Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Opera tarda ed incompleta del Sanmicheli, Porta Palio rappresenta il suo testamento architettonico come straordinario protagonista del Rinascimento. In Porta Palio la complessa sfarzosità del palinsesto architettonico sottende una volontà comunicativa tale da trascendere ampiamente il linguaggio consono alla propria funzione di opera di difesa. Sanmicheli in questo edificio sembra voler dichiarare la propria capacità di architetto in grado di ideare innovative fortificazioni di terra e di mare ma anche di intellettuale dotato di ampia capacità propositiva in un momento cruciale della storia dell’Architettura, in quello stretto passaggio nel Cinquecento che porta al Manierismo. Ecco quindi che da tutte le esperienze nasce un edificio di assoluto valore linguistico in grado di porre un evidente e più alto limite rispetto alle numerose architetture dello stesso tipo. Sottolineando la peculiare importanza della Porta posta sull’asse della Via Postumia, strada alla quale si deve lo sviluppo della Verona romana e dell’importanza rivestita dal celebre Palio del Drappo Verde che qui storicamente aveva luogo, l’edificio si manifesta duplice nelle sue forme: fastoso, ironico e raffinato nel fronte verso campagna e solido, funzionale e radicato nel contesto cittadino nel fronte verso città. Una scelta sagace che in sostanza dona due edifici omotetici e che prende a piene mani tutto il necessario anche dalle architetture idealizzate dal Serlio nel suo Trattato. L’edifico, apprezzato dal Vasari per averne visto anche il modello, non sarà mai visto concluso dal suo ideatore che con la propria morte non riuscì a garantirne la fine. Così come la vita del Sanmicheli si spense nel 1559 anche l’edificio sospese la propria compiutezza, traslando la sua forma verso l’ideale ormai mitico del non-finito e assurgendo in definitiva a sorta di archeologia già prima di essere terminato: in definitiva vero ideale di ogni architetto e architettura del Rinascimento. Tutte le opere di Michele Sanmicheli determinano oltre che una lunga e intesa carriera che, partendo dagli insegnamenti di Bramante e Raffaello, seppe predisporre il terreno per l’esperienza di poco successiva e ancor più nota di un Andrea Palladio fortemente influenzato dall’opera sanmicheliana. Se molto dell’arte e dell’architettura deve quasi tutto al periodo fiorentino e soprattutto romano tra metà Quattrocento e inizi Cinquecento, va considerato che altrettanto di quanto è noto nel mondo come “palladianesimo” è dovuto all’innegabile contributo educativo che Sanmicheli ebbe sul giovane Andrea Palladio. Porta Palio è parte integrante del sistema difensivo delle Mura di Verona e Patrimonio UNESCO da circa quindici anni.
Informazioni sullo stato della conservazione
A oggi le problematiche principali sono sostanzialmente riassumibili in quattro aree di intervento:
- Copertura: la copertura piana, oggetto di un intervento coordinato negli anni Novanta dalla Soprintendenza e costituito dalla stesa di un cemento colorato di spessore variabile tra 10 e 35 cm posato con giunti in bitume, è disgregato a causa delle del materiale stesso e degli agenti atmosferici. Ciò è causa di diffuse infiltrazioni e percolazioni di acqua piovana sia all’interno degli ambienti dedicati all’attività promozionale sia nella parte esterna del portico. Nel 2014 è stato presentato un progetto presso il Comune di Verona, per il rifacimento della copertura attraverso la demolizione dell’intero manto attuale, il ripristino del precedente originario in ciottoli (ancora esistente), previa stesura di guaina traspirante e rifacimento di scarichi e pluviali. Ciò permetterebbe, l’eliminazione delle infiltrazioni e l’alleggerimento dei carichi statici sulle sottostanti volte.
- Facciate: le facciate sui quattro lati sono realizzate in pietra arenaria di tipo tufaceo in almeno quattro diverse densità di materiale. Tutte denotano ormai un grave ammaloramento indotto sia dal tempo (nessun lavoro di manutenzione e pulizia è mai stato fatto dal 1561 circa), oltre che dagli agenti atmosferici e dall’inquinamento indotto dai veicoli che attorno alla Porta a migliaia circolano ogni giorno. Allo stesso modo, ma in misura minore, le facciate interne, sia nelle porzioni in pietra che in laterizio, soffrono dei medesimi problemi. Da notare anche come sulla facciata verso sud (la più pregiata e nota), alcuni problemi di scarico delle acque stiano ulteriormente danneggiando il sistema decorativo.
- Volte: le volte a botte e a crociera a copertura del portico lato città presentano estese fessurazioni che hanno portato anche una rara, ma avvenuta, caduta di materiale. Le recenti analisi a seguito dell’indagine eseguita grazie al rilievo digitale dell’intero edificio, hanno suggerito un possibile lento disallineamento verso l’esterno. Sono da prevedere quindi, oltre ad un restauro delle volte teso a sutura e consolidamento delle fessurazioni anche un probabile rinforzo attraverso tiranti.
- Vallo e ponti: i ponti di accesso e il muro controterra del vallo di accesso sono ormai al limite del crollo, anzi già alcune porzioni dei ponti medesimi sono crollate o in procinto di crollare se non fossero stati posizionai anni orsono alcune puntellature “temporanee”. Da prevedere quindi il restauro anche attraverso la integrale ricostruzione delle parti ormai irrecuperabili con il necessario il ripristino dello scolo delle acqua dal piazzale e dalla strada antistante.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'edifico è aperto tutti i giorni della settimana dalle 14.30 alle 18.30 per visite guidato o libere degli spazi interni. Nei medesimi orari o in altri diversi è prevista la possibilità della prenotazione di visite guidate. Attualmente la fruizione degli spazi è ampiamente dedicata alla promozione della Porta in qualità di Monumento del tardo Rinascimento all’interno del sistema fortificato delle Mura di Verona patrimonio UNESCO. Molte attività di visita sono dedicate alla didattica scolastica e al coinvolgimento di Università nel campo della ricerca storica e architettonica sulle fortificazioni rinascimentali.
Altre attività di promozione sono dedicate alla collettività che spesso non conosce Porta Palio come edificio funzionale oltre che monumento.
A cura e a carico della Società Mutuo Soccorso è stata incaricata nel 2017 l’Università di Pavia per il rilievo digitale e lo studio storico dell’edifico al fine di costituire una banca dati digitale e un approfondito apparato di studio che ha generato un piccolo percorso di mensualizzazione interno alla Porta che sarà inaugurato nel mese di settembre 2018.