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Attività principali dell'istituzione

La Fondazione Teatro Donizetti è una neonata fondazione costituita nel 2014 con Sede in Bergamo.
La Fondazione non ha scopo di lucro, e non può distribuire utili.

La Fondazione persegue, senza fine di lucro, la promozione della cultura e dell’arte, curando la diffusione dell’arte musicale e teatrale, stimolando i cittadini, ed in particolare i giovani, ad esperienze e percorsi culturali formativi e di crescita. La Fondazione si propone di promuovere, sostenere ed incrementare la crescita culturale e le attività del Teatro Donizetti, assumendo in via prodromica, il primario compito di riportare alla sua funzionalità il Teatro attraverso la cura dei necessari interventi di adeguamento strutturale.

La Fondazione si propone inoltre la promozione della prosa, della danza, della musica, della letteratura, della cultura e delle arti, secondo un percorso integrato di produzione, distribuzione, aggiornamento, formazione ed ospitalità. La Fondazione intende favorire relazioni con organismi nazionali ed internazionali onde promuovere e diffondere il patrimonio culturale della città di Bergamo e del suo Teatro.

La Fondazione sostiene il funzionamento e la gestione del complesso mobiliare ed immobiliare “Teatro Donizetti” e ne programma e realizza le stagioni teatrali, liriche e musicali, anche in collaborazione con altri Teatri od Istituzioni. La Fondazione può altresì svolgere altre attività, anche promozionali e complementari.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


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IMPORTO 500.000,00 €

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Toccano quota dieci le edizioni del festival Donizetti Opera con la direzione artistica di Francesco Micheli. L’edizione 2024 del festival Donizetti Opera sarà quindi speciale e celebrativa, con i weekend che “cominciano” il giovedì, Sarà riproposta LU OpeRave. Al Teatro Donizetti andranno in scena due celebri capolavori di Gaetano Donizetti, Roberto Devereux e Don Pasquale. In prima moderna, al Teatro Sociale, andrà in scena la versione “Roma 1824” di Zoraida di Granata per il ciclo #donizetti200. Prosegue anche nel 2024 la collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala con la presenza del suo Coro diretto da Salvo Sgrò. Come di consueto, in buca ci saranno l’Orchestra Donizetti e l'orchestra Gli Originali. Non mancheranno alcuni appuntamenti concertistici, il programma per il Dies Natalis, le attività di formazione e divulgazione per gli studenti, le iniziative per la città, a completare il calendario celebrativo.


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IMPORTO 50.000,00 €

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Un Festival che, giunto alla 45esima edizione, la prima con la Direzione Artistica del sassofonista americano Joe Lovano, è appuntamento imprescindibile per gli appassionati provenienti da tutta Italia e, sempre più numerosi, dall’estero. Realizzato con il contributo di MIC – Ministero Italiano Cultura, Allianz (Main Partner della Fondazione Teatro Donizetti) e altri sponsor privati, Bergamo Jazz 2024 vede l’apporto di numerose realtà associative che contribuiscono alla realizzazione di altrettante iniziative, previste anche nei giorni precedenti e successivi le giornate da giovedì 21 a domenica 24 marzo. E quest’anno, il 30 aprile, in concomitanza con l’International Jazz Day, si terrà per la prima volta un evento sulle Mura dal forte significato simbolico. In The Moment of Now è il titolo che Joe Lovano ha voluto imprimere a questa nuova edizione del Festival: una dichiarazione di intenti attraverso la rappresentazione dell’oggi con le sue radici profonde nel passato e le sue possibilità creative protese verso il futuro. Fedele alla naturale visione internazionale del Festival, Bergamo Jazz 2024 sarà quindi ancora una volta, nella sua sfaccettata articolazione, una finestra spalancata su una musica che continua a mostrare segni di vitalità, punto di incontro ideale tra culture diverse.


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IMPORTO 600.000,00 €

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Il percorso proposto dai titoli di questa Stagione mette al centro la società, le relazioni umane in ambiti sociali ed epoche distanti, ma accomunate da un’indagine che supera il contingente per abbracciare la complessità. In cartellone: Il mercante di Venezia di Shakespeare, che vede il ritorno di Franco Branciaroli al Teatro Donizetti, e L’albergo dei poveri di Maksim Gor'kij. Sarà poi interessante vedere quanto è distante la realtà della periferia milanese della fine degli anni Cinquanta rappresentata nella La Maria Brasca di Giovanni Testori (la regia è di Andrée Ruth Shammah che torna a rapportarsi con questa figura femminile bellissima dopo quasi trent’anni), dai vissuti del bell’appartamento romano in Perfetti sconosciuti, trasposizione teatrale del film con la regia dello stesso Paolo Genovese. Il confronto generazionale è esplicito in Boomers di e con Marco Paolini, che ci invita a rivivere una storia comune (dagli anni Sessanta ad oggi) trasportata in un grande videogioco realizzato da un figlio. Chiude questa carrellata di titoli, sospesa nel tempo e sempre attuale, La buona novella, spettacolo di teatro-canzone in cui Neri Marcorè, ripercorre le canzoni e i pensieri del bellissimo album di Fabrizio De André.  Nella Stagione 2023/2024 il pubblico di Altri Percorsi  avrà l'opportunità di assistere al teatro di figura, in primis con la più famosa compagnia tedesca Familie Flöz con Teatro Delusio e l’altrettanto talentuosa compagnia umbra Politheater con lo spettacolo Bubikopf. Tragedia comica per pupazzi.  Si prosegue con La degli spiriti di Isabel Allend Raccontami di domani. Chiude la stagione Mario Poretti con Dei figli


