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Attività principali dell'istituzione

Fondata nel 1981, la Compagnia Mauri Sturno  (già Compagnia Glauco Mauri) è una delle principali compagnie private italiane. Da anni finanziata dal MIBAC , è riuscita a garantire nel tempo un’alta qualità delle proprie produzioni proposte nei principali teatri italiani che godono di un unanime consenso da parte del pubblico e della critica. La direzione artistica di Glauco Mauri e Roberto Sturno si è da sempre caratterizzata per una proposta di alta qualità e varietà, grazie ad una continua alternanza negli anni di testi classici a contemporanei. Sarebbe davvero impensabile, per esigenze di brevità, elencare tutti gli spettacoli presentati al pubblico dall’anno della sua fondazione ad oggi, abbiamo però il piacere di ricordare spettacoli come “Re Lear”, “La tempesta”, “Edipo”, “Variazioni enigmatiche” “Il bugiardo”, “Una pura formalità”, “Delitto e castigo”, “Faust”, "Finale di partita", "I fratelli Karamazov" che sono rimasti nel cuore e nell’immaginario di moltissimi spettatori. Al momento la Compagnia Mauri Sturno sta portando sulle scene italiane gli spettacoli "Variazioni enigmatiche” di Fedor Dostoevskij e "Interno Bernhard (Il riformatore del mondo/Minetti)". 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 35.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

TRACCE SOSPESE - Osservatorio teatrale sulla drammaturgia contemporanea

Cinque spettacoli, cinque sguardi sul presente. Al Teatro Le Maschere di Roma, prende vita la prima edizione di una rassegna dedicata alle drammaturgie contemporanee e all’immaginario delle nuove generazioni. Tracce Sospese è un progetto della Compagnia Mauri Sturno, che promuove la scena autoriale emergente attraverso uno spazio di riflessione e confronto sul nostro tempo. Protagonisti sono autori/registi under 35 – Giulia BartoliniAndrea Lucchetta,Dora Macripò, Federico Malvaldi ed Elena Stauffer – che con i loro lavori esplorano inquietudini, desideri e contraddizioni del nostro tempo.

2 – 4 ottobre 2025 TRE GIORNI di F. Malvaldi con Daniele PaoloniFrancesca AstreiVeronica RivoltaRenato Civello. Tre giorni. E dopo? Dopo si vedrà. Rob, un ragazzo malato di cancro alla spina dorsale, non può saperlo. L’operazione ha il 50% di riuscire e il 50% di… beh, avete capito. Tre giorni per fare i conti con sé stessi e con tutti i fantasmi del passato. Tre giorni per dire l’ultimo ti voglio bene a una madre rimasta sola, o per ricordare le bravate di gioventù insieme al proprio migliore amico. Tre giorni per innamorarsi. E dopo questi tre giorni...

9 – 11 ottobre 25  S.P. 33 di G. Bartolini con Francesca AstreiGrazia CapraroGiulia Trippetta. Una commedia nera, un dramma familiare spezzato: le tre si amano, si scontrano, si distruggono, cavalcando un ritmo a volte forsennato, fino allo sfinimento, fino a non respirare più, tra comicità e dolore, tra sorriso e pianto. lo spettacolo oggi si presenta senza appigli: niente decorazioni, solo corpo, ritmo e memoria incagliata e incarnata.

16 – 18 ottobre 25  OSSITOCINA di E. Stauffer con Maria Anolfo e Francesco Providenti. Ossitocina esplora quanto pesa il contesto sociale sui nostri comportamenti, principi morali ed idee, ed esamina le contraddizioni che caratterizzano due degli stereotipi principali della gioventù romana.

21 – 23 ottobre 25 CROSSING THE RIVER I DANCE di D. Macripò  con Zoe Solferino e Silvia De Santis. Crossing the river I dance è un progetto di ricerca che indaga l’identità di un individuo nel tempo attraverso la scrittura come mezzo di espressione - traccia - memoria. Il rituale di scrittura di un diario possiede qualcosa di atavico e ancestrale, equivalente agli affreschi ritrovati nelle grotte di Chauvet. Perché si scrive un diario?

6  – 8 novembre 25 DICK PIC di A. Lucchetta con Anna Bisciari Perché certi uomini credono di poter invadere lo spazio dell’altra persona? Perché il desiderio maschile si sente autorizzato ad agire, sempre, ovunque, comunque?

