Attività principali dell'istituzione
La Biblioteca Comunale di Nove è situata al primo piano dell’edificio che un tempo ospitava la Regia Scuola d’Arte istituita nel 1875, oggi Liceo Artistico. Fornisce servizi di base, di studio, di documentazione locale e raccoglie pubblicazioni di vario genere per l’incremento della sezione dedicata alla ceramica. E’ una biblioteca di pubblica lettura a scaffale aperto. All’interno della Biblioteca sono esposti i piatti dei personaggi illustri di Nove, dipinti da Ottorino Pigatto.
Ad oggi il patrimonio posseduto sfiora i 20.000 documenti con inserimento a catalogo annualmente di circa 200 nuovi documenti tra acquisti e donazioni.
Per garantire un luogo di cultura adeguato, l'impegno dell’amministrazione è quello di collocare la biblioteca all’interno di Palazzo Baccin, un manufatto storico settecentesco principale all’interno del complesso storico-artistico con vincolo monumentale che comprende anche l’adiacente palazzo Zanolli-Sebellin.
Palazzo Baccin si presenta con l’inserimento del grande e pregevole fregio ceramico posto lungo tutta la facciata principale in alto al di sotto del timpano centrale.
La struttura dell’edificio di impostazione Palladiana si sviluppa su tre piani con la composizione classica del piano terra con l’androne centrale di accesso, il piano primo “ nobile “ con la stanza centrale, l’ultimo piano costituito da unico locale con le quattro falde a padiglione direttamente in vista.
Lo sforzo compiuto dall’amministrazione comunale finalizzato al miglior recupero e restauro interno ed esterno del complesso storico-artistico ha avuto fin dall’inizio l’obiettivo primario di consegnare uno degli edifici più interessanti del territorio novese all’utilizzo pubblico per importanti finalità culturali.
La scelta pertanto di trovare all’interno di questi spazi la nuova collocazione della biblioteca comunale vuole segnare la volontà di collegare il valore culturale di memoria e significato storico del manufatto con la concezione di memoria della vita dei popoli che la biblioteca stessa rappresenta.
La convivenza di questa attività con l’edificio non potrebbe essere più adeguata se si aggiunge la scelta ulteriore di inserire all’interno delle sale del nuovo spazio culturale civico anche alcuni pezzi importanti del museo della ceramica ora non visibili direttamente al pubblico.