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Attività principali dell'istituzione

Il Sistema dei Musei Civici Fiorentini rispecchia la storia e la cultura della città. È costituito da un insieme di musei ospitati in edifici monumentali e in chiese basilicali di straordinario interesse storico e artistico: il Museo di Palazzo Vecchio, il Museo di Santa Maria Novella, la Fondazione Salvatore Romano presso il Cenacolo di Santo Spirito, il Museo Stefano Bardini e il Museo Novecento, situato nell’antico Spedale di San Paolo in Piazza Santa Maria Novella.

Accanto a questi musei, oggi aperti al pubblico, si affianca il Forte di Belvedere, straordinaria terrazza panoramica sulla città e sede di mostre temporanee e attività culturali.

Il patrimonio dei Musei Civici Fiorentini comprende circa 50.000 opere di proprietà del Comune di Firenze, suddivise in diverse raccolte, esposte nelle sedi museali o conservate nei depositi. La formazione di queste collezioni è il risultato di un processo di acquisizioni iniziato nel tardo Ottocento e tuttora in corso.

I Musei Civici Fiorentini organizzano mostre temporanee dedicate alla storia e al patrimonio della città di Firenze, con l’obiettivo di valorizzare i luoghi e le opere d’arte visitati ogni anno da migliaia di fiorentini e turisti.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 60.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La mostra “ Officina Bardini. Trame rilevate ” sarà ospitata presso il Museo Stefano Bardini dal 25 settembre 2026 al 11 gennaio 2027

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Firenze, è inserita nel programma di valorizzazione dei Musei Civici Fiorentini 2026, ideato dal Servizio Soprintendente Musei Comunali e realizzato con la collaborazione della Fondazione Mus.E.

Nel 2026 le collezioni dell’antiquario Stefano Bardini tornano protagoniste con un progetto espositivo centrato sui tessuti e sulle decorazioni di interni e sviluppato in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali della Toscana Ministero della Cultura, in continuità con quanto realizzato negli scorsi anni.

L’esposizione, infatti, prosegue idealmente il percorso già avviato con le mostre precedenti, valorizzando le ricchissime raccolte di Palazzo Mozzi Bardini grazie a un piano strutturato di studio, ricerca e restauro.

In occasione di MIDA 2026, nella suggestiva cornice della sala ottagonale della Fortezza da Basso, sarà presentata un’anteprima della mostra, mentre l’esposizione completa sarà organizzata in autunno al Museo Stefano Bardini: qui sarà esposta una nuova e inedita selezione di pezzi di straordinaria raffinatezza e valore storico nell’ambito dei tessuti - dagli indumenti agli apparati decorativi e ai manufatti d’arredo - con un’attenta selezione proveniente dalle collezioni Palazzo Mozzi Bardini.



RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 80.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La mostra “I Leoni di Firenze” sarà ospitata presso il Museo di Palazzo Vecchio, Sala dei Gigli, dal 5 ottobre 2026 al 22 gennaio 2027

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Firenze, è inserita nel programma di valorizzazione dei Musei Civici Fiorentini 2026, ideato dal Servizio Soprintendente Musei Comunali e realizzato con la collaborazione della Fondazione Mus.E.

L’immagine del leone, divenuta icona della città di Firenze, con particolare riferimento al Marzocco, è largamente presente in Palazzo Vecchio e in tutto il centro cittadino, diffusamente posto a custodia di porte, palazzi e monumenti.

L’esposizione intende ripercorrere le origini e lo sviluppo del legame che Firenze ebbe con questo animale simbolico, assunto a protettore e guardiano della città, valorizzandone gli aspetti storici e presentandone le rappresentazioni artistiche più significative dall’epoca romana all’età moderna

Un ulteriore accento sarà posto sulla presenza dei serragli con animali vivi che dal Medioevo furono presenti in città, trovando fra le sedi più prestigiose proprio il palazzo civico.

Cuore della mostra sarà quindi l’iconografia del leone raccontata attraverso sculture, pitture e manufatti, invitando a una riflessione su come simboli, arte e storia si intrecciano per raccontare l’identità di una città intera.