Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Realizzata nel 1470 circa, forse su progetto di Domenico Veneziano e posta nell’antica contrada della Conca, a sud della città, Villa THIENE-CORNAGGIA-MANGILLI è una magnifica residenza di campagna in stile gotico-veneziano. L’edificio venne realizzato su commissione della nobile famiglia Thiene. Gli elementi architettonici che contraddistinguono il palazzo, tra cui la raffinata trifora posta al piano superiore, richiamano la tipologia veneziana.
La facciata, un tempo abbellita da affreschi, è caratterizzata, al piano terra, da tre possenti archi gotici. Il piano nobile è impreziosito da monofore e da un'elegante e leggera trifora, un piccolo gioiello architettonico. Di particolare eleganza è il fregio dipinto tra le piccole finestre del sottotetto dove elementi decorativi si alternano agli stemmi nobiliari. Le finestre della facciata posteriore e della fiancata presentano invece una struttura centinata tipica del primo Rinascimento.
Le contesse Elena e Giulia, nel 1870, vendettero il palazzo ai marchesi Giuseppe ed Elisa Cornaggia Medici che lo ampliarono. Per un breve periodo la villa fu di proprietà, grazie al lascito testamentario della zia Elisa Colleoni, di Angelina Lampertico Mangilli, figlia del senatore Fedele Lampertico.La storica dimora, durante la Grande Guerra, divenne sede dei comandi dell’esercito italiano e fu poi acquisita dal Comune di Thiene.
Informazioni sullo stato della conservazione
I locali oggetto dell'intervento sono costituiti da una serie di stanze collegte tra loro e da un salone centrale. La struttutra portante è composta da murature perimetrali e mura di spina centrale realizzato in materiale misto (pietrame e laterizio). In epoche successive sono state eseguite alcune aperture in breccia, sia interne che esterne, per le necessità richeiste dall'utilizzo dei locali. Le strutture orizzontali si compongono di solai in legno appoggiati alla muratura portante. Le pavimentazioni presentano variegate finiture: marmette di vari colori, pavimento alla veneziana e cemento che non paiono di paricolare pregio. Su tutti i fori si trovano serramenti in legno e oscuri alla vicentina in cattivo stato di conservazione anche i serramenti interni sono paritolarmente vetusti e in stato di degrado. I locali sono privi di impianto elettrico e di riscaldamento funzionanti.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Attualmente i locali sono interessati da lavori sui piani superiori e petanto la loro fruzione ne è preclusa