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Attività principali dell'istituzione

Cosciente della forte valenza sociale a rilevanza culturale, il Museo Civico Archeologico si fa promotore di attività di valorizzazione volte a costruire un pone che lega le attività prodisposte per la tutela a quella di pubblica fruizione del bene. Le azioni previste nell'ambito della programmazione museale sono finalizzate, in particolare, alla conoscenza, alla formazione della coscienza civica volte alla comprensione e alle possibilità di fruizione del patrimonio culturale e ambientale di cui si dispone, ponendo attenzione alla sua funzione di testimone di storie ed eventi.

Nell'ambito di tali azioni rientrano:

- l'attività di allestimento della mostra archeolgica intitolata "Tiati. Membra disiecta. Frammenti di vita di una comunità di frontiera", dove gli oggetti ospitati diventano testimoni e principali narratori della vita dell'antico insediamento di Tiati.

- le attività di didattica museale, finalizzate ad ampliare l'offerta fomativa attravero la creazione di una più struttrata e specifica offerta educativa e culturale mirata al pubblico locale dei ragazzi, delle famiglie, dei disabili, degli anziani.

- attività inventariali, attraverso l'implementazione della inventariazione non solo dei reperti archeologici ma anche dei beni architettonici e paesaggistici attraverso la compilazione di opportune schede dedicate e l'informatizzazione delle stesse.

- attività volte a migliorare l'accessibilità al Museo in termini di giorni ed orario di apertura.

- attività di ricerca archeologica sul territorio volte ad incrementare ed approfondire la conoscenza storico-archeologica-architettonica e culturale e la fruizione di tale nuove conoscneze attraverso nuovi allestimenti museali.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO Non definito (Sostegno generico)

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DESCRIZIONE INTERVENTO

ALLESTIMENTO MUSEALE: RICOSTRUZIONE DEL SANTUARIO DEL REGIO TRATTURO

Affinchè un determinato contesto archeologico possa comunicare il proprio valore e permettere la condivisione delle informazioni che custodisce è necessario permettere la fruizione alla collettività. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggistica e il Comune di San Paolo di Civigate nell'ambito delle proprie azioni di valorizzazione, promuovono attività volte a "restituire" al proprio territorio i contesti scavati e custoditi nei laboratori. Nell'ambito di tale attività rientra l'azione avviata di trasferimento dei reperti archeologici provenienti dallo scavo condotto nel 1985 del sito conosciuto come "Santuario del Regio Tratturo". Lo scavo restituì un edificio ricadente lungo il tracciato del Regio Tratturo L'Aquila-Foggia di pianta rettangolare articolato in un vestibolo e un'ampia cella. L'ingresso era contraddistinto da un mosaico di ciottoli di fiume.

Il progetto è quello di presentare, attraverso un riallestimento di una sala museale, una ricostruzione di alcuni elementi architettonici del santuario affinchè siano questi elementi a "parlare" dell'uomo e della sua storia utilizzando un differente modo di comunicare, e quindi non solo con l'esposizione dei reperti, attraverso una decodificazione del contesto.