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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La fontana De Torres fu voluta dal governatore della città Pedro Aloysio de Torres tra il 1617 e il 1618 così come ricorda un’iscrizione riportata sulla vasca, assieme ai nomi del re di Spagna Filippo II (1578-1621), e di Pedro Tellez-Giron y Guzman, duca di Osuna (1574-1624). Il monumento fa parte di una terna di fontane fatte costruire per condurre l'acqua ai cittadini, addebitandone la spesa ai cittadini benestanti, in proporzione alle possibilità di ciascuno, facendo segnare sui muri delle loro abitazioni le somme da pagare sulla base dei compensi spettanti agli operai. Nel mese di marzo 1715 la fontana De Torres, per carenza di manutenzione, non diede più acqua. Il sindaco Stanislao Monticelli avviò i lavori di ristrutturazione e l’acqua tornò a zampillare il 26 ottobre 1715. Dopo circa 200 anni nel 1920 la Commissione edilizia del comune decise di spostare la fontana da Piazza del Popolo a Piazza delle Anime. Infine, la fontana fu collocata al centro in quella che oggi prende il nome di Piazza della Vittoria.

Informazioni sullo stato della conservazione

La fontana Dè Torres, posta al centro di una delle piazze più significative e vissute della Città di Brindisi, deve essere adeguatamente salvaguardata per la sua storia e per ciò che rappresenta per la comunità. La piazza ospita eventi di carattere culturale e musicale, oltre che, tradizionalmente, appuntamenti di carattere politico, ma in essa si raccolgono famiglie con bambini che qui trovano uno spazio in cui sostare e giocare, con assoluta sicurezza.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Data l’ubicazione della fontana, la fruizione è sempre possibile.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel passato sono stati effettuati interventi preliminari di restauro conservativo sul bene, a seguito della rimozione di vernici che hanno deturpato parzialmente le superfici del bene. Dagli accertamenti effettuati è emersa un’alterazione con colorazione ocra-arancio dovuto al depositarsi sulla superficie di ossidi di ferro dovuto alla presenza di acqua attraverso le originarie tubazioni di adduzione. La parte superiore del catino presenta una fessurazione entro cui si sono concentrate muffe di colore scuro. L’azione continua e dilavante della stessa acqua ha ridotto la leggibilità delle iscrizioni. Altro intervento prioritario sarà costituito dalla eliminazione dei fenomeni corrosivi individuati presso le protome zoomorfe in bronzo. Con riferimento, invece, alle parti interne della vasca non interessate da ristagno di acqua si interverrà per eliminare anche punti di disgregazione, così come sulla pavimentazione esterna in basole calcaree per eliminare macchie e aloni di vernici. Gli interventi di restauro consisteranno prevalentemente nella pulitura e nel consolidamento delle parti descritte. Si utilizzeranno impacchi chimici per solubilizzare i depositi superficiali, le muffe e gli aloni saranno rimossi con l’utilizzo di attrezzi meccanici idonei ad aria compressa. Per questo intervento è stato stimato un importo complessivo pari a € 15.000,00.