Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La coppia di leoni in pietra chiara di Vicenza, appena ricollocata a "guardia" dell'ingresso del Museo Archeologico Nazionale Parma, è un esempio di scultura di età romana.
Originariamente le due statue erano posizionate sul basamento di un imponente monumento funerario costruito nel corso dell'età augustea (all'inizio del I secolo d.C.) alle porte della città lungo la via Emilia, in corrispondenza dell'attuale via D'Azeglio.
Questo genere di sculture era molto comune negli impianti funerari di età romana dell'epoca, e in Emilia conobbe una discreta diffusione, come è testimoniato anche da quello conservato nel palazzo dei Principi di Correggio e dai quattro esemplari noti a Modena (tra cui i due leoni che si possono ammirare ai lati della porta principale del Duomo).
Il simbolo del leone, derivato dalla cultura greco-ellenistica, allude probabilmente allo spaventoso potere della morte.
Informazioni sullo stato della conservazione
Le due sculture sono state a lungo collocate sotto ad un porticato esterno al Museo, parzialmente riparate dagli agenti atmosferici, ma esposte a polvere e guano. Mostrano depositi di sporcizia in superficie, oltre a patine e incrostazioni di probabile origine biologica (cosiddette “croste nere” e patine ad ossalati). Le superfici di entrambi i leoni si presentano non uniformi, abrase e scheggiate in più punti.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Con un recentissimo intervento di riqualificazione i leoni sono stati portati davanti all’ingresso del Museo Archeologico Nazionale, alla sommità della prima rampa dello scalone monumentale del Palazzo della Pilotta, preservandone quindi l’esposizione e la fruizione pubblica (si tratta infatti di uno spazio di libero accesso, sempre aperto) ma garantendone allo stesso tempo la conservazione in condizioni ambientali più adeguate.