Descrizione relativa all’oggetto
L’edificio sede del Teatro degli Animosi è stato costruito tra il 1836 e il 1840 ad opera dell´architetto lucchese Giuseppe Pardini. È situato nel centro medioevale e rinascimentale di Carrara e sorge su un terreno donato nel 1836 dal nobile Domenico Maria Micheli. In quel periodo un gruppo di cittadini illustri si riunì per dar vita all'Accademia degli Animosi. Lo scopo principale dell’Accademia era quello di edificare il nuovo teatro grazie anche ad una sottoscrizione volontaria tra i cittadini, al fine di raccogliere i fondi necessari.
Il Teatro venne inaugurato il 26 dicembre 1840 con la “Donna Ambiziosa” di Aurelio Nota e per l´occasione la sala della nuova struttura fu illuminata a giorno.
La facciata del Teatro, di ispirazione classica, è a due piani. Il corpo centrale dell’edificio presenta un loggiato superiore, sostenuto da un basamento di pilastri in marmo. Il piano superiore è caratterizzato da una balaustra marmorea, ornata da ghirlande di fiori, con finestre architravate.
Un ampio portico ornato con doppia fila di colonne marmoree immette nell´atrio d´ingresso. Il portico è arricchito sia dai modelli in gesso della Musica e della Poesia di Carlo Chelli che si trovano all´interno di nicchie ai lati dell´ingresso, che dai medaglioni a bassorilievo di Carlo Nicoli che rappresentano i maggiori musicisti e poeti italiani.
Dall'atrio si accede al corridoio del primo piano da cui partono due scale di marmo semicircolari che conducono al loggione.
L´interno del Teatro è impreziosito dal copioso utilizzo del bianchissimo marmo di Carrara, finemente lavorato e adoperato sia nei piccoli dettagli che negli ornamenti.
Al primo piano dell’edificio si trova la sala del Ridotto degli Animosi, che ricca di stucchi e specchi, era considerata il salotto buono della città poiché ospitava gli incontri organizzati dalla borghesia dell´industria marmifera carrarese.
Informazioni sullo stato dell'oggetto
Il Teatro degli Animosi, a dispetto della sua chiusura, presenta, in realtà uno stato manutentivo interno ed esterno di buon livello. La sua chiusura, infatti è dovuta a carenze documentali e procedurali legate ai profili relativi all’agibilità della CCVLPS che nulla hanno a che vedere con il suo stato manutentivo.
Infatti le opere di manutenzione straordinaria che lo hanno interessato a partire dal 2011 hanno toccato svariati profili, a partire da quello sismico, all’installazione dell’impianto di climatizzazione, all’eliminazione delle barriere architettoniche, alla realizzazione dei presidi antincendio.
Tutti questi interventi manutentivi, di fatto, oltre a dotare il teatro di nuove componenti impiantistiche, hanno comportato anche il mantenimento ed il restauro di quanto esistente.
Lo stato di manutenzione e di salute del Teatro è tale da poter assicurare un livello di conservazione e funzionalità equivalente a quello che possedeva al momento del sequestro. Ad oggi devono essere effettuati una serie di procedimenti il cui perfezionamento porterà al raggiungimento del pieno e legittimo esercizio nel rispetto della totalità degli adempimenti normativi anche di carattere formale.