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IMPORTO 500.000,00 €

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Stagione di Prosa. Grandi interpreti e grandi registi, fra i maggiori protagonisti del teatro italiano: i sette titoli in cartellone nella Stagione di Prosa al Teatro Donizetti si preannunciano come «una girandola di personaggi e vite, di testi antichi e moderni. La Stagione di Prosa prenderà il via con Silvio Orlando e la sua intensa interpretazione de La vita davanti a sé. Poi sarà la volta di Il berretto a sonagli di Pirandello e un grande attore e regista che tornerà a Bergamo dopo diversi anni di asasenza: Gabriele Lavia. A seguire Moby Dick alla prova di Orson Welles, Regia di Elio De Capitani. Un altro gradito ritorno quello di Michele Placido ne La bottega del caffè di Goldoni per la regia di Paolo Valerio. Sul versante femminile, Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi si alterneranno nel ruolo delle due regine in Maria Stuarda di Schiller con la regia di Davide Livermore. e poi, Ottavia Piccolo con i solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo racconterà la vicenda di Elda Pucci, sindaco di Palermo per un anno. Chiuderà la stagione, Arturo Cirillo con un originale Cyrano de Bergerac
Altri Percorsi. Da sempre vetrina di diversi modi di fare ricerca teatrale utilizzando molteplici mezzi e linguaggi espressivi. 
Appuntamento con la Storia. Il primo personaggio storico che verrà raccontato è Giacomo Matteotti raffigurato da Maurizio Donadoni in Matteotti Medley. A seguire Alessandro Albertin in Perlasca. Il coraggio di dire no. Infine Diplomazia che vedrà in scena Elio De Capitani e Ferdinando Bruni rimando al 1944, più precisamento alla notte fra il 24 e 25 agosto quando il generale tedesco Dietrich von Choltitz ebbe l'ordine da Hitler di radere al suolo Parigi ed il console svedese Raoul Nordling cercò in poche ore di convincerlo a disobbedire e salvare la città.
Operetta. Primo titolo dell'anno La Principessa della Czarda messa in scena dal Teatro Musica Novecento. A seguire Il Paese dei campanelli della Compagnia Corrado Abbati ed infine L'Acqua cheta ancora del Teatro Musica Novecento.     


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IMPORTO 600.000,00 €

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Nell'anno in cui Bergamo e Brescia sono designate capitale della cultura, la Fondazione Teatro Donizetti ha ideato appositi progetti in tutti gli ambiti artistici. 

Nella stagione lirica verrà messa in scena un'opera contemporanea dedicata ad un pubblico più giovane e il titolo "Il Diluvio universale" che si propone di sensibilizzare il pubblico sui temi legati alla vita sulla Terra.

Nell'ambito della Stagione di Prosa verrà realizzata una nuova produzione con Allessio Boni e verrà messo in scena lo spettacolo "Maria Stuarda" in collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano.

Nell'ambito del Jazz verrà istituita un'orchestra composta da talenti residenti nell'area lombarda, l'obbiettivo è il confronto con ambiti sonori differenti. 


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IMPORTO 800.000,00 €

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I titoli 2023 saranno

Il diluvio universale è un’azione tragico-sacra in 3 atti, scritta nell'inverno 1829-30 e debutto al San Carlo di Napoli il 6 marzo 1830. Titolo fondamentale del periodo napoletano di Donizetti. Per il Centro Studi Donizettiani della Fondazione Teatro Donizetti, Edoardo Cavalli sta mettendo a punto entrambe le versioni (1830 e 1834), anche se sarà quella del 1830 ad essere preferita per la stagione 2023.

Alfredo il Grande è un dramma eroico in due atti, rappresentato a Teatro San Carlo di Napoli il 2 luglio 1823 ed è il titolo scelto per il progetto annuale del festival #donizetti200. Fa parte di quel gruppo di opere nelle quali Donizetti sperimenta e affina i propri mezzi compositivi misurandoli su vari generi operistici.

