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Attività principali dell'istituzione

La Biblioteca Civica di Fermo nasce come biblioteca pubblica e vanta oltre tre secoli di storia. Il suo nucleo originario è costituito dalla Sala del Mappamondo, ubicata presso Palazzo dei Priori.

La Biblioteca, meta ambita da ricercatori e studiosi di tutto il mondo, conserva codici riccamente miniati, edizioni a stampa rarissime, un fondo grafico inesauribile. Complessivamente le collezioni comprendono circa 3.000 manoscritti, 127 codici, 300.000 documenti, tra i quali sono disponibili più di 800 testate di riviste storiche, 5.000 disegni e 6.500 incisioni, monete, sigilli, 681 incunaboli, oltre 15.000 edizioni del Cinquecento, 23.000 edizioni in miscellanea, numerosissimi esemplari del 1600 e 1700 e stampati musicali.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 10.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Fondo stampe e disegni (Sec. XVI - XIX) Intervento di restauro, condizionamento e realizzazione cartelle contenitive. Il Fondo completo consiste di oltre 5.000 disegni e oltre 6.500 incisioni. La quasi totalità del fondo è costituita dal ricco patrimonio giunto in Biblioteca nel 1922 appartenuto all'Arch. fermano G. B. Carducci . L'intervento può essere realizzato anche per singola opera o per lotti di opere.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Analisi dello stato conservativo ed intervento complessivo di ripristino di 200 volumi con rilevante danno microbiologico che si manifesta sotto diverse forme come alterazioni cromatiche (le più frequenti interessano una vastissima gamma di materiali e si diversificano per forma, colore e dimensione) ma anche lacerazioni e danni a livello strutturale.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 122.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Palazzo degli Studi ha acquisito l'aspetto attuale nei primi anni del Seicento quando, per dotare l'Università (potenziata per volere di papa Sisto V) di una sede nuova e più prestigiosa, fu ristrutturato e ampliato. In precedenza era più piccolo e ad un solo piano; fu costruito nel 1238 per creare la sede e residenza del Podestà, destinazione che ha mantenuto fino alla metà del Cinquecento. Fu destinata anche a sede del Bargello (funzionario di Polizia), delle prigioni, dell'Ordine dei Notai e all'amministrazione della giustizia prima di passare allo Studium fermano e, infine, alla Biblioteca Civica nel 1688.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Lotti presentano danni da infestazioni, lacerazioni o rilevante danno microbiologico. I danni si manifestano sotto diverse forme: 

1 - alterazioni cromatiche, le più frequenti, interessano una vastissima gamma di materiali e si diversificano per forma, colore e dimensioni;

2 - alterazioni strutturali, che portano ad un'estrema fragilità dei materiali (erosioni superficiali o profonde, realizzazione di vere e proprie gallerie).


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 18.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

I corali sono grandi libri di musica manoscritta usati dai cori nelle chiese o cattedrali per accompagnare la liturgia con il canto. Le loro grandi dimensioni si spiegano con la necessita di essere letti anche da una certa distanza dai cantori. Si tratta di volumi in prevalenza pergamenacei, in cui si alternano righe di testo e righe di musica; sono presenti iniziali decorate o figurate a tempere spesso su lamine d'oro, che dovevano aiutare a capire di che festa si trattasse o a ricordare le prime parole del canto, conferendo peraltro ai volumi una certa sontuosità conforme alla destinazione sacra. La scrittura è una gotica molto chiara e pulita, la notazione è quadrata con telegramma, la legatura in cuoio bulinato. Sul dorso e sui piatti superiori esterni compare a volte la dicitura attribuita ai volumi nelle biblioteche di provenienza, vale a dire quelle dei Padri Minori Osservanti, dei Domenicani, degli Agostiniani Scalzi, e dei Filippini: i corali confluirono nella biblioteca comunale dopo l'editto napoleonico del 1810.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Fondo Cartografico è costituito da piantine o rappresentazioni di vario tipo delle Marche, del Fermano o di singole città, Fermo in primis, ma non solo (Senigallia, Ascoli Piceno, Offida, ecc.). Si tratta di documenti su carta, in bianco e nero o a colori, di vari dimensioni e varie epoche. Piuttosto diversificato lo stato conservativo.         


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 1.250,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

CODICE DI PETRARCA IN MINIATURE:

Testo risalente al XV - XVI sec., interamente in pergamena contenente "I Trionfi" del Petrarca. A commissionarlo fu la famiglia Spinelli di Firenze, che lo volle realizzato come oggetto prezioso, non d'uso dunque. Ce lo confermano, infatti, la scrittura elegante, l'assenza totale di note ed infine la ricca e raffinata ornamentazione, che culmina senza dubbio nelle decorazioni del recto della prima carta, ma che ritroviamo in tutte le lettere iniziali di ciascuna parte del componimento.

ATLANTE ASTRONOMICO FIGURATO SEICENTESCO:

"Harmonia macrocosmica, seu atlas universalis" undicesimo di quattordici volumi complessivi che costituiscono l'"Atlas maior", è uno dei più grandi atlanti ad essere mai stati pubblicati ed è opera del geografo cosmografo e matematico Andrea Cellarius, che volle illustrare in esso l'evoluzione dell'astronomia partendo da Tolomeo, passando per Copernico e accogliendo anche Tycho Brahe. L'opera si contraddistingue per le colorate e preziose 29 tavole, nelle quali, così come nell'antiporta in cui alcuni scienziati discutono su questioni cosmografiche, si osserva una astuta mescolanza di elementi cartografici e puramente decorativi, che la nobilitano nel suo complesso. A ciò si aggiunga una legatura coeva in pergamena ed incisioni in oro sui piatti di copertina e sul dorso.