Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Cirò, Ypsicron o krimissa, ha origini antichissime, essendo rinvenuti sul territorio reperti dell'età del bronzo ed altri manufatti che assegnano algli Enotri, antica popolazione di questa parte di Calabria, coltivatori anche della vite. Gli storici convengono, tuttavia, che la fase più importante del luogo incominciò a seguito dell'arrivo di Filottete, l'arciere che era con ulisse nella pancia del cavallo di legno quella notte che i Greci distrussero Troia. questi giunse in Calabria mentre ritornava in patria, quando le navi della sua flotta, disperse dalla tempesta, approdarono sul litorale spinte nella foce del fiume Neto, dove vennero messe a FUOCO DELLE DONNE tROIANE FATTE PRIGIONIERE, ISTIGATE DA SETHEA, CHE VOLEVONO PORRE FINE ALLA LORO ODISSEA. IN PROSSIMITA DI PUNTA ALICE, (Già capo krimissa) a breve distanza dalla spiaggia, persistono a filo di terra gli avanzi monumentali del Tempio magno greco dedicato a Apollo Aleo. Passò da qui anche Pirro, AnnibaleBarca, ed altri personaggi militarii che combattevano pro e contro Roma. Fu distrutta diverse volte durante la guerre greco-gotiche e graduallmente, nelcorso dei secoli altomediovakli, gli abitanti si rifugiarono sull' altura ripopolando il nucleo antichissimo ubicato sul monte dov'è ora Cirò. L'ncastellamento di Ciroò, come quello della maggior parte dei centri calabresinormanno, quando il territorio fu infeudato e perciò diviso in baronie che seguirono le politiche regnicole delle varie dominazioni che si susseguirono sui territori dell'Italia meridionale(normanni, svevi, angioini, aragonesi,spagnoli): Cirò riasunse importanza alla fine del Quatrocento quando passò fedo al Andrea Carafa Conte di Santa Severina. Quest afamiglia ammodernò il sistema di difesa complesivo, relativo al castello ed alla mura urbiche. In questo periodo nacque a Cirò Luigi Lilio( 1510-1574), medico, astronomo matematico, ideatore della riforma del calendario gragoriano promulgatto il 1582, quello ancora in uso nei nostri tempi, corregegendo il ritardo accumulato fino a quell' epoca, riuscendo con isuoi calcoli sincronizzare l'anno civile con il calendario astronomico. Lilio rappresente una continuità del sapere medico, astronomico e matematico insito in questa parte di Calbria, da Pitagora e Alcmeone in poi. Cirò ha un territorio naturalmente vocato alla coltua della vite. Quest' attività identiraria del luogo, plurimillenaria, raprsenta da sempre la peculirità dell'agricoltua e del commercio precalente della zona,grzie alla qualità dei vini " Cirò" prodotti e lavorati con qualità superiore in tante cantine locali, che commercializzano il prodotto in Calabria ed oltre.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il COMPLESSO è SGOMBERO DALLA METà DEL 1970, ATTUALMENTE VERSA IN UN STATO DI TOTALE INCURIA
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Attualmente resta fruibile in estate un picolo percorso antistante l' area.