Lucie de Lammermoor debuttò al Théâtre de la Renaissance il 6 agosto 1839 e fu accolta con tale clamore da offrire a Donizetti la commissione di due nuove opere per quel teatro, la prima delle quali sarebbe dovuta essere L’Ange de Nisida. Per la traduzione francese di Lucia di Lammermoor (Napoli, Teatro di San Carlo, 26 settembre 1835) – allora già celebre a Parigi – Donizetti intervenne sulla partitura preesistente modificando i recitativi, escludendo il personaggio secondario di Alisa, eliminando l’aria di Raimondo.

Sabato 2 dicembre, per una sola sera, al Teatro Donizetti, sarà messo in scena come spettacolo della Bottega Donizetti Il piccolo compositore di musica, l’opera-pasticcio che Simone Mayr scrisse per gli allievi delle sue Lezioni caritatevoli, fra i quali il giovane Donizetti. Si tratta di un ideale passaggio di consegne fra la scuola di Mayr e l’attuale Bottega Donizetti.

I tre weekend del festival Donizetti Opera 2023 si apriranno con la nuova creazione LU in cui la musica di Donizetti incontra l'elettronica e le nuove tendenze. Il titolo richiama la più celebri delle opere di Donizetti, Lucia di Lammermoor.

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Fine Lavori

IMPORTO 50.000,00 €

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La Fondazione Teatro Donizetti presenta la 44° edizione di Bergamo Jazz Festival. Sarà come sempre un festival ricco di ospiti internazionali. Il Teatro Donizetti è l'immancabile "casa" di Bergamo JKazz con le sue tre serate, sul suo prestigioso palcoscenico nomi importanti si alterneranno. Paolo Fresu e Rita Marcotulli, a seguire Cècile McLorin Salvant, nuova stella del canto jazz. Il sabato si ascolterà Lakecia Benjamin uno dei nuovi nomi del jazz matrice afroamericana. Protagonisti della terza serata al Donizetti il fisarmonicista francese Richard Galliano e il bassista Richard Bona. Due gli appuntamenti al Teatro Sociale di Città Alta, il primo vedrà di scena dapprima il trio MiXMONK. Evento speciale della serata sarà quindi il debutto della Panorchestra. Infine Da anni ormai i mille suoni di Bergamo Jazz si diffondono in diversi spazi della città inclusi piccoli teatri che grazie al Festivalattirano nuovi visitatori e spettatori.


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Fine Lavori

IMPORTO 150.000,00 €

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La Donizetti Night, la notte bergamasca di musica, parole, immagini e colori di e per Donizetti che apre l’estate animando le strade, i chiostri e le piazze della Città bassa. 

La Donizetti Night è il volto estivo del Festival autunnale Donizetti Opera diretto da Francesco Micheli, appuntamento di rilievo della musica in città perché coinvolge non solo le principali istituzioni ma anche decine di altre realtà all’insegna di Donizetti, attraverso una rete fittissima di collaborazioni artistiche e imprenditoriali. La Night trasforma il centro di Bergamo in un palcoscenico vero e proprio, dove il pubblico potrà confrontarsi con la vita e le opere di Donizetti in modi e forme diverse, affinché il patrimonio donizettiano sia sempre più percepito come eredità culturale della città e stimolo per il suo sviluppo intellettuale, sociale e turistico.


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Fine Lavori

IMPORTO 50.000,00 €

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Un’edizione, organizzata in collaborazione con numerosi partner istituzionali e privati, che ritrova, dal 17 al 20 marzo 2022, la sua collocazione di calendario abituale. Il Festival, prestando sempre attenzione all’evoluzione della situazione pandemica e alle relative normative per fronteggiarla, si svolgerà al Teatro Donizetti, con le tre consuete serate in abbonamento, al Teatro Sociale e in altri luoghi della Città, inclusi spazi di particolare rilievo storico. Resta inalterata la sua vocazione internazionale e di prestigiosa vetrina del jazz nelle sue molteplici configurazioni, cui fa da collante uno degli elementi cardine di questa musica: l’improvvisazione. Dice in proposito Maria Pia De Vito, Direttrice Artistica di Bergamo Jazz, introducendo la nuova edizione del Festival: «L’appassionante traiettoria dei linguaggi che Bergamo Jazz dipana da sempre, continua i suoi percorsi e, con inarrestabile propulsione, propone ogni anno nuove sorprese. Le Americhe, l’Europa, l’Asia oggi si incontrano in modo sempre più liquido, con un sincretismo che non finisce di stupire ed interessare fasce diversificate di ascoltatori. Standards e new standards, elettronica, musica contemporanea, Afroamerica e Sardegna, Nordeuropa e melodia, poliritmie indiane, Brasile, improvvisazione radicale ed echi di danze. L’improvvisazione è il dialektos, o l’esperanto, della musica che ascolteremo». Saranno, quindi, quattro intense giornate con «giovani generazioni di musicisti caratterizzati da grande maestria strumentale, ispirazione da diversità di fonti; grandi maestri che si incontrano, offrendo, nella piena maturità della propria esperienza, esempi stellari di lirismo, di potenza espressiva che si sprigiona dalla inequivocabile unicità del proprio suono e dall’articolazione del proprio mondo compositivo e linguaggio improvvisativo». Il Teatro Donizetti continua ad essere il cuore pulsante di Bergamo Jazz, con le sue tre serate in abbonamento amatissime dai bergamaschi ma anche da chi proviene da oltre regione e confine.


