Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Nella Grotta FVG 4204 è stata indagata negli anni '60 del secolo scorso, una successione dal periodo Neolitico fino alla realizzazione di un luogo di culto dedicato al dio Mitra, in uso dal II al V secolo d.C.
Gli allestimenti comprendevano dei banconi per i fedeli, due stele con raffigurazioni del dio Mitra, la prima (95 x 90 x 10 cm) con l'uccisione del toro, fra Cautes e Cautopautes, Sole e Luna e dedica iscritta, la seconda (92 x 93 x 17 cm) con la cattura del toro, nonché cinque arette, di cui una iscritta (55 x 31 x 26 c), tutte in calcare.
Informazioni sullo stato della conservazione
In un precedente intervento le stele furono oggetto di assemblaggio con l'ausilio perni e di abbondanti integrazioni in gesso, che ora necessitano di una revisione: l’adesivo utilizzato sborda abbondantemente lungo le linee di frattura, i perni adoperati per armare gli incollaggi sono stati alloggiati fresando il retro dei frammenti e non invece inseriti forando le interfacce dei piani di rottura, le stuccature, eseguite a sigillatura degli incollaggi, debordano abbondantemente sulla superficie del modellato.
Depositi di polvere ricoprono le superfici che risultano anche macchiate da sostanze non ancora identificate.
Attualmente la ricostruzione in gesso della stele rettangolare giace separata dai frammenti lapidei.
Le cinque arette si presentano un buono stato conservativo; sono però molto impolverate e superficialmente macchiate.
Sia le stele che le arette sono state in passato replicate mediante calco e quindi oltre ai depositi di polvere presentano sulla superficie residui di sostanze probabilmente oleose.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
I materiali sono conservati attualmente in deposito, sostituiti da calchi nel sito di rinvenimento; successivamente al restauro si potrà valutare l'esposizione in loco (il sito è aperto settimanalmente, ma sono all'esame proposte per accordi con associazioni per una più ampia apertura).