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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Modello stradivariano con bombature piatte. Il lavoro di Odoardi prevedeva un bianco dei filetti più sottile. le effe sono piccole ed aperte. la sottile vernice è di color marrone e marrone rossastro. la sonorità dei suoi strumenti è molto buona. Giuseppe Odoardi nasce nella piccola frazione di Poggio Di Bretta nell'aprile del 1746. Già in tenera età aiutava il padre Antonio nelle pratiche agricole mentre nel tempo libero eseguiva i lavori di riparazione di sedie, botti, fucili ed utensili vari per gli agricoltori del contado. La tradizione narra che un giorno Giuseppe ebbe modo di aggiustare un violino ormai malandato, volendo carpirne i segreti di costruzione, lo scompose e ne disegnò i vari pezzi con il carbone su di una parete di casa, decise dunque di realizzarne uno e con attrezzi e legno adatti costruì un suo violino in breve tempo. Da quel momento Odoardi iniziò una produzione che nel corso degli anni divenne sempre più intensa e qualitativa. I suoi primi strumenti furono venduti ad acquirenti di Poggio Di Bretta, ma riconosciuti ovunque come di buona fattura e ottima sonorità, in breve tempo si diffusero anche ad Ascoli. La fama del "Villan d'Ascoli" come veniva denominato, fu tale che il celebre violinista boemo Giuseppe Sieber, allora residente ad Offida, volle conoscerlo. Si incontrarono nella sua modesto laboratorio, Sieber acquistò tre violini dopo aver fatto riparare il proprio, rimasto danneggiato a seguito di un brutta caduta da cavallo, lo strumento naturalmente fu ottimamente sistemato. L'eleganza e la dolcezza del suono delle realizzazioni di Odoardi sono davvero mirabili, i suoi violini hanno la caratteristica di essere molto sottili nel fondo e nel piano armonico, risultando quindi fragili e soggetti a rottura, infatti quelli ancora esistenti sono piuttosto rari. Il motivo è che Giuseppe usava vernici e legni particolari come il platano, il faggio e l'acero, si stima che il "Villan d'Ascoli" abbia realizzato circa cinquanta tra violini, violoncelli e viole. Strumenti musicali oggi ricercati e venduti a prezzi molto elevati, sopratutto nei paesi dell'Europa Centrale, Germania ed Inghilterra. Ancora oggi purtroppo la figura di Giuseppe Odoardi chiamato anche " Villan d'Ascoli" non è molto conosciuta in Italia poichè egli non creò una vera e propria scuola di liuteria poichè si spense nel 1796, a soli quaranta anni, nella sua Poggio Di Bretta. Firma molti dei suoi strumenti con scrittura a mano adoperando inchiostro di color ferrigno, un cartello attaccato sul fondo di uno di essi presentava la seguente dicitura: Joseph Odoardi fecit Asculi 1770"; in un altro esemplare: "Joseph Odoardi in Piceno prope Asculum 1785", oppure "Joseph Odoardi fecit prope Asculum An. 1785. De Ligno Platano". L'opera divenne di proprietà dell'Opera Pia Monte dell'Onestà amminsitrata dalla Congregazione di Carità priam e dalle IRB poi grazia la lascito della nobile famiglia Sardoli. Nel 2003 con la fusione delle Opere Pie amministrate dalle IRB il bene viene trasferito ial patrimonio dell'IPAB La Consolazione ETAB.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il violino attualmente è scollato in tutte le parti (tastiera, riccio e cassa armonica) e necessita di un importante intervento di restauro. Grazie all'art Bonus è stato possibile avviare l'iter che ha visto il completo restauro del violino a cura del M. Heyligers di Cremona. Per maggiori informazioni cliccare quì

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Violino sarà esposto al Tempio della Consolazione temporaneamente e stabilmente presso i musei civici comunali. Il violini sarà esposto presso i luoghi della cultura che ne facciano richiesta. Sarà inoltre utilizzato per concerti ed eventi musicali. 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 9.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il violino si presenta in stato parzialmente smontato. Il fondo va staccato per riposizionare la nocetta  con l'uso di un calco in gesso e doppiatura di rinforzo all'interno della nocetta.  Sarà ripristinata anche la giunta centrale con rinforzi diamantini che interesseranno anche l'interno della cassa armonica. Il manico sarà riposizionato ad incastro con l'angolo corretto.  La vecchia riparazione del riccio sarà rifinita con vernice di ritocco. Durante l'intervento va verificata la sostituzione della tastiera per un uso professionale dello strumento. L'intervento sarà completato con interventi di ritocco, copertura con vernice protettiva e di lucidatura va eseguito infine sulla vernice. Insieme allo strumento c'è un archetto che sembra di buona qualità che al momento non è ricompreso negli interventi di restauro.


NOTE Intervento archiviato