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Fine Lavori

IMPORTO 500.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Stagione è articolata in cinque sezioni, distinte ma nel contempo comunicanti, riflesso di un pensiero multiforme come multiforme è, oggi, l’espressività teatrale, incontro di linguaggi che coniugano la tradizione con la ricerca e l’innovazione.

Stagione di Prosa al Teatro Donizetti: Sarà composta da 7 titoli in abbonamento, che potranno essere integrati da 3 Eventi Speciali e da 3 titoli inseriti all’interno della nuova rassegna “Appuntamento con la Storia”, pensati appositamente per completare l’offerta spettacolistica della Stagione. Gli spettacoli in abbonamento torneranno ad essere distribuiti su 6 turni settimanali, dal martedì alla domenica

Per chi vorrà, poi, completano la proposta i sette titoli di Altri Percorsi (uno dei quali sarà rappresentato in via eccezionale al Teatro Donizetti), che regalano uno sguardo di spessore sul teatro di ricerca italiano.

Stagione di Altri Percorsi. La Stagione 2022 sarà composta da 7 titoli in abbonamento.

Appuntamento con la Storia. È la nuova sezione voluta dalla Direttrice Artistica Maria Grazia Panigada per raccontare momenti cruciali della storia contemporanea riportandoli all’attenzione di tutti, soprattutto dei più giovani, invitando a non dimenticare.

Eventi speciali. Tre gli Eventi Speciali, divisi tra Teatro Sociale e Donizetti.

Operetta. Sempre amata dal pubblico, l’Operetta è da anni parte integrante della programmazione del Teatro Donizetti. La ritrovata disponibilità dello stesso Teatro consente il ritorno dell’appuntamento di fine anno, attesissimo da molti. L’addio al 2022 e il saluto al 2023 sarà quindi nel segno dell’operetta.

Tra i titoli, ancora in via di definizione, della Stagione 2022/2023 ci saranno:

La Bottega del Caffè con Michele Placido; Moby Dick alla Prova di Orson Welles, con Elio De Capitani; Maria Stuarda con Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi; Resurrexit Cassandra con Sonia Bergamasco e la regia di Jan Fabre


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IMPORTO 500.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

I titoli donizettiani previsti al Teatro Donizetti sono LA FAVORITE, opera in edizione critica, che non si vede a Bergamo ormai da diversi anni, e L’AIO NELL’IMBARAZZO, titolo buffo in due atti, che vedrà impegnati i giovani artisti della BOTTEGA DONIZETTI. Progetto triennale al suo secondo anno affidato al celebre basso-baritono bergamasco ALEX ESPOSITO, la bottega prevede un periodo di laboratorio dedicato all’approfondimento della vocalità donizettiana e dell’arte scenica e la possibilità per i giovani selezionati di partecipare ad una vera e propria produzione operistica. Per il progetto #DONIZETTI200, che vede tutti gli anni la messa in scena di un’opera di Donizetti che compie 200 anni, si è pensato di proporre al Teatro Sociale, come terzo titolo operistico del festival, CHIARA E SERAFINA, opera semiseria che sarà il primo dei progetti di collaborazione tra la Fondazione e l’Accademia della Scala. Il linguaggio del festival è e sarà sempre di più innovativo e multidisciplinare, ma non elitario, anzi rivolto ad un coinvolgimento non solo del tradizionale pubblico “da festival”, composto di spettatori avvezzi al teatro musicale, ma anche della comunità cittadina. La sede più evidente di questo approccio sperimentale, interdisciplinare e al contempo inclusivo è la ormai tradizionale DONIZETTI NIGHT, un grande evento a tema donizettiano “spalmato” su tutta la città dove tutto il ricchissimo cartellone – spettacoli, conferenze, incontri, giochi, enogastronomia – richiama il grande operista, con l’intento di diffonderne l’amore e la conoscenza in maniera festosa ma non per questo meno qualificata. Saltata nelle estati 2020 e 2021 per le note ragioni, la DONIZETTI NIGHT tornerà in questo 2022, in data ancora da decidere. Tra primavera ed estate, il festival Donizetti Opera proporrà una serie di attività culturali che mirano a un coinvolgimento diffuso del pubblico in continuità con l’attività donizettiana proposta in questi ultimi anni da Francesco Micheli: oltre alla già citata DONIZETTI NIGHT e la DONIZETTI REVOLUTION VOL. 8, la Fondazione sta programmando una serie di eventi ancora in via di definizione, tra cui la DONIZETTI CHRISTMAS DAY (versione ridotta della Night durante il periodo natalizio). Anche per il 2022 i progetti didattici legati alla stagione lirica e al Festival sono molteplici, tutti mirati alla valorizzazione e diffusione del patrimonio operistico e, in particolare, di Donizetti. Da qui partono le proposte di DONIZETTI EDUCATIONAL: il percorso totalmente gratuito per le scuole DONIZETTI EDUCATIONAL. DIGITAL EXPERIENCE, che, data l’attuale emergenza sanitaria, è stato pensato per un’erogazione in DAD; la riduzione per le scuole di CHIARA E SERAFINA, spettacolo dedicato alle scuole primarie e secondarie di primo grado; il PROGETTO ANTEPRIME, dedicato agli istituti superiori. Completano il cartellone il Trovatore e il Barbiere di Siviglia in coproduzione con il circuito Operalombardia.


