DESCRIZIONE INTERVENTO
Con un testo originale, nato dalla scrittura a quattro mani di Pierfrancesco Franzoni e Loredana Giordano, sotto la supervisione di Edoardo Erba, debutta a Roma ad ottobre 2022 lo spettacolo Mio per sempre, intenso monologo che vedrà in scena la stessa Loredana Giordano, con la regia di Renato Giordano
Un intenso monologo sulla difficoltà dell’essere umano, sulla difficoltà della vita. Una vita distrutta dall’infanzia, violata nella sua essenza. Un’adolescente travolta e sconvolta da un orco. Un orco travestito da cappuccetto rosso.
Uno spettacolo vero, una storia nascosta tra mille vite vissute.
Una storia purtroppo sempre attuale come l’amore vero, o l’amore sbagliato: il sentimento più puro e sincero e la passionalità malata, la fragile tenerezza e la crudeltà della violenza.
Una regia pulita e lineare porta per mano lo spettatore senza sottolineare o prendere posizione, in una favola dell’orrore che è realtà è di tutti i giorni per chi è segnato da un perfido destino.
A novembre del 2022 debutterà lo spettacolo “Trappola per Topi”. Originariamente programmato per la stagione 2021-2022, il debutto è stato posticipato alla fine di quest’anno a seguito dei fermi alle attività di spettacolo dovuti alle misure di contrasto per la diffusione del Virus Covid19.
“Trappola per Topi” è una delle piéce di Agatha Christie che ha avuto più successo in assoluto, un classico del giallo che continua ad affascinare gli spettatori di ogni età.
Lo spettacolo, per la regia di Giorgio Gallione vedrà in scena Lodo Guenzi ,Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Tommaso Cardarelli, Andrea Nicolini, Maria Lauria, Mariagrazia Pompei.
Nel 2023 La Pirandelliana ha in progetto un altro debutto: Gente di facili costumi, di Nino Manfredi e Nino Marino, con Claudio Insinna e la regia di Luca Manfredi.
Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora oggi uno dei più eclatanti apparso sulle scene teatrali italiane negli ultimi decenni.
Ecco come Manfredi presentava la sua pièce: “Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l'onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? Lo sport […] diventa sempre più truffa e violenza. Gli ideali politici […] difendono gli interessi più strettamente privati. La creatività e la fantasia sono messi al servizio dell'imbonimento pubblicitario […]. Senza continuare a fare altri esempi, è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all'utile”.