Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il nome Sardina è attestato a partire dal XV secolo; l'attuale cappella che porta l'intitolazione a S.Stefano Protomartire, sorge all'incirca nel luogo ove esisteva fin dal 1083 l'antica cappella di S.Lorenzo de Anghio. La proprietà della cappella che era in rovina e senza il tetto, passò nel 1455 dall'arcidiocesi di Pisa al monastero dei Canonici regolari di Nicosia presso Calci. I Canonici di Nicosia tornarono ad occuparsi della chiesetta solamente intorno al 1760 quando provvedettero a riedificarla in stile tardobarocco riconsacrandola al beato Arcangelo Canetoli, membro del loro ordine.
All'interno è resente una tela raffigurante Il beato Arcangelo Canetoli in preghiera" opera di Gateano Maria Franchi (1767). Nel 1780 il monastero di Nicosia venne soppresso dai decreti leopoldini e l'oratorio, assieme al podere attiguo, fu acquistato dalla famiglia Morelli. Nel 1842 i beni passarono alla famiglia Corsi. Il Comune di Calcinaia, dopo aver acquisito l'edificio degli eredi Corsi nel 2014, ha provveduto al suo restauro.
La superficie interna decorata della Cappella di S.Stefano in località Sardina è stata completamente ridipinta nei primi anni del novecento con calce bianca.
Informazioni sullo stato della conservazione
Sono presenti evidenti cadute di pigmentazione o di intonaco.Le pareti sono deteriorate anche dall'azione dell'umidità di risalita e dalle deizioni dei volatili. Vi è presenza di polvere e sporco su tutta la superficie acuumulatasi soprattutto nelle modanaure degli stucchi. Al centro della navata è mancante un rosone del diametro di due metri forse in origine realizzato in cannicciato intonacato.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La superficie interna oggetto del restauro è relativa alla Cappella di Santo Stefano a Sardina, che sarà aperta al pubblicoa alla conclusione dei lavori.