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IMPORTO 200.000,00 €

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I progetti innovativi che ha in cantiere la Fondazione fanno leva sullo strumento digitale, risorsa preziosa per mantenere la comunicazione con il pubblico e per sviluppare interazioni in modo accessibile e veloce. Accanto ad una fruizione in luoghi fisici, che rimane primaria importanza per l'istituzione, chiamata a organizzare e promuovere spettacoli dal vivo e a intessere un dialogo diretto con la società, è fondamentale al tempo attuale sperimentare le potenzialità del digitale in plurime direzioni. Nell'ottica di rinnovamento, l'istituzione si vuole impegnare per lo sviluppo di applicazioni mobili, per l'utilizzo della trasmissione streaming per presentazioni, dialoghi ed eventi ciò al fine di catturare e motivare utenti nuovi specialmente giovani. Sempre nell'ottica di innovazione la Fondazione vuole fornire la possibilità ai suoi dipendenti del lavoro in smart working.


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IMPORTO 500.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Stagione dei Teatri 2021|2022 prenderà avvio a dicembre con un titolo di prosa, uno di Altri Percorsi, un evento speciale e un’operetta.

 

Tra le ipotesi di titoli:

 

Simone Cristicchi

HAPPY NEXT

di Simone Cristicchi e Francesco Niccolini

con Simone Cristicchi, Ariele Vincenti, Cristina Piedimonte, David Voci Sciabordi

regia Roberto Aldorasi

 

Tindaro Granata

LA LOCANDIERA

regia Andrea Chiodi

con Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emiliano Masala, Francesca Porrini

 

Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrée

TITOLO IN VIA DI DEFINIZIONE

 

Teatro Musica Novecento

UNA NOTTE A VENEZIA

operetta in due atti di F. Zell e Richard Genée

musica Johann Strauss

regia Alessandro Brachetti


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IMPORTO 500.000,00 €

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Il festival Donizetti Opera 2021 proporrà tre titoli in forma scenica: L'elisir d'amore e La Fille du Regiment. I due titoli donizettiani sono ambedue celebri e di carattere giocoso, quasi a sottolineare il ritrovarsi della comunità dopo l’esperienza della pandemia che, com’è noto, a Bergamo ha inciso pesantemente. Entrambi gli spettacoli si terranno al Teatro Donizetti, di cui sono terminati i lunghi e complessi lavori di restauro. Poiché nel 1821 Gaetano Donizetti non compose alcuna opera, per il progetto #DONIZETTI200 si è pensato di proporre al Teatro Sociale, come terzo titolo operistico del Festival, MEDEA IN CORINTO del suo maestro Giovanni Simone Mayr. 

Oltre alle molteplici iniziative divulgative o didattiche, è da segnalare che la BOTTEGA DONIZETTI, progetto triennale affidato al celebre basso-baritono bergamasco ALEX ESPOSITO, si coagulerà anche in un gala che sarà l’apertura del Festival in concomitanza con l’annuale riunione di OPERA EUROPA: si tratterà di un vero e proprio spettacolo, che vedrà sul palcoscenico, oltre a Esposito, alcuni dei cantanti che lavoreranno nella “Bottega”.


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IMPORTO 500.000,00 €

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Nata come istituto scientifico di ricerca (Fondazione Donizetti), con l’affiancamento a un festival intitolato a Donizetti, l’Area Scientifica della Fondazione Teatro Donizetti ha negli anni incrementato e rafforzato il suo rapporto con l’Area Produzione.

Come avvenuto a Pesaro per il Rossini Opera Festival e la Fondazione Rossini, anche il Donizetti Festival oggi può perciò giovarsi del supporto di un’équipe scientifica che fornisce partiture in edizione critica, consulenze musicologiche, collaborazione nelle attività collaterali e di promozione, le quali hanno il loro esito più concreto e duraturo nella collana dei “Quaderni della Fondazione”. Anche le recensioni giornalistiche sottolineano spesso questo apporto, che fa degli allestimenti bergamaschi degli eventi i cui risultati artistici si possono così fondare sul saldo terreno della ricerca storica e filologica, traendone attendibilità e certezza di risultati.

