DESCRIZIONE INTERVENTO
Ogni anno a Trame Sonore si danno appuntamento quasi 300 musicisti da tutto il mondo. In 5 giorni di manifestazione (29 maggio – 2 giugno 2024) la città di Mantova vede i suoi più importanti luoghi d'arte pervasi di musica dal primo mattino a tarda notte. Trame Sonore è molto più di un festival musicale. Percorsi tematici, itinerari culturali, workshop e incontri s’intrecciano ai concerti per una manifestazione internazionale che è meeting di artisti dal mondo e omaggio alla musica da camera: nei giorni di Trame Sonore, Mantova, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si offre ai visitatori in una prospettiva inedita d’incontro tra musica, arte e architettura sotto lo spirito di un nuovo Rinascimento italiano. Trame Sonore pone in dialogo capolavori musicali d’ogni tempo con l’arte di Giulio Romano, Andrea Mantegna, Domenico Fetti, Pisanello e Rubens. Qui, gli appassionati di musica classica ritrovano una dimensione d’ascolto più autentica: recuperando lo spirito originario del fare e fruire la musica da camera, in una dimensione ridotta, intima. Il Festival rappresenta un’occasione ideale per chi desideri riscoprire una città simbolo del Rinascimento, in prospettiva originale, attraverso una full immersion nel Bello, declinato nelle sue più alte espressioni.
Vision
I tratti distintivi del festival, che ne riassumono perfettamente la visione, coincidono con tre assunti fondamentali, disposti secondo la consequenzialità di un ragionamento culturale: durata, offerta, divulgazione. Partendo dalla semplicissima constatazione che la durata di un normale concerto (di gran lunga superiore all’ora) rischia di inibire l’avvicinamento alla musica classica da parte di una gran parte del pubblico potenziale, Trame Sonore dispiega in cinque giorni un’offerta ricchissima, che si articola in oltre 150 concerti di qualità elevata, con una media di 30 minuti ciascuno, ambientati in luoghi d’arte e palazzi storici. Le trame sono dei veri e propri percorsi d’ascolto, che riuniscono i programmi sotto titoli profondamente evocativi delle esperienze. Gli artisti, provenienti da tutto il mondo e selezionati fra i migliori cameristi e solisti della scena musicale, abbandonano ogni formalità (a partire dal dress code), dialogano col pubblico e danno vita a nuovi progetti nei giorni stessi del festival, che diventa così uno dei più grandi e attuali eventi di networking musicale. Il risultato è il festival più “divertente e informale, simpatico e affollato, sudato e stimolante, giovane e rigoroso. In una parola: travolgente” (A. Mattioli, La Stampa, 03.06.23)