Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La “Saviolina” rappresenta una delle ultimissime testimonianze di barche adriatiche, storiche ed è indubbiamente l’esemplare più antico. La sua storia coinvolge quella di due porti e di due epoche che hanno profondamente trasformato l’economia e la cultura del litorale romagnolo, dall’epoca della vela a quella del motore, dall’epoca delle comunità di pescatori a quella dell’imprenditoria turistica.
La “Saviolina” è quindi, anche grazie alla passione e al lavoro che le è stato dedicato in questi anni dal Club Nautico (il soggetto che ne ha la gestione) un testimone vivente – e come tale ancor più prezioso – di una tradizione marinaresca ormai completamente scomparsa, il cui orizzonte “arcaico” rivive proprio attraverso l’impiego della barca in mare, come accade in occasione dei raduni e delle iniziative culturali ormai diffuse lungo i litorali romagnoli, marchigiani e veneti.
Come ogni patrimonio storico anche la “Saviolina” richiede una manutenzione costante e in questa fase ha necessità di cure straordinarie e urgenti per un restauro che ne preservi l’integrità e la vita in mare, in particolare per ripristinare lo stato del fasciame e delle ordinate.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il lancione “Saviolina”, imbarcazione storica varata nel 1928 e nel 1998 decretata monumento di interesse nazionale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, versa in condizioni strutturali critiche, con particolare riferimento allo stato del legno (le parti in larice sono quelle che denotano maggior sofferenza, mentre quelle in quercia sono conservate meglio). La situazione mette a repentaglio non solo la sicurezza per la navigazione, ma anche la stessa conservazione dell’imbarcazione. La quasi totalità del fasciame è infatti gravemente ammalorata, dal corso di cinta fino ai torelli (livello di chiglia), così come lo sono parte delle ordinate (sia i madieri che gli staminali) e gli “zappoli” di tenuta a livello della coperta. Il legno è in gran parte marcito e ha assunto una consistenza assolutamente insufficiente ai fini della tenuta strutturale. Interventi di verifica, riparazione ed eventuale sostituzione sono anche necessari per la coperta, per i due alberi e per i quattro pennoni, per le manovre dormienti e correnti (sartie e lande, paranchi, scotte, amantigli, caricabasso, bozzelli). Molti corsi di fasciame presentano problemi di tenuta nel fissaggio alle ordinate (perni e viti). Decisamente critica è anche la condizione del calafataggio, sia nell’opera viva che nell’opera morta e in coperta. Necessario anche il ripristino della vernice antivegetativa nell’opera viva.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Attualmente l'imbarcazione si trova presso il Cantiere Navale Gori di Rimini.
Per ogni eventuale richiesta di sopralluogo sarà necessario contattare il Comune di Riccione.