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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'archivio comunale di San Miniato conserva una grande varietà di fondi, compresi tra il 1297 e il 1946, che non ha molti uguali fra gli archivi comunali toscani.

Nella storia dell'archivio si ricordano almeno tre episodi estremamente critici: il primo nel XIII secolo quando i Magnati capeggiati da Barone Mangiadori distrussero, oltre alle campane del popolo, anche le carte delle riformagioni filofiorentine e probabilmente tutti i documenti conservati dal comune; il secondo nel 1530, quando gli Spagnoli bruciarono le "raccolte membranacee del civico palazzo, costruzioni comprese". Il terzo momento infine cadde allo scadere del secolo XVIII, quando alcuni fanatici giacobini proclamarono in San Miniato la Repubblica, distruggendo ogni elemento che ricordasse l'antico regime, come gli stemmi gentilizi dei vicari imperiali e granducali. Inoltre strapparono e bruciarono il Libro d'oro. Da ultimo l'archivio ha patito dei danni durante i cannoneggiamenti dell'ultima guerra.

La Sezione Preunitaria comprende 8640 unità (1325-1865), tra le quali: gli atti del Vicariato (1486-1808), Giudicatura di pace (1808-1814), Tribunale (1814-1865), Podesteria (1466-1776), Comune (1297-1370), Comunita' (1370-1808), Mairie (1808-1814), Comunita' (1814-1865) e Cancelleria di San Miniato(1559-1808, 1814-1865); Ufficialato (1370-1774) e Comunita' di Cigoli (1325-1774); Tribunale di Montaione (1714-1839), Comunelli di Stibbio e Montebicchieri (1562-1775);  Ufficio del catasto di San Miniato, Circondario di Acque e Strade (1826-1859), Distretto per le vettovaglie (1793-1795), Liceo ginnasio - regie scuole (1828-1861), Circondario di delegazione (1853-1865), Leggi e bandi (1576-1860)

La Sezione Postunitaria comprende circa 2000 unità (1865-1946), mentre gli archivi aggregati comprendono 844 unità e circa 200 pergamene, comprese tra il 1300 e il 1943 e relative all'attività di tribunali, opere, compagnie, conventi e famiglie. Presso l'archivio comunale si conserva anche la parte più antica dell'archivio dell'ospedale cittadino in virtù di un comodato di deposito con la locale ASL. incluso nel Fondo Spedali riuniti di San Miniato di circa 1600 unità (sec. XVI- 1920 ca).

 

Informazioni sullo stato della conservazione

A parte i già lamentati tre episodi storici che hanno determinato distruzioni e danneggiamenti dell'originaria consistenza dell'archivio, i documenti si presentano mediamente in condizioni di conservazione buone o discrete e ospitate in locali che offrono tutte le opportune garanzie per una conservazione ottimale.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'Archivio Storico del Comune di San Miniato ha sede in Via De Amicis, 34 a San Miniato Basso
Recapiti: Tel. 0571.406719 - E-mail: archivio.storico@comune.san-miniato.pi.it

L'orario di apertura al pubblico è il seguente:
martedì:        15.00-18.00
giovedì:          9.00-13.00
martedì e mercoledì mattina su appuntamento

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 5.150,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

1. Il Libro d’Oro della nobiltà sanminiatese registra l’iscrizione al grado nobile delle famiglie sanminiatesi secondo la legge sulla Nobiltà e cittadinanza del Granducato di Toscana. Distrutto il primo registro negli anni novanta del XVIII sec, l’attuale porta la data del 1822 con aggiornamenti fino agli anni cinquanta del XIX sec. Per ogni famiglia si rappresenta lo stemma a colori e l’albero genealogico.
Dati tecnici: piatti (legno rivestito di cuoio con borchie di ottone) dim. totali 39x52x10 dim aperto 80x52 misure carte 47x36,8 n. carte 206 + 4 c. sciolte stemmi dipinti n. 40. Si intende intervenire sui danni di perforamento delle carte dovuta all’acidità degli inchiostri, stabilizzare il colore degli stemmi e ripristinare la funzionalità della coperta in legno e cuoio.

2. L’archivio della Famiglia Roffia, è in buona parte conservato presso l’Archivio Storico di San Miniato, dove è stato depositato da Filippo Del Campana Guazzesi erede di Maria Giuseppa Roffia moglie di Leopoldo Guazzesi ed ultima esponente della famiglia. La famiglia Roffia aveva numerosi possedimenti, non solo a San Miniato ma nell’intera piana. Le carte presentano alcune criticità di conservazione dovute a danni da acqua, tarli, inchiostri acidi ecc. che si intende recuperare. Si prevede inoltre la digitalizzazione dei materiali sottoelencati per una consultazione sostitutiva e più ampia rispetto all’attuale.

3. Diciassette carte dell'unità 714 e relativa coperta in cartapecora che si presentano danneggiate da umidità.

4. Due fogli (pianta e prospetto) relativi a palazzo Roffia, Unità archivistica 682.  I disegni degli edifici presentano alcune criticità di conservazione dovute a danni da acqua, tarli, inchiostri acidi ecc. che si intende recuperare. Prospetto (55 x 35 cm); Pianta (74 x 48 cm) a colori del Palazzo - circa del 1662 - attualmente sede della Misericordia. 

5. Tre carte con piante e vedute di proprietà della famiglia Roffia, Fondo Roffia, Filza 707

 

Allo stato attuale si è concluso il restauro del Libro d’Oro della nobiltà sanminiatese per un importo complessivo di € 3.536,78 finanziato interamente con ArtBonus. Si è concluso inoltre il restauro dell'unità 714 del Fondo Roffia con risorse dell'Ente.