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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

 

Villa Borromeo d’Adda venne edificata nella seconda metà del 1700, quando l'abate Ferdinando d'Adda decise di stabilire la propria residenza sul colle. Da allora la villa venne designata con il nome di "Montagnola".

L'attuale sistemazione della villa e del parco sono frutto di due interventi significativi.

Il primo fu avviato da Giovanni d'Adda attorno al 1840, il quale affidò l'incarico all'ingegnere architetto Balzaretto, il più celebre disegnatore di giardini del momento. Il Balzaretto, con scavi ed un trasporto di 160.000 metri cubi di terra, modellò il giardino, effettuando la piantagione di svariatissime piante esotiche ad alto fusto, magnolie e sempreverdi, ancora presenti.

Il secondo restauro, che trasformò la "Montagnola" ampliandola come attualmente la si può ammirare, avvenne a partire dal 1880 ad opera dell'architetto Emilio Alemagna, per conto del figlio di Giovanni D'Adda, il marchese Emanuele e di sua moglie Beatrice Trotti Bentivoglio, che vollero "aprire la villa alla luce ed alla natura". L'architetto lasciò intatta nella sua composizione generale il fronte sud dove si limitò a ricavare un terrazzo sopra la loggia d'ingresso arricchita di un'ulteriore pensilina. Rifece le balaustre in pietra e cemento, i ferri battuti e le cornici. Ricostruì invece i due corpi laterali alzati di un piano ma lasciati arretrati e parzialmente separati dal corpo centrale. Nell'altra facciata, rivolta a nord, l'Alemagna sfruttò abilmente la precedente insenatura concava in corrispondenza del portico d'ingresso settecentesco. Nella parte centrale creò un grande salone ad angoli arrotondati aperto a veranda da immense vetrate. Collegò inoltre il salone con una luminosa galleria alla nuova sala da pranzo.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il progressivo stato di abbandono della Villa Borromeo d’Adda ha comportato una situazione di diffuso degrado delle strutture e degli apparati decorativi, con consistenti perdite di materia storica. Le situazioni maggiormente critiche hanno riguardato gli stucchi presenti sulle volte e sulle pareti, in parte crollati ed in parte ampiamente decoesi dalla superficie. Strati di deposito superficiali hanno degradato le soffittature decorate e le pavimentazioni lignee. La prolungata mancanza di manutenzione dei serramenti lignei ed in ferro ne ha causato un rapido decadimento.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

E’ in corso l’intervento di restauro conservativo della Villa. Le aperture della Villa avvengono in concomitanza di eventi particolari, consultabili sul sito www.villaborromeoarcore.it

Il Parco di Villa Borromeo è aperto al pubblico dalle 7.00 alle 20.00

La Cappella Borromeo è aperta con visite guidate ogni ultima domenica del mese.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 900.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'Art Bonus per Villa Borromeo d'Adda si concentra su tre ambienti collocati al piano nobile. Il Gran salone ovale, particolare per la sua geometria, per le vetrate prospicienti il giardino all'italiana e per i preziosi lampadari in vetro di Murano. La Sala da pranzo, caratterizzata da una volta finemente decorata e da ampie aperture che affacciano sul giardino. Il palco dei musicanti, collocato in prossimità della galleria  che collega il Gran salone ovale e la Sala da pranzo, costituisce un ambiente raccolto ed affascinante.   Il restauro conservativo delle superfici decorate, dei lampadari, delle pavimentazioni farà nuovamente risaltare la preziosità delle tre stanze, destinate a spazi espositivi e ricettivi.