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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La grande fabbrica dell’Arsenale è stata costruita tra il 1854 e il 1863 e occupa un’area di 6,9 ettari nell'immediata prossimità del centro della città di Verona, in corrispondenza di una delle anse dell’Adige.

Il complesso dell’Arsenale costituisce una peculiare testimonianza di architettura militare, edificata a Verona nel periodo della dominazione asburgica, secondo stilemi afferenti al Rundbogen, rivisitato con l’utilizzo di materiali locali (tufo di Avesa e laterizio) e con i riferimenti legati alla tradizione romanica veronese. La costruzione, edificata in un’area all’epoca assolutamente intonsa, rappresenta inoltre un preciso riferimento urbanistico che ha condizionato e valorizzato lo sviluppo dell’antica Campagnola posta nella seconda ansa dell’Adige.”

(estratto da: Ministero BBAACC Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Verona, Rovigo e Vicenza, “Verona Arsenale di artiglieria Relazione storico-artistica” – Venezia, 2008

Il complesso dell’Arsenale viene ceduto dal Demanio Militare al Comune di Verona nel 1984, con definitiva presa in possesso nel 1995.

Fino al passaggio di proprietà dal Demanio Militare al Comune, la maggior parte dei fabbricati veniva utilizzata per il deposito di materiali dell’Esercito Italiano.

La collocazione urbanistica è particolarmente strategica tra Borgo Trento (uno dei quartieri residenziali più qualificati della città) e Castelvecchio, sede del Museo che conserva una importante collezione di arte medievale, rinascimentale e moderna nel centro storico cittadino.

Informazioni sullo stato della conservazione

L’Arsenale è stato bersaglio dei bombardamenti alleati durante la seconda Guerra Mondiale, che hanno colpito gravemente il Palazzo di Comando (corpo centrale e ala est), la corte centrale (ala ovest, parte ala est, parte ala nord e parte ala sud), corte ovest (parte ala est), corte est (parte ala est e parte ala ovest).

A seguito dei danneggiamenti subiti durante il conflitto bellico, nel primo dopoguerra si sono susseguiti numerosi interventi di ricostruzione, oltre a numerose modifiche interne in vari corpi di fabbrica per una diversa articolazione degli spazi ad uso uffici, laboratori o abitazioni, con l’inserimento di servizi igienici; vengono inoltre costruiti nuovi edifici all’interno delle corti est e ovest, che sostituiscono quelli realizzati nella prima metà del ‘900. Tutti questi interventi sono stati molto spesso poco rispettosi delle strutture originarie.

I fabbricati presenti, in molte parti, versano in pesante stato di degrado, alcuni sono privi di copertura e fatiscenti.

 

 

 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Palazzina di Comando attualmente ospita parte delle degli uffici e delle collezioni del Museo di Storia Naturale – sezioni di botanica, zoologia, preistoria, geologia – e parte della biblioteca e delle attrezzature museali del Museo di Castelvecchio, oltre ad alcuni ambienti residuali dati in uso ad associazioni cittadine.

In alcune porzioni di padiglioni sono presenti altre attività comunali, tra le quali una delegazione della Polizia Municipale, oltre a depositi di materiale vario.

Negli ambienti aperti al pubblico viene rispettato l’orario di ufficio.

Gli spazi esterni a verde sono di pubblica fruizione, è presente un’area a parco giochi.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 9.000.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il complesso immobiliare ex Arsenale militare asburgico “Franz Josef I” alla Campagnola è stato acquisito al patrimonio del Comune di Verona dal Demanio Militare nel 1984, con definitiva presa in possesso nel 1995, ed è sottoposto a tutela ai sensidi cui alla Parte Seconda - Titolo I del decreto Legislativo 22.01.2004 n. 42 e s.m.i.

Molti degli edifici che compongono il complesso immobiliare versano in pesante stato di degrado, alcuni sono parzialmente crollati e risultano inagibili. Il Comune, nell'intento di procedere con i l avori di riqualificazione e restauro, ha approvato, con D.G. n.446 del 27.12.2017, ai fini dell'inserimento negli strumenti programmatori dei lavori pubblici per gli esercizi finanziari 2018/2020 il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica del 1^ lotto relativo alla realizzazione di interventi di restauro conservativo per l'importo complessivo di € 9.000.000,00.

Il progetto ha ottenuto il parere preventivo della competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ai fini dell'acquisizione di finanziamenti tramite ArtBonus, acquisito con prot. 125715 del 20.04.2018

L’importo di € 9.000.000,00 inserito negli strumenti di programmazione non è di certo sufficiente a far fronte ad un intervento complessivo di restauro e rifunzionalizzazione dell’intero complesso dell’Arsenale, per cui è stato necessario individuare gli interventi prioritari da porre in essere per garantire la salvaguardia degli immobili.

Tali interventi prioritari ed improcrastinabili riguardano di restauro delle coperture, con precedenza  agli edifici che presentano le maggiori problematiche di degrado e a quegli immobili ancora utilizzati per i quali è necessario garantire la fruibilità. Data la presenza di inquinanti nel terreno, il progetto tiene conto dell’Analisi del Rischio Sanitario Ambientale, secondo cui si possono considerare eseguibili, in assenza di rischio sanitario per i lavoratori, gli interventi di restauro delle coperture, a condizione che non venga modificato lo scenario ambientale in essere (scavi, movimentazione terreno ecc.).

Visto il sufficiente stato di consistenza delle coperture della palazzina di comando, con l’importo a disposizione si è scelto quindi di intervenire  sui seguenti edifici:

  • Corte centrale: tutti gli edifici (2a, 2b, 2c e 3);
  • Corte ovest: edifici 10 e 12;
  • Corte est: edificio 20.

Il quadro economico del progetto di fattibilità approvato prevede un importo lavori e attuazione dei piani di sicurezza per un importo complessivo di € 6.600.000,00 ed un importo di € 2.400.000,00 per somme a disposizione dell'Amministrazione per spese tecniche, accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche, imprevisti, IVA

Il finanziamento previsto a carico dei mecenati attraverso le erogazioni liberali è di € 4.800.000,00, che sarà impiegato per quota parte dei lavori di rifacimento e sistemazione delle coperture.

La rimanente quota pari a € 4.200.000,00 sarà a carico dell'Amministrazione comunale.