I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

IL Castello di Montanaro fu edificato nel 1164 ed infeudato dall'imperatore Federico Barbarossa al marchese Guglielmo IV di Monferrato.Viene citato nel 1395 fra le proprietà del monastero di San Savino di Piacenza.  Nel 1475 Galeazzo Sforza ne prese e rinforzò l emura. Nel 1526, ill Cardinale Bonifacio Ferrero Vescovo d'Ivrea ad Abate ricostruì il castello semidistrutto nel 1515 dalle soldatesche francesi e installò, in un torre appositamente alzata,  quella che diventerà la zecca (Torre della Zecca - XIV/XVI).Il Castello , oggi di proprietà del Comune, faceva parte, infatti,  dell'Abbazia di Fruttuaria ed ebbe il permesso dal papa Clemente VII nel 1527 di coniare moneta. Il CastelloAbbaziale conserva della struttura cinquecentesca le torri settentrionali, le prigioni e la torre della zecca. Gli Abati fruttuariensi  furono  investiti del potere di battere moneta e tale funzione fu esercitata fino al 1582 quando la Zecca montanarese fu chiusa da Carlo Emanuele I di Savoia.In seguito appartenne a diverse famiglie nobili: Cossadoca, Da Rizzolo, Dal Pozzo. Portapuglia. Fu parzialmente ricostruito nel 1692 dai conti Marazzani e in seguito fu trasformato in villa residenziale. Nel 1799 fu utilizzato dalle truppe austro russe del gen. Suvaro. Il Castello  fu acquistato e restaurato nel 1800 dai conti Frola tramite l'architetto Camillo Boggio.Alcuni personaggi della famiglia Frola contribuirono all'Unità d'Italia: il conte sen. Secondo Frola, sindaco di Torino e fondatore del Museo del Risorgimento di Torino.Su una delle torri (torre del Dongione) è ancora visibile lo stemma del casato Ferrero: un leone azzurro con lingua ed unghie rosse in campo argento, ornate dal cappello verde. Il castello, a pianta rettangolare, presenta ancora ben evidenti i caratteri legati all'originaria funzione difensiva: mura possenti e robuste torri squadrate agli angoli.  Un timpano triangola movimenta la facciata sul lato dell'ingresso.

 

 

Informazioni sullo stato della conservazione

Immobile obsoleto con stato manutentivo poco soddisfacente stante il disuso dello stesso e l'uso saltuario di un'unica sala al piano terra ad uso celebraizioni di matrimoni. 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'immobile non è aperto al pubblico se non in occasione di eventi. La parte visitabile è quella del piano terreno e del parco. Attualmente è in uso un'unica sala al piano terra destinata alla celebrazione dei matrimoni.i

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Procedure di Gara

IMPORTO 11.500,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

I lavori prevedono una nuova linea di alimentazione al quadro elettrico del locale sopraindicato e la realizzazione dell'impianto di illuminazione della stessa