Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il dipinto di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo (Ferrara 1476 circa – 1559) raffigurante un'Annuciazione databile agli anni 1530-1550 proviene dalla collezione Dalla Rosa Prati di Parma ed entra a far parte delle raccolte della Galleria Nazionale nel 1851.
Realizzato ad olio su tavola di dimensione piuttosto ridotte (cm 38 x 26,5) questa piccola Annunciazione raffigura da un lato la Vergine Maria, inginocchiata in preghiera, e di fronte a lei l’Arcangelo Gabriele con i gigli in mano, mentre in alto appaiono immersi nella luce divina Dio padre e la colomba dello spirito santo fu dipinta da Benvenuto Tisi, detto il Garofalo celebre pittore della Scuola Ferrarese del Cinquecento. Il soprannome Garofalo deriva dal nome del paese in cui forse nacque e lui stesso occasionalmente firmava i suoi quadri con un piccolo disegno di un garofano.
Dopo una prima formazione in ambito ferrarese il pittore soggiornò in diversi centri italiani tra cui Cremona, Roma, Bologna, Mantova, Venezia, Roma, tornando nel 1512 a Ferrara dove svolse, negli anni successivi, una intensa attività come artista di corte per i duchi d’Este. Garofalo fu impegnato anche nella realizzazione di pale d’altare per famiglie gentilizie e ordini religiosi ferraresi, oggi conservate in gran parte nella Pinacoteca nazionale di Ferrara.
In questo piccolo ma raffinato dipinto l’abbigliamento umile e la posa raccolta della Vergine, si contrappongono alla più raffinata ed esile figura dell’angelo appena giunto a portare l’annuncio e le cui vesti svolazzanti sembrano ancora muoversi nell’aria. Il calibrato rapporto spaziale, la ricercata eleganza della figura angelica e il fluire serpentinato delle forme della Vergine, mostrano un interesse per la pittura di Parmigianino che caratterizza la svolta in senso manieristico della produzione dell’artista tra IV e V decennio del Cinquecento.
L’impostazione del dipinto presenta diverse affinità compositive con altre versioni dello stesso soggetto realizzate da Garofalo, anche se qui le dimensioni ridotte della tavola inducono l’artista a una resa pittorica caratterizzata da una pennellata veloce e sfumata, più accentuata nelle opere della maturità.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il dipinto presenta in particolare problematiche sul supporto con presenza di insetti xilofagi che rischiano di danneggiarne la struttura e al sistema di traversatura delle tavole di legno che necessità di una maggiore flessibilità per assecondare il movimento delle singole assi evitando situazioni di eccessiva rigidità che possano compromettere la pellicola pittorica. Sulla superficie pittorica si rileva un generale ingiallimento della vernice protettiva che ha prodotto ispessimenti e alterazioni cromatiche con il rischio di comprometterne la conservazione e la piena leggibilità.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il dipinto è esposto in Galleria Nazionale nella Sala PITTURA EMILIANA 1200-1500.
Orari di apertura: da martedì a domenica 10.30-19.00 (ultimo ingresso ore 18.00); lunedì chiuso