-Veneto. L’origine risale al XVIII secolo, con trasformazioni successive avvenute fino ad anni recenti, che comunque non hanno intaccato le caratteristiche principali dell’edificio monumentale. E’ ubicato in pieno centro storico ed affaccia su Via Goito ad est , Piazza XX Settembre a nord – est , Via delle Carceri a Sud. La facciata principale è rivolta su Via Goito e Piazza XX Settembre. Lungo Via Carceri i corpi principali ed accessori del Palazzo si articolano a forma di U a formare un cortile. A sud si trova un Giardino - ora incolto- collegato da un volto al cortile. Al piano terra affacciano sul cortile 3 locali che hanno svolto la funzione di celle carcerarie quanto il Palazzo nel corso dell’800 era sede amministrativa di Distretto nell’Alto Mantovano. Il corpo ovest è occupato da alloggi sociali cosi come il piano primo del corpo sud centrale del cortile ed il corpo sud-est affacciato sul giardino lato sud. Il progetto quindi interessa il piano seminterrato del corpo principale del Palazzo , il piano rialzato, il piano primo e la soffitta. Si estende inoltre alla parte centrale affacciata sul cortile dove si trovano le antiche Carceri.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il Palazzo attualmente non è utilizzato e versa in stato di abbandono. Le parti maggiormente deteriorate sono costituite dal piano seminterrato con estese tracce di umidità ascendente e degrado degli intonaci; dal piano copertura con fenomeni diffusi di infiltrazione di acque meteoriche.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Palazzo attualmente non è utilizzato.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 20.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’edificio con utilizzo principale di ostello per l’accoglienza di turisti ; a questa funzione saranno adibiti il piano terra ed il piano primo. Il piano seminterrato sarà invece adibito ad attività espositive e di presentazione e promozione del territorio , come meglio spiegato nel progetto di gestione. Il piano soffitta rimarrà tale, senza che sia assegnata una funzione; vi saranno attuati solo gli indispensabili interventi di messa in sicurezza della struttura. Anche la parte delle ex Carceri sarà integrata nell’ostello proponendo il riutilizzo delle tre celle per ospitalità ed una zona di servizi igienici comuni. Le caratteristiche del Palazzo consentono di coprire esigenze e preferenze molto diversificate ( famiglie , coppie, singoli). Si rende necessario per garantire una adeguata qualità di servizio agli ospiti – oltre all’accessibilità dell’edificio alle persone disabili – l’inserimento di un ascensore dal piano seminterrato fino alla soffitta. Lo scalone principale che unisce l’ingresso di Via Carceri al piano terra (rialzato) ed al piano primo viene mantenuto inalterato ; i collegamenti interni tra il piano rialzato ed il seminterrato nonché dal piano primo alla soffitta sono risolti con interventi leggeri di inserimento di scala in legno di servizio , sempre concentrate nella zona intorno al nuovo ascensore. I nuovi impianti elettrici e idro- termo sanitari saranno realizzati con interventi minimamente invasivi  delle strutture storiche, sfruttando vani esistenti ( canne fumarie o simili per i collegamenti verticali ) e le nuove pareti in cartongesso per la distribuzione ai piani ; anche la soffitta sarà utilizzata per la distribuzione in orizzontale dalla quale derivare  le colonne verticali. Il locale centrale tecnica è ricavato in prossimità dell’ascensore , sempre per limitare il livello di compromissione delle strutture storiche dell’edificio. L’impianto di riscaldamento – raffrescamento dell’edificio sarà realizzato mediante venti convettori che sfrutteranno tutte le nicchie esistenti dove attualmente sono ubicati i termosifoni , in modo da non introdurre nuovi elementi o fonometrie.