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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

All’interno del Parco di Villa Visconti Borromeo Litta, si riscontra, fin dalla prima metà del XVIII secolo, un complesso sistema di serre fredde e calde, destinate a diversi tipi di coltura. All’inizio del XIX secolo la costruzione delle serre giunge a conclusione. Nei all'inizio dell’800 esistevano nel parco della Villa 10 edifici destinati a serra. Del sistema di serre che caratterizzava il parco della villa rimangono solo alcune tracce. Rimangono esistenti le due “Orangeries” in muratura di mattoni ed arcate vetrate, presenti nella parte nord del parco e, nell’area ovest del parco, davanti alla fontana del Nettuno le grandi serre angolari e curvilinee in ferro e vetro, oggetto della richiesta di contributo. Le origini di queste due serre sono ascrivibili alla prima metà dell’ottocento. L’edificio fu edificato probabilmente prima del 1837, data in cui una descrizione del complesso testimonia l’esistenza di una serra nel luogo dell’attuale. La documentazione a disposizione non permette di identificare con sicurezza l’uso che ne veniva fatto di queste serre. Tra il 1892 e il 1898 furono eseguiti i lavori di ampliamento delle serre. L’edificio esistente fu parzialmente modificato.  La famiglia Toselli acquistò  Villa Visconti Borromeo Litta nel 1932 per iniziare una attività di coltivazione di orchidee che proseguì fino alla fine degli anni 60. il complesso fu acquistato dal Comune di Lainate nel 1971. Da quella data le serre non furono più utilizzate

Informazioni sullo stato della conservazione

Il progetto di risanamento e rifunzionalizzazione delle serre delle orchidee del complesso monumentale di Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate si inquadra all’interno di una serie di interventi che l’Amministrazione Comunale di Lainate, anche con la collaborazione ed il contributo di soggetti pubblici e privati, ha realizzato nel corso degli anni. In particolare il progetto  fa  parte di una serie di interventi di riqualificazione del parco storico della Villa che ha visto impegnata l’Amministrazione Comunale soprattutto negli ultimi dieci anni.  L’intervento da realizzare, quindi, in coerenza e continuità con quelli finora portati a termine, ha obiettivi ben specifici:

  • risanamento conservativo di tutte le componenti del manufatto per garantirne la testimonianza storica e arrestare l’avanzamento del degrado;
  • rinnovata agibilità delle serre da adibire a funzioni appropriate al vincolo monumentale  L. 1089/39 con particolare attenzione alla fruibilità pubblica del complesso. E’ importante anche sottolineare che tale spazio sarà sicuramente inserito nel percorso di visita guidata del Complesso monumentale della Villa, che oggi comprende i Palazzi del Cinquecento e del Settecento e il Ninfeo con i giochi d’acqua.Il progetto esecutivo di risanamento e rifunzionalizzazione delle serre delle orchidee è stato redatto, nell’ottica di una progettazione integrata degli interventi e per preservare l’unitarietà degli interventi anche se eseguiti in momenti differenti, pensando ad un recupero complessivo del manufatto. Peraltro, la tipologia costruttiva del manufatto (due serre tra loro identiche, divise da un passaggio pubblico e accessibili in maniera indipendente) potrà permettere comunque un recupero delle singole serre, garantendo la fruibilità pubblica di ogni singolo lotto funzionale.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Le serre sono visitabili e aperte al pubblico da maggio a ottobre il sabato dalle 15.00 alle 16.30 e la domenica dalle 15.00 alle 18.00

Per i gruppi su prenotazione tutti i giorni della settimana

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 1.241.572,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

il progetto di restauro delle serre è stato realizzato nel rispetto di rigorosa salvaguardia di tutte le componenti materiali rigorosamente rilevate e riconosciute, di aggiornare l’efficienza tecnologica del manufatto alle disposizioni di legge previste per gli edifici pubblici nonché alle funzioni che verranno allo stesso assegnate ritenute compatibili con il vincolo monumentale in vigore.

Tutti gli interventi sono stati realizzati con materiali e tecnologie aggiornati secondo quanto previsto dalla Carta 1.987 della Conservazione e del Restauro del C.N.R. 

L’intervento ripropone oltre alle finalità di risanamento conservativo di tutte le componenti sia fisiche che funzionali rilevate e criticamente riconosciute da tutelare e valorizzare, anche l’aggiornamento delle condizioni di fruibilità e sicurezza derivanti dalle destinazioni d’uso che il complesso sarà chiamato ad assolvere.

In particolare l’aggiornamento ha riguardato “l’abitabilità“ delle serre in conseguenza della variata – in tutto o in parte – destinazione d’uso sia per quanto riguarda l’aspetto cosiddetto ambientale (temperatura, soleggiamento, sicurezza ecc.), sia per quanto riguarda le dotazioni richieste dalle nuove funzioni che le stesse saranno chiamate a svolgere.

Si sono anzitutto valutate le condizioni delle murature e delle strutture metalliche nonché della copertura a vetri e poi proposto il loro restauro secondo principi che salvaguardino, insieme al rispetto filologico dell’esistente, la praticabilità, l’economicità e il futuro utilizzo di quanto fisicamente restituito.

Gli interventi previsti dal progetto hanno riguardato:

  1. a) tutti gli interventi di risanamento conservativo delle murature in tutte le componenti sia laterizie che lapidee, con particolare riguardo alle parti interrate e/o aperte agli agenti atmosferici.
  2. b) tutti gli interventi di risanamento conservativo degli intonaci sia all’esterno che all’interno, rivolgendo cura particolare alla salvaguardia di tutte le porzioni ritenute originali e di consistenza “da conservarsi“.
  3. c) tutti gli interventi di risanamento conservativo delle superfici praticabili, sia interrate che esterne, recuperando quote, misure, materiali originali, con interventi sostitutivi ove necessario, eseguiti con materiali e tecniche “leggibili“ 6.
  4. d) tutti gli interventi di risanamento conservativo delle componenti metalliche, quali telai portavetri, centine portatelai delle serre superiori, ballatoi di servizio con parapetti e quant’altro riconosciuto originale e necessario, comprese le integrazioni e aggiunte delle componenti strutturali richieste dall’incremento dei carichi e dei parametri di sicurezza a termini di legge.
  5. e) la fornitura e posa di nuove coperture vetrate di sicurezza realizzate con lastre a bassa emissività.
  6. f) la fornitura e posa di impianti – luce, riscaldamento, condizionamento, sicurezza ecc. in funzione delle destinazioni d’uso, orari, ecc. che le serre saranno chiamate ad assumere.