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Attività principali dell'istituzione

Oriente Occidente è nato nel 1981 in Trentino a Rovereto, città da sempre aperta al gusto del nuovo, del moderno, della ricerca culturale e delle sue tendenze. E appunto di ricerca e di tendenza ama definirsi questo Festival, ove Oriente e Occidente sono intesi come poli di un percorso ideale di scambi e incroci non solo tra culture, ma anche tra generi e linguaggi della scena contemporanea. E' uno dei più importanti Festival europei di danza contemporanea e di teatrodanza e si svolge nella prima metà di settembre a Rovereto. Negli anni ha ospitato quasi sempre attraverso apposite produzioni o prime europee o nazionali, compagnie e artisti tra i più importanti e significativi della scena della danza internazionale.
Lo spirito del Festival nei suoi 40 anni di attività è stato quello di mettere in scena le reciproche influenze esercitate nel Novecento dalla tradizione artistica orientale sulla sperimentazione occidentale e viceversa.
Oriente Occidente diventa così un viaggio circolare tra teatro e danza, ricerca e tradizione, identità e innovazione. 
Il programma prevede inoltre una sezione dedicata al coinvolgimento delle realtà giovanili territoriali, con l’obiettivo di offrire occasioni creative e produttive per i giovani coreografi e danzatori italiani.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 145.685,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nella 44ª edizione del Oriente Occidente Dance Festival, è prevista la presentazione di 5 spettacoli internazionali in prima nazionale. Il filo conduttore degli spettacoli è incentrato sulla cultura delle origini e sull'auto determinazione identitaria. Gli artisti provenienti da 4 continenti offriranno una riflessione sulle loro origini, il meticciato culturale, il colonialismo e  il decolonialismo e riflettendo su importanti tematiche dell'attualità attraverso il linguaggio della danza contemporanea. 

Gli artisti coinvolti sono Thomas Lebrun CCNT (Francia/Messico), Dorothee Munyaneza Cie Kadidi (Francia/Ruanda), Leila Ka (Francia), Amanda Pina (Messico/Cile) e Seeta Patel (India).


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 400.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Oriente Occidente è da sempre conosciuto come Festival di Danza Contemporanea ma rappresenta anche un luogo di pensiero con proposte performative e formative attive tutto l’anno, quindi con un programma sempre più destagionalizzato. Sostenere Oriente Occidente significa quindi sostenere contribuire a uno dei più importanti festival di danza contemporanea in Italia e in Europa, uno dei più longevi festival della Provincia di Trento, un evento che gode del riconoscimento di istituzioni locali, nazionali e internazionali e che grazie alla sua crescita e al suo costante rinnovamento riesce ad essere radicato nel territorio che lo ospita ma anche supportare una continua attività interdisciplinare portata avanti attraverso incontri e conferenze, residenze artistiche, attività formative rivolte a professionisti ed amatori ma anche alle scuole e alle nuove generazioni. Significa sostenere un ente che ha tra i suoi principali obiettivi la creazione di una società inclusivaattenta all’ambientepartecipativa e in rete con le maggiori istituzioni culturali nazionali ed europee.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 143.600,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede la presentazione di 5 spettacoli internazionali in prima nazionale nel corso della 43° edizione di Oriente Occidente Dance Festival. Il filo conduttore che li sottende è una presa di coscienza delle rovine (ecologiche, climatiche, sociali) alle quali sempre più tende il mondo e l'essere umano e la ferma volontà di affrontarle non con uno spirito di rassegnazione, ma immaginando una possibile rinascita, sentieri altri, scarti di percorso, insomma generando possibili utopie tramite il linguaggio della danza contemporanea. A farlo saranno Marcos Morau, con LaVeronal (Spagna), Michèlle Noiret (Belgio), Kat Valastur (Grecia), François Chaignaud (Francia), Ingri Fiskdal (Norvegia).