Ogni spettacolo sarà in scena per tre repliche, offrendo al pubblico un’occasione di incontro con la giovane scena autoriale italiana – tra scrittura, regia e visioni in divenire. Una rassegna che nasce per dare voce a chi oggi scrive per il teatro e per osservare, insieme, il presente da vicino.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 5.000,00 €

 slide
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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel 1981 Glauco Mauri e Roberto Sturno fondano la Compagnia Glauco Mauri, divenuta poi Compagnia Mauri Sturno. In 40 anni di ininterrotta attività la Compagnia porta sulle scene alcuni degli spettacoli di maggior successo del teatro italiano e molteplici sono stati i premi assegnati a Glauco Mauri e Roberto Sturno per i loro meriti artistici. Mauri si avvia a raggiungere il traguardo di quattro decenni di capocomico, al fianco di Roberto Sturno che lungo tutto questo periodo è stato il suo prezioso collaboratore sul palcoscenico.

Nel 1954 durante una tournée in Sud America Memo Benassi, allievo devoto della Duse che con lei interpretava Oswald negli Spettri di Ibsen, si accorse che il giovane Glauco Mauri, neo diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, lo spiava dalle quinte. Qualche giorno dopo lo chiamò in camerino.

            Il vecchio attore che a 63 anni aveva appena interpretato Oswald disse al giovane attore:

- Vorrei che tu tenessi questa giacca con cui recitavo Oswald. Ora non posso più indossarla, mi viene stretta.

            Il giovane attore, stupito, ringrazia commosso ma sull’uscio della porta viene fermato. Benassi si alza e dice:

- Tienila da conto. Vedi questa spalla? Qui la Duse versava le sue lacrime.

            Era un gesto antico legato alla tradizione. Era il riconoscimento che l’invisibile artigianato del vecchio attore aveva trovato un erede. Oggi la giacca è stata donata a Roberto Sturno.

            In omaggio a questa tradizionale pratica pedagogica il progetto è stato denominato Le lacrime della Duse. Il patrimonio immateriale dell’attore. Da giugno a novembre 2023 un progetto di formazione dal titolo Le lacrime della Duse, con lo scopo di preservare e valorizzare il patrimonio immateriale dell’attore e recuperare l’antica cultura artigiana del teatro. Non si tratta di un semplice laboratorio di recitazione, ma si vuole inserire la trasmissione dei saperi di grandi artisti teatrali del Novecento all’interno di processi creativi che se ne servono, come avveniva una volta nelle più vitali esperienze del teatro di tradizione e di ricerca del Novecento. Il progetto è organizzato in collaborazione con “Per un teatro necessario-Residenze didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma e prevede la selezione di giovani attrici e attori che parteciperanno ad un atélier didattico di alta formazione per "rubare" il mestiere ad uno dei grandi attori del teatro italiano. 

Il progetto è stato realizzazo grazie al sostegno del MIC. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.lacrimedelladuse.it.

Tutte le iniziative programmate sono ad ingresso libero. 


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Messa in scena di uno dei testi più interessanti di Eric Emmanuel Schmitt, autore francese vivente, considerato uno dei maggiori drammaturghi della nostra epoca.

In scena ci saranno Glauco Mauri e Roberto Sturno che si fronteggiano sul palcoscenico in un vibrante e intrigante duello psicologico che punta sulle illusioni e disillusioni della vita.

La regia dello spettacolo sarà di Matteo Tarasco.

Lo spettacolo debutterà al Teatro Torbella Monaca di Roma nel mese di novembre 2020.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 20.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel panorama teatrale italiano, da sempre caratterizzato per un incondizionato amore per la tradizione e per i classici, proporre e produrre nuova drammaturgia è sempre una scelta coraggiosa e purtroppo azzardata. Fra gli atti di "coraggio produttivo" va di sicuro annoverato la scelta di mettere in scena "L'enigma dell'amore"  di Saverio Aversa e Fabio Grossi. Questo atto unico teatrale, di 60 minuti, vuole rendere omaggio e ricordare, per la prima volta in Italia su un palcoscenico, la figura di Karl Heinrich Urlichs, uno studioso coraggioso che, in un’epoca lontana, dedicò la sua vita e le sue energie alla sconfitta dei pregiudizi e delle persecuzioni verso i differenti in genere e le persone omosessuali in particolare.Urlichs affermava: “L’oppresso e il maltrattato non riconoscono alcun diritto di oppressione per pura forza, né un diritto di maltrattamento. Quindi la nostra posizione è ovunque dalla parte dell’oppresso e del maltrattato, che si chiami polacco, hannoveriano, ebreo, cattolico o che sia una creatura innocente considerata ‘spregevole’ dalla gente perché è talmente immorale da essere nata al di fuori del vincolo coniugale, così come noi eravamo talmente immorali da essere nati con una natura ‘urninga’…”

Lo spettacolo andrà in scena al Off Off Theatre di Roma dal 14 al 19 gennaio 2020.


NOTE Intervento archiviato