Né va dimenticato che delle attività dell’Area Scientifica (edizioni critiche, volumi scientifici e divulgativi, collaborazioni, consulenze) si avvalgono anche utenti non bergamaschi: teatri, enti, istituti, singoli studiosi e appassionati dislocati in tutto il mondo. Questo si traduce in un qualificato veicolo di propagazione dell’immagine di Bergamo, del suo teatro e della Fondazione Teatro Donizetti, e dunque in uno strumento propagandistico di grande e durevole efficacia.

Per poter collocare adeguatamente i materiali via via accumulati nel corso degli anni, e per poter operare in modo sempre più efficiente, è indispensabile poter contare su luoghi di lavoro adeguati e funzionali, e il più possibile stabili. Per questo, nel momento in cui gran parte della Fondazione Teatro Donizetti trova sistemazione nel restaurato Teatro Donizetti, è indispensabile poter contare su spazi idonei e certi, riconosciuti anche da atti ufficiali.

Nel prendere poi a carico i materiali archivistici relativi alle passate gestioni del Teatro Donizetti, è altrettanto opportuno ‒ qualora non fosse già in essere ‒ stipulare un’apposita convenzione col Comune di Bergamo per dare sicurezza amministrativa all’acquisizione e gestione di tali documentazioni.

L’Area Scientifica vede infine con grande interesse l’avvio dell’esperienza della web-tv della Fondazione, un canale dalle grandi potenzialità per il quale ha progettato interventi che, mettendo a frutto le risorse e le novità del mezzo, possono raggiungere un pubblico molto più ampio con cui condividere in maniera affabile i risultati della ricerca scientifica.

 


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IMPORTO 400.000,00 €

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Per la riapertura del Teatro Donizetti, il pubblico potrà scoprirne gli interni grazie a un’audioguida interattiva e immersiva in cui è il Teatro stesso a guidare i visitatori. Il progetto trae ispirazione dall’immagine di un Teatro che, al ritorno del suo pubblico, si illumina di luce propria e prende vita. In un viaggio nel tempo dal Settecento ad oggi, vengono raccontate la rinascita del Donizetti e la ripartenza della comunità bergamasca, come di tutta la società civile. Il Teatro si accende, si svela e ci guida alla scoperta del suo presente, passato e futuro, offrendo informazioni e aneddoti sulla sua storia e i suoi protagonisti. La visita si rivolge a tutti ed è disponibile anche in lingua inglese.

E' previsto un mese di eventi che toccherà tutte le discipline del Teatro Donizetti.

Ne citiamo solo alcuni:

La Donizetti Revolution è sin dalla prima edizione la chiave migliore per aprire le porte del festival dedicato a Gaetano Donizetti: una serata per scoprire nuovi dettagli sulla vita, l’opera e la creatività del compositore orobico. Francesco Micheli, direttore artistico del festival, sarà accompagnato da una cantante e dal pianoforte, presentando in anteprima alcune pagine dal programma musicale del prossimo Festival. Attraverso un inedito intreccio di musica, parole, immagini e video, il pubblico potrà così entrare nel mondo di Donizetti scoprendole opere che comporranno il cartellone del Donizetti Opera 2021.

Alessandro Baricco legge NOVECENTO

«Era da un po’ che covavo questa idea di provare, una volta, a leggere io, nei teatri, Novecento. Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei. Così ho messo in piedi questa produzione, immaginando uno spettacolo elegante, leggero, essenziale ed emozionante. Ho cercato un’impaginazione giusta per quello che volevo fare: leggere. Non recitare, non spiegare, non diventare un personaggio. Leggere un testo, quel mio testo. Sono sicuro che lo farò ogni sera diverso, perché non sono un attore e non riesco a immaginare di salire su un palcoscenico a fare una cosa che so già come finirà. Quindi probabilmente ogni volta ci sarà un colore diverso, una durata diversa, una felicità diversa. Una dozzina di date all’anno. Non di più. Così magari riesco a farle tutte indimenticabili. Quanto meno per me». Alessandro Baricco


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IMPORTO 200.000,00 €

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Nel tornare dopo tre anni nella sua sede naturale, la Stagione di Prosa – in tutto sei titoli - si apre con uno spettacolo che riporta a Bergamo la coppia Luigi Lo Cascio - Sergio Rubini, dopo il successo di Delitto/Castigo del 2019 al Creberg. Questa volta, dal 19 al 24 gennaio 2021, i due attori affrontano, con la regia dello stesso Rubini, un altro testo iconico: Dracula, romanzo epistolare scritto nel 1897 dall’irlandese Bram Stoker. Spettacolo dalle inevitabili atmosfere cupe in cui i due principali protagonisti saranno affiancati da altri quattro attori: da Bergamo Dracula riprenderà il suo cammino per l’Italia interrotto lo scorso febbraio a causa del lockdown. Dal 16 al 21 febbraio salirà sul palcoscenico del Donizetti un’altra coppia, nel caso al femminile: le due Signore del teatro italiano Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini saranno al centro di Arsenico e vecchi merletti, classico della commedia dal quale venne tratto un altrettanto celebre film firmato da Frank Capra: l’allestimento che si vedrà a Bergamo è dedicato a Mario Monicelli e liberamente ispirato alla sua prima regia teatrale. Altro significativo ritorno sarà quello di Glauco Mauri, in coppia con il suo sodale Roberto Sturno: il Maestro porterà in scena, dal 2 al 7 marzo, Re Lear, capolavoro shakespeariano che l’attore pesarese affronta per la terza volta in carriera, in chiave completamente diversa dalle due precedenti. Sempre in marzo, dal 9 al 14, Ditegli sempre di sì, uno dei primi testi teatrali di Eduardo de Filippo portato in scena dalla Compagnia Luca De Filippo, con la regia di Roberto Andò, regista abituato a muoversi tra cinema e teatro e qui alla prima esperienza eduardiana. Fra gli undici attori, Carolina Rosi, che oggi dirige la compagnia dopo la scomparsa del suo fondatore, e Gianfelice Imparato. Dal 6 all’11 aprile verrà quindi ripreso dalla passata Stagione uno dei titoli annullati a causa della diffusione del Covid-19: Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella, rielaborazione della tragedia shakespeariana con il sigillo di un altro importante regista italiano, Leo Muscato; in azione la coppia comica Ale & Franz affiancata da Eugenio Allegri e da altri tre attori. Infine, dal 20 al 24 aprile, Il silenzio grande, testo dello scrittore napoletano Maurizio de Giovanni, famoso per i suoi libri di successo dai quali sono state tratte diverse serie televisive (prime fra tutte Il Commissario Ricciardi e I bastardi di Pizzofalcone). Lo spettacolo si svolge tutto in un interno di famiglia fatto di emozioni, drammi quotidiani, risate. Regia di Alessandro Gassmann. Intrepreti principali: Massimiliano Gallo e Stefania Rocca


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RACCOLTA FONDI

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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 500.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il festival Donizetti Opera 2020 si svolgerà a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dal 17 novembre al 6 dicembre. La serata inaugurale al Teatro Donizetti, giovedì 19 novembre, prevede un’opera in forma di concerto: Belisario (Venezia, 1836 – edizione critica di Ottavio Sbragia), protagonista Placido Domingo che, conquistato da Bergamo e dal festival dedicato al compositore cittadino, ha scelto di debuttare un nuovo ruolo della sua più recente carriera di baritono. Sul podio per questa occasione imperdibile il direttore musicale Riccardo Frizza, accanto al quale si riunirà un cast d’eccezione composto da Simon Lim, Davinia Rodriguez, Annalisa Stroppa e Celso Albelo. L’Orchestra e il Coro (diretto da Andrea Secchi) saranno quelli del Teatro Regio di Torino, con il quale è coprodotto questo progetto. È in programma anche una seconda recita di Belisario, giovedì 16 novembre.La programmazione prosegue con altri due titoli operistici sempre al Teatro Donizetti, nati entrambi per le scene parigine: La fille du régiment (Parigi, 1840) – presentata secondo l’edizione critica a cura di Claudio Toscani per Casa Ricordi nell’ambito dell’Edizione Nazionale realizzata con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo e della Fondazione Teatro Donizetti – quindi l’azione tragica Marino Faliero (Parigi, 1835) nell’edizione critica di Maria Chiara Bertieri. Sul podio della Fille du régiment (20 e 28 novembre, 3 dicembre) salirà Corrado Rovaris, che torna a dirigere un lavoro teatrale a Bergamo dopo gli anni più recenti dedicati al repertorio sacro. Per Marino Faliero (in scena al Teatro Donizetti 21 e 27 novembre, 6 dicembre) tornerà sul podio il direttore musicale Riccardo Frizza, mentre il progetto creativo sarà di ricci/forte, chiamati a dipanare una vicenda ambientata nella Venezia nel Trecento, frammista di politica e sentimento. Prosegue il ciclo #donizetti200 con il dramma buffo Le nozze in villa. Nell'anno del 250° anniversario dalla nascita di Ludwig van Beethoven non poteva mancare l'omaggio di Bergamo con l'esecuzione in forma di concerto del dramma L'amor coniugale.   


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 500.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il settore prosa mette al centro, con la qualità, anche la necessità di formazione alla cultura teatrale, che oltre ad offrire un servizio formativo alla cittadinanza, crea le condizione per aumentare le presenze degli spettatori e raggiungere un pubblico sempre nuovo. L’incremento di presenze della stagione in corso - 480 abbonamenti in più e aumento significativo nella vendita dei biglietti, nonostante la chiusura del Teatro Donizetti - è la dimostrazione di come una programmazione di alto profilo crei un incremento della presenza del pubblico.

