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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il pulpito ligneo della chiesa di San Francesco in Amatrice è un'opera databile al XVII secolo, che testimonia il rilievo assunto dall’arte dell’intaglio nella penetrazione del linguaggio barocco ad Amatrice, direttamente connesso con le esperienze artistiche dell’area abruzzese. Molte delle chiese amatriciane sono infatti impreziosite da splendidi arredi lignei databili a questo periodo. Il pulpito, nella sua collocazione originaria, era composto da un balconcino affisso alla parete sinistra della navata e sorretto da una coppia di colonne tortili con tralci vitinei. Il mobile era corredato da un cielo appeso sulla medesima parete e vi si accedeva da una semplice scaletta esterna, anch’essa lignea. Il parapetto del balconcino presentava una ricca decorazione intagliata a motivi architettonici divisa a specchiature con le figure sporgenti di quattro santi tra cui si riconoscono sant'Antonio di Padova e san Bonaventura. Oggi l’opera è totalmente smontata, in seguito ai danni subiti dalla chiesa e dai suoi arredi durante il terremoto del 2016.

Informazioni sullo stato della conservazione

L’opera è stata smontata e ricoverata presso il deposito di Cittaducale, luogo allestito e reso idoneo dal MIBACT per il ricovero delle opere d’arte durante l’emergenza sismica. Il pulpito si presenta in gran parte fortemente danneggiato con diversi elementi da ricostruire. Da un primo esame, l'opera sembra prodotto di un assemblaggio di strutture diverse (in cui forse si trovava la balaustra del presbiterio). L’intervento di restauro, attraverso l’analisi ravvicinata dell’oggetto, permetterà quindi di approfondire anche lo studio dell’opera e della sua tecnica di esecuzione.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Al momento l'opera non è visitabile.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 100.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

FASI PRELIMINARI E OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO.

INTERVENTI CONOSCITIVI E DI DOCUMENTAZIONE:

  • Rilevamento dello stato di conservazione mediante mappature di cantiere (materiali, degrado, interventi);
  • Esecuzione di saggi diagnostici e conoscitivi nelle diverse fasi dell'intervento;
  • Documentazione fotografica prima, durante e dopo l’intervento;
  • Redazione della relazione tecnica finale del restauro;
  • Inserimento della scheda di restauro del bene mobile nel Sistema Informativo Territoriale “Carta del Rischio”.

INTERVENTI CONSERVATIVI:

  • pulitura delle superfici a secco;
  • disinfestazione dagli agenti di deterioramento biologico;
  • consolidamento delle parti indebolite da fattori ambientali e biologici;
  • sostituzione/ricostruzione parti mancanti per consolidare gli elementi e ripristinare la funzione di sostegno;
  • pulitura;
  • rimontaggio e fissaggio;
  • presentazione estetica, trattamento antitarlo e finitura finale.