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Raccolta chiusa

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FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 90.800,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

5 artisti ospiti di Oriente Occidente Dance Festival approfondiscono aspetti e ambiti innovativi del panorama culturale attraverso le loro produzioni: Nicola Galli lavorerà sul territorio con un gruppo di giovani allievi e in parallelo presenterà la nuova produzione Ultra, Carlo Massari dopo un periodo di ricerca presenterà in prima assoluta Metamorphosis, Marta Bellu approfondirà il tema dell’accessibilità sviluppando l’audio descrizione poetica del lavoro I Versi delle Mani, IAC Centro di Arti Integrate lavorerà con la Generazione Z per la creazione di una performance sul tema della cura dell’ambiente e Sharon Fridman porterà in scena il duetto che affronta il tema della fragilità dal titolo Figure On.


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FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 450.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Oriente Occidente è da sempre conosciuto come Festival di Danza Contemporanea ma rappresenta anche un luogo di pensiero con proposte performative e formative attive tutto l’anno, quindi con un programma sempre più destagionalizzato. Sostenere Oriente Occidente significa quindi sostenere contribuire a uno dei più importanti festival di danza contemporanea in Italia e in Europa, uno dei più longevi festival della Provincia di Trento, un evento che gode del riconoscimento di istituzioni locali, nazionali e internazionali e che grazie alla sua crescita e al suo costante rinnovamento riesce ad essere radicato nel territorio che lo ospita ma anche supportare una continua attività interdisciplinare portata avanti attraverso incontri e conferenze, residenze artistiche, attività formative rivolte a professionisti ed amatori ma anche alle scuole e alle nuove generazioni. Significa sostenere un ente che ha tra i suoi principali obiettivi la creazione di una società inclusivaattenta all’ambientepartecipativa e in rete con le maggiori istituzioni culturali nazionali ed europee.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 162.200,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto si inserisce nell'attività di presentazione di spettacoli per diffondere e promuovere la cultura della danza e in generale del performativo e per sperimentare e innovare i linguaggi artistici, che trova compimento in Oriente Occidente Dance Festival (da 42 anni riferimento sia per la popolazione locale che per la scena nazionale e internazionale nella presentazione di spettacoli all’avanguardia che traducono il contemporaneo in forme e linguaggi artistici eterogenei). “Danza, riti e miti” è una riflessione sul significato del mito e del rito oggi, un interrogarsi, attraverso di essi, su quelle che sono le basi fondative, etiche e morali, della società. Il progetto presenterà 5 spettacoli internazionali che, tramite il linguaggio della danza, obblighino la società disgregata del post-Covid, a riflettere su cosa stia alle sue fondamenta calandone le narrazioni mitiche e rituali nel contemporaneo. La cultura, oggi più che mai, deve farsi tramite per una riflessione sul sociale e sui legami che lo compongono. Le 5 compagnie provenienti da Italia, Brasile, Spagna, Grecia e Sudafrica presenteranno i loro lavori, quasi tutti in prima nazionale, nella prima settimana di settembre 2022.

Si tratta di 5 spettacoli realizzati da Lia Rodrigues(Brasile), Roberto Zappalà(Italia), Rafaela Carrasco(Spagna), Koen Augustjnen e Rosalba Torres Guerrero(Grecia) e Vujani Dance Theatre(Sud Africa) e accomunati da una rilettura del mito e della ritualità alla luce del contemporaneo, aprendo una riflessione sulla comunità e su simboli e narrazioni che ne sono il fondamento. 

Raffaella Carrasco rilegge solitudine e ricerca del se della figura femminile di Arianna con flamenco e musica dal vivo; Lia Rodrigues parla di collettività e incontro partendo dalla mitologia afroamericana; Naufragio con spettatore di Zappalà parte da Ulisse per indagare immigrazioni e naufragi partendo dalla danza ma passando anche per iconografia e opere pittoriche; lo spettacolo greco indaga i diversi stati emotivi legati alla perdita e le ritualità con le quali differenti culture li affrontano; Gregory Maqoma parte dal Requiem per parlare di morte, colonialismo e speranza con musiche e danze ibride e africane.


NOTE Intervento archiviato


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 77.600,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

In Diptych: The missing door and The lost room, diversi personaggi si muovono in spazi dai quali non possono fuggire. Sono partiti alla ricerca di un ideale, sono partiti con un sogno, pieni di speranza. Ora, continuano a vagare in un labirinto distorto e misterioso nel quale si sono persi, vivono tra realtà e immaginario, guidati da forze incontrollabili che li conducono verso un destino incerto. 

Il dittico della famosissima e acclamata Peeping Tom Company, previsto in doppia replica in prima nazionale ad Oriente Occidente Dance Festival 2021 e prodotto da quest'ultimo, porta in scena un mondo inquietante, tetro e racchiuso in se stesso, che conduce dentro la mente interrogandosi sui suoi meccanismi, sulla memoria e la nostra tendenza a distorcerla, sulla speranza che si fa illusione e allucinazione. La compagnia belga fonde un linguaggio di movimento seducente e avvincente, in grado di descrivere un'atmosfera di paure psichiche primordiali, con acrobatica, illusionismo, suspance cinematografica e black humor, dando vita ad atmosfere "lynchiane".


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 95.590,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede la presentazione di 5 prime nazionali nella programmazione della 41esima edizione dell'Oriente Occidente Dance Festival. Gli spettacoli, che sono previsti live nei teatri cittadini di Rovereto e in altri spazi culturali, si caratterizzano per multidisciplinarietà, ibridazione dei linguaggi artistici e internazionalità. La compagnia inglese Hofesh Schechter porterà Political Mother Unplugged, spettacolo calato in un paesaggio digitale di proiezioni animate. The Fifth Winter e Bach, della compagnia spagnola Mal Pelo saranno incontro tra due artisti che ingaggiano un dialogo corporeo affiancato dalle poesie di Erri De Luca e tra una danzatrice e la musica di Johan Sebastian Bach. La compagnia Wang Ramirez porterà dalla Francia You-Me, trio che vedrà in scena tre donne provenienti da mondi artistici differenti: hip hop, flamenco e violoncello si incontreranno fortificandosi e vicenda, riconoscendo e accettando le propie differenze. Con Versus, Balletto Civile rapporterà atto poeatico e società civile, barocco e contemporaneo. E' un ritorno agli spazi teatrali e culturali. Da troppo tempo preculsi alla comunità.


NOTE Intervento archiviato


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Fine Lavori

IMPORTO 26.650,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

In 40 anni di attività il Festival Oriente Occidente ha rappresentato un punto fermo della vita culturale della Città di Rovereto. Fin dalle sue prime edizioni ha coinvolto artisti di fama internazionale portando a Rovereto le eccellenze artistiche mondiali, senza mai dimenticare il legame stretto con il territorio, il pubblico e i cittadini stessi, che sono stati parte integrante di questo successo pluri-decennale. Il festival è stato documentato e seguito dalla cronaca locale e da fotografi appassionati: Fulvio Fiorini e Paolo Aldi. Gli archivi di questi fotografi sono depositati rispettivamente presso il Museo della Città / Fondazione Museo Civico di Rovereto e Fondazione Museo Storico del Trentino. Entrambi i musei parteciperanno con noi ad una catalogazione e archiviazione del materiale per creare una selezione di immagini che andrà a costruire la storia del rapporto tra il Festival e la Città e che verrà integrata con immagini più recenti degli archivi della associazione e con i contributi che chiederemo al pubblico stesso di portare e rendere disponibili. Con tutto il materiale raccolto verrà creata un'esposizione oltre a un catalogo digitale e interattivo consultabile online.

Il progetto non vuole essere una mera catalogazione di immagini d’autore ma un percorso fatto con e per la comunità per costruire la storia di un festival che ha fatto parte della vita culturale dei roveretani e non solo. L’occhio non è quindi quello di chi il festival lo ha organizzato ma di chi lo ha vissuto come pubblico e lo ha documentato come cronista. Il pubblico diverrà quindi protagonista e soggetto principale dell’installazione, che sarà una condivisione di ricordi oltre che un momento di incontro e socialità. La raccolta dei ricordi e l'invito pubblico alla partecipazione avverrà a partire dal 29 aprile 2020, Giornata Internazionale della Danza.

L’esposizione, durante i giorni del festival, non seguirà i canoni della mostra tradizionale ma sarà interattiva e il pubblico stesso potrà visitarla come se si trattasse di foto di famiglia, sfogliando album e maneggiando le cornici. L’allestimento stesso sarà informale e rappresenterà un luogo di incontro e di scambio.


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Fine Lavori

IMPORTO 87.630,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

" Di quest’opera, per ora, conosco solo la costellazione: Quattro donne svedesi guardano il mare. Gli sguardi del pubblico sono quelle onde che le fanno oscillare.

Nel cielo, i gabbiani. Negli abissi, lontano, oltre la platea, in un luogo senza coordinate, qualcuno.

Moby Dick è un’opera sull’attesa, sullo stare, sul non saper agire. È un’opera sullo smarrimento provato quando la nebbia, improvvisamente, sale dal mare e ti avvolge.

Davanti a Moby Dick io stessa mi sento smarrita: per la prima volta sono chiamata a guidare un team di danzatori che include performer disabili.”

Chiara Bersani

Il progetto produttivo MOBY DICK nasce in seno alla progettualità europea legata a danza e disabilità, e all'obiettivo che l'associazione persegue di spingere nel contesto italiano a un cambiamento che sostenga e riconosca il ruolo degli artisti e creatori con disabilità nel settore italiano dello spettacolo dal vivo. L'associazione, tramite tre bandi europei di cui fa parte, e una rete di 15 partner, è al momento la maggiore realtà in ambito italiano che si occupa di danza e disabilità, in termini di eccellenza e innovazione per il settore performativo. L'associazione coordina un tavolo di lavoro permanente sul tema, che coinvolge istituzioni, enti, e artisti (tra cui proprio Chiara Bersani).

La decisione di produrre uno spettacolo con una compagnia di danza inclusiva Danskompaniet SPINN e di affidare la creazione alla coreografa e performer Chiara Bersani arriva alla conclusione di un processo di ricerca e esplorazione cominciato nel 2016 con il progetto co finanziato Creative Europe Moving Beyond Inclusion. L'inizio della ricerca verso professionisti italiani di danza con disabilità ci ha portato a scontrarci con una visione italiana che relegava le persone con disabilità alla sola sfera del sociale. Mentre in molti altri paesi europei esisteva da decenni un sistema di finanziamenti e dei percorsi formativi che permettevano alle persone con disabilità con talento artistico di poter sviluppare il loro percorso creativo, in Italia la situazione si presentava a macchia di ghepardo con poche piccole realtà, non in rete tra loro, che cercavano di portare avanti dei progetti professionisti di altro valore estetico con anche artisti con disabilità.

La produzione si innesta quindi nella ricerca verso nuove estetiche e di modelli di ruolo che permettano immaginari diversi alle persone con disabilità che ambiscono alla pratica artistica.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 75.350,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Festival Oriente Occidente vuole sempre di più affiancare alla programmazione principale progetti di danza partecipativa e lavori di giovani coreografi che vedono il coinvolgimento di danzatori volontari, studenti, cittadini, professionisti e non. Questo per attuare un processo partecipativo e di audience development.  Il progetto prevede la presentazione di 5 spettacoli caratterizzati dal coinvolgimento di giovani danzatori locali e non, anche in forma volontaria, che parteciperanno alla costituzione deglispettaoli stessi. I coreografi coinvolti sono: LUNA CENERE, con lo spettacolo Geneaologia e 10 volontari che sonbo stati coinvolti nelle tappe di residenza degli ultimi due anni di lavoro; MATTEO LEVAGGI con un progetto che coinvolgerà alcuni stedenti del Luceo Coreutico Bonporti di Trento con presentazione dello spettacolo presso le sale espositive del Mart, in dialogo con le opere esposte; il coreografo cinese ER GAO con lo spettacolo Polli di allevamento incentrato sul processo di urbanizzazione intensa avvenuto in Cina negli ultimi 30 anni e che verrà messo in scena con danzatori locali; LUCA SILVESTRINI con la co-conduzione dei trentini Filippo Porro e Silvia Dezulian che presenterà delle tappe di ricerca con prove intermedie coinvolgendo musicisti, scuole di danza del territorio e nuovi cittadini; DANIELE NINARIELLO, con il suo spettacolo Pastorale con 10 danzatori volontari.


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