 

Si continua ad immaginare il tempo dell’attesa della riapertura del Teatro Donizetti per la stagione 2019/2020 come un tempo fecondo dove la suddivisione degli spazi permetta di giocare una programmazione variegata e ricca in cui si vanno ad intrecciare testi classici (da Goldoni a Shakespeare) con la drammaturgia contemporanea (dall’italiano Gianni Clemente al britannico Terence Rattigan).

Allo stesso modo i cartelloni vedono la presenza di attori famosi di qualità (Giuliana De Sio, Luisa Ranieri, Isa Danieli, Glauco Mauri…) e nuove presenze del panorama teatrale.

La stagione di prosa continuerà ad affiancare alla attività di programmazione, la formazione propedeutica alla visione degli spettacoli sia nelle scuole (tramite percorsi sinergici fra ambiti curricolari diversi), sia con il pubblico in generale (Incontri con gli artisti ed esperti per approfondire i temi degli spettacoli e i generi teatrali).


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 1.000.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il festival Donizetti Opera quest'anno vedrà l'allestimento di tre titoli. L'ange de Nisida, a Bergamo in prima rappresentazione mondiale, il titolo si credeva perduto ma riemerge dopo un decennale lavoro di ricerca. Per questa prima il cast annovera artisti internazionali di riconosciuto livello. Prosegue il progetto Donizetti200, la riscoperta cioè dei titoli donizettiani che compiono due secoli di vita. Quest'anno sarà la volta di Pietro il Grande, Kzar delle Russie. Si terminerà con il capolavoro donizettiano Lucrezia Borgia. Non mancheranno i concerti: un Gala inaugurale, i concerti nelle dimore storiche, il Dies Natalis. Perno fondamentale anche per il festival 2019 sarà la programmazione Donizetti Educational, il progetto rivolto alle scuole volto a far conoscere l'opera e Donizetti. \


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 1.194.305,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione persegue, senza fine di lucro, la promozione
della cultura e dell'arte, curando la diffusione dell'arte
musicale e teatrale, stimolando i cittadini, ed in particolare
i giovani, ad esperienze e percorsi culturali formativi e
di crescita. La Fondazione si propone di promuovere, sostenere
ed incrementare la crescita culturale e le attività dei Teatri della città di Bergamo.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 1.000.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

FONDAZIONE DONIZETTI 2018: UN'AMPIA PROPOSTA DI OPERE, SPETTACOLI, CONCERTI E ATTIVITA' DIDATTICHE INTORNO AL COMPOSITORE GAETANO DONIZETTI E ALLE INIZIATIVE DEI TEATRI DELLA SUA CITTA' NATALE.

 

ALLE STAGIONI LIRICA, PROSA, ALTRI PERCORSI E OPERETTA SI AFFIANCANO DUE NUCLEI CARATTERISTICI DEDICATI AL COMPOSITORE OROBICO: DONIZETTI NIGHT E DONIZETTI OPERA DI CUI E' DIRETTORE ARTISTICO FRANCESCO MICHELI.


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RACCOLTA FONDI

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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 18.000.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto esecutivo di ristrutturazione e restauro del Teatro Donizetti è l’ultimo passo di un lungo

percorso di progettazione iniziato nel 2006 con una gara indetta dal Comune di Bergamo per la

progettazione di un primo lotto di interventi destinati alla sola messa a norma dell’immobile dal

punto di vista della prevenzione incendi. Negli anni successivi, per volontà dell’Amministrazione

Comunale, gli interventi progettuali sono stati ampliati, trasformandosi in un intervento di

ristrutturazione e restauro complessivo.

Il Teatro Donizetti venne edificato nel 1800 su disegno dell’Architetto Giovan Francesco Lucchini.

La sua lunga storia è disseminata di periodi di grande splendore e numerosi interventi di

riqualificazione e progressivo ampliamento. Oggi il Teatro rappresenta il centro dell’attività

culturale della Città bassa di Bergamo. L’attività culturale del teatro è diversificata e strutturata in

molteplici ambiti dalla lirica al balletto, dalla prosa alla concertistica. Inoltre, sono presenti spazi e

locali non prettamente collegati con l’attività teatrale, che sono utilizzati per conferenze ed eventi.

Gli elaborati di rilievo sono codificati nelle tavole da REA_001 a REA_015

Il Teatro si presenta oggi in piena attività: le stagioni teatrali, concertistiche ed i festival si

avvicendano senza soluzione di continuità. Tuttavia, esistono molteplici problematiche di carattere

estetico, gestionale e di sicurezza che hanno spinto alla redazione di un progetto di restauro e

riqualificazione.

Il complesso del Teatro Donizetti è composto da una aggregazione di volumi architettonici,

derivanti da molteplici interventi di aggiunta e modifica, avvicendatisi durante la storia

dell’immobile. La porzione più antica del teatro è rappresentata dal corpo centrale della sala e del

fronte monumentale che ospita l’atrio ed il foyer d’ingresso del piano terra, oltre ai locali nobili a

quota terzo ordine